Che fine ha fatto Sara? – Netflix: la peggior serie del 2021 di Marco Villa
Prendevamo in giro le nostre nonne che guardavano le telenovele messicane su Rete4. Siamo finiti a guardare Che fine ha fatto Sara? su Netflix
La verità, la dura verità, è che prendevamo in giro le nostre nonne perché guardavano le telenovele sudamericane su Rete4 e siamo finiti a guardare le telenovele sudamericane su Netflix. È il destino, è il karma, è quello che volete voi: ma non è bello. Perché qualcosa che abbia attinenza con il concetto di “bello” non può avere alcuna attinenza con Che fine ha fatto Sara?, serie messicana disponibile su Netflix. Una serie che non ha nemmeno una pagina Wikipedia, ma che in Italia è al primo posto delle popolari di Netflix e si è guadagnata un rinnovo lampo per la seconda stagione.
Partiamo da un fatto: in originale si chiama Quien Matò a Sara, in inglese è Who Killed Sara. In italiano diventa Che fine ha fatto Sara?, tradendo già dal titolo il suo carattere non-sense. Perché sappiamo benissimo che fine ha fatto Sara e lo sappiamo dalle prime sequenze: Sara è morta, schiantata in un lago, mentre si librava alta nel cielo con un paracadute, trainata da un motoscafo. Lei in alto, le cinghie che cedono, il volo, la morte. Sul motoscafo, un gruppotto di ragazzini sbronzi, tra cui il fidanzato Rodolfo e il fratello Alex. Il fidanzato è il rampollo dei Lazcano, una famiglia ricca e potente che gestisce un casinò, la vittima e il fratello sono invece poveri. Per questo motivo, per questo rapporto di forze impari, la famiglia potente costringe il fratello ad accollarsi la colpa dell’incidente, in cambio del supporto alla madre malata (il fatto che gestire un casinò richieda una esistenza specchiata come se si fosse candidati premier è un tassello mica male, ma va bene così).
Sviluppo forzato? Tenetevi forte, perché da questo momento Che fine ha fatto Sara? diventa un delirio, che richiede una sospensione di incredulità maggiore di una serie fantasy con gli elfi e le fate. Già, perché pur essendo stato un incidente, il fratello che si costituisce si becca 30 anni di carcere perché – colpo di genio – “in realtà avrebbe voluto uccidere il rampollo”. Eh? Cosa? Come? Sì, proprio così. Ah, la giurisprudenza messicana è tutta matta, signora mia.
Dopo 18 anni, Alex esce per buona condotta e giustamente vuole vendicarsi dei Lazcano. Fortuna che in carcere ha studiato da hacker, come dimostra il libro sul deep web che vediamo in una inquadratura. Grazie a dei soldi recuperati da una cassetta di sicurezza, mette in piedi una centrale operativa e di sorveglianza che i finti 007 di Celebrity Hunted si sognano. Grazie a questi potenti mezzi, si insinua nei telefoni del patriarca Lazcano e dello stesso Rodolfo, nel frattempo sostituito nel cast da un uomo in odore di Cro-Magnon, per sottolinearne la scarsa perspicacia. Alex giura vendetta tremenda vendetta in mondovisione, lanciando le proprie minacce dagli schermi del casinò durante l’incoronazione di Cro-Rodolfo a nuovo direttore, nello sconcerto generale.
Ora, prendete questa trama che reclama a gran voce Grecia Colmenares e incrociatela con una messa in scena e una sceneggiatura che non conoscono la parola “misura”, in cui tutto viene sparato a massima potenza e ogni dialogo ha il sapore della battuta definitiva, da incidere sulla propria lapide. Già nei suoi mitici metadati, Netflix ha catalogato Che fine ha fatto Sara?, taggandola come “stile da soap”. Ed è tutto vero, un plauso all’onestà della piattaforma, che non nasconde la mano e nel frattempo piazza un altro contenuto a basso budget tra i più visti del momento. Certo, c’è sempre quel moto interiore che ci fa dire che siamo partiti da House of Cards e da Orange Is The New Black e siamo arrivati a una serie che è sbagliata fin dal titolo, ma è un problema nostro.
Che fine ha fatto Sara? è un prodotto di una facilità disarmante, in cui cliffhanger e ganci per il pubblico non sono mai nemmeno lontanamente celati, anzi vengono spiegati per filo e per segno per evitare che qualcuno se li possa perdere. Un po’ come succedeva (o forse succede ancora) con le telenovele e le soap, che hanno le sinossi riassunte con largo anticipo dalle guide tv, per permettere agli spettatori una visione consapevole e senza sorprese.
E noi cosa dobbiamo dire? Niente. Che fine ha fatto Sara? è il peggior esordio del 2021, ma è solo un dettaglio.
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