Serial Moments 473 – Dal 18 al 24 aprile 2021 di Diego Castelli
Eroi spaziali, eroi volanti, eroi di famiglia
ATTENZIONE! SPOILER LUNARI DI GREY’S ANATOMY, MARE OF EASTTOWN, THE CONNERS, THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER, FOR ALL MANKIND
5.Grey’s Anatomy 7×13 – Risvegli
Da una parte è la storyline più sbrodolata e noiosa degli ultimi anni, buona giusto per riportare nella serie un po’ di gente morta che, nella spiaggia mentale di Meredith, va a renderle omaggio per ricordarci che lei sopravvive a qualunque cosa, mentre loro no. Dall’altra, parliamo di una serie che, per raccontare la tragedia del Covid, decide di mandare in coma la sua protagonista letteralmente per mesi (mesi nostri, di chi guarda). Insomma, la scelta è stata comunque coraggiosa e ficcante, e va celebrata ora che Meredith si è finalmente svegliata, pronta a riprendere la sua abituale inutilità.
4.Mare of Easttown 1×01 – Poveraccia
Dell’esordio della nuova miniserie di HBO abbiamo già parlato, e sarebbe facile scegliere una scena a caso in cui recita Kate Winslet e dire “ok, serial moment”. In realtà, però, preferisco segnalare la fine tragica della povera Erin, che viene bullizzata in modo brutale dalla compagna del padre di suo figlio, e finisce poi morta in un fosso, con un colpevole tutto da chiarire. La sua fragilità, unita alla determinazione di giovane madre, l’avevano resa in poche scene un personaggio facile da amare e apparentemente molto importante, che invece ci muore così, subito. Un bell’impatto.
3.The Conners 3×18 – Il destino di Mark
Puntata intensa di The Conners, che come già accaduto in altre occasioni chiude cerchi importanti con il passato remoto della serie, risalente ai primi anni Novanta. In questo caso, veniamo a conoscere la causa della morte di Mark, ma soprattutto assistiamo a una scena fortemente e insolitamente drammatica in cui proprio la morte dell’ex compagno ma anche le opportunità di vita perse a causa della relazione con lui, sono alla base dell’alcolismo di Becky. Un momento di grande intensità all’interno di una serie che ha sempre saputo quando era il momento di smettere di scherzare, lasciandoci con un po’ di pelle d’oca.
2.The Falcon and The Winter Soldier 1×06 – Un nuovo Cap
Magari riparleremo del finale di The Falcon and The Winter Soldier, che mi sembra abbia riassunto le cose buone e quelle meno buone di questa serie. Sul fronte positivo, la capacità di affrontare un discorso politico, sociale e razziale di spessore inusuale per un prodotto Marvel, arrivando all’elezione, se così possiamo dire, di un Captain America nero che non può essere una decisione “da poco” per un prodotto di questo tipo, e per un eroe che porta quel nome e quella bandiera direttamente nella divisa. Bella anche la scelta, in fine episodio, di cambiare sostanzialmente titolo alla serie chiamandola “Captain America and The Winter Soldier”, di fatto pensionando, almeno per ora, il titolo di “The Falcon”. Un twist tutto sommato atteso, che però avrà un impatto importante su tutto l’MCU. Meno attesa, anche se un po’ di immaginava, la notizia che dietro la vera identità di Power Broker c’è Rachel, le cui motivazioni sono però completamente misteriose: qualche indizio in più non sarebbe stato male.
E sul fronte delle cose meno buone, che non sono neanche poche: una messa in scena tutto sommato ordinaria, con scene d’azione non così clamorose; un’antagonista (Karli) che fino all’ultimo mi è sembrata del tutto priva di carisma; il discorso di Sam ai politici che voglio dire, condivisibile e tutto, ma proprio piatto piatto; una parabola stravagante per John Walker, che nel finale improvvisamente torna dalla parte dei buoni in maniera molto repentina e un po’ confusa, considerando che buona parte della stagione è stata dedicata a raccontare la sua trasformazione in un Captain America “sbagliato”.
Sì insomma, per me Wandavision resta tre spanne sopra.
1.For All Mankind 2×10 – Finalone
Quando ho visto che il season finale di For All Mankind (serie che ho un po’ bistrattato in queste settimane senza che ci fosse reale motivo) durava quasi un’ora e un quarto, mi è venuto un po’ male. Quello che non sapevo è che quell’ora e un quarto sarebbe stata tesissima dall’inizio alla fine, con americani e sovietici sulla Luna a un passo (anzi, un passettino) da una Terza Guerra Mondiale poi evitata con eroismo, buonsenso, e soprattutto con il sacrificio di due personaggi importantissimi come Gordon e Tracy, che escono dalla serie con una morte inaspettata e strappacuore.
Menzione d’onore, infine, per quel piccolo flashforward che, portandoci in avanti fino al 1995, ci mostra un piede umano su Marte. Ne vedremo ancora delle belle.