Serial Moments 462 – Dal 17 al 23 gennaio 2021 di Diego Castelli
Galli feriti, cervelli spappolati e gemelli improvvisi
ATTENZIONE! SPOILER RINGALLUZZITI DI MR. MAYOR, FAMILY GUY, STAGED, YOUR HONOR, WANDAVISION, EUPHORIA
6.Mr. Mayor 1×04 – Alexa
Un’altra puntata ricca di invenzioni e trovate esilaranti, fra le quali ne sottolineo una più che altro per vicinanza con la mia esperienza quotidiana: nella primissima scena Arpi si prepara per andare in missione a Sacramento e chiede ad Alexa di dirle che tempo fa lì, di cantarle una canzone ispirata alla città e via dicendo. Tutto apparentemente normale, fin quando non si scopre che Alexa non è la voce computerizzata di un device tecnologico, ma una vicina di casa pure un po’ scocciata perché Arpi continua a farle domande invece di lasciarle preparare la colazione per i figli. Sto sorridendo anche adesso che ne scrivo.
5.Family Guy 19×10 – Galli e telespalle
In questo episodio, fra le altre cose, Peter si trova a poter salvare la vita del gallo che da anni è il suo peggior nemico, quello che ogni volta che si incontrano dà vita a scazzottate epiche e lunghissime. Ebbene, come è giusto che sia, Peter lo aiuta in un momento di difficoltà, riconoscendo l’importanza della loro faida nell’economia della serie. Il riferimento esplicito alla sfida pluridecennale fra Bart Simpson e Telespalla Bob (che i figli di Peter conoscono benissimo, al contrario della sua inimicizia col volatile) è poi la ciliegina sulla torta.
4.Staged 2×05-06 – Comparse
Non so se la sto facendo sporca, considerando che effettivamente tutte le puntate erano disponibili fin dal primo giorno, ma credo che su BBC One gli episodi della seconda stagione di Staged stiano andando in onda due a settimana, quindi posso comunque farli rientrare nei normali serial moments. Questo per dare l’idea di come regole che io mi sono auto-dato condizionino la mia vita in modo ormai patologico.
Detto questo, gioiamo per la quantità assurda di guest star presenti negli episodi 5 e 6: Christoph Waltz, Hugh Bonneville, Ken Jeong, Jim Parsons, Ewan McGregor, Josh Gad, e forse mi dimentico qualcuno. Applausi!
3.Your Honor 1×07 – Cervello
Tutta la scena dell’occultamento del cadavere di Trevor poggia sulle solide spalle attoriali di Brian Cranston, che riesce perfettamente a rendere non solo la fatica in sé del procedimento, ma anche tutto il grottesco che il protagonista avverte per il semplice fatto di essere impegnato in un’operazione del genere. Lui, un giudice capace e stimato dalla comunità, intento a legare pesi intorno a cadaveri da gettare in acqua. E come se non bastasse, a simboleggiare il fatto che una cosa così non può scivolarti addosso come se niente fosse, ecco che Michael, una volta tornato a casa, si trova sugli abiti un pezzo di cervello del morto, che il suo cane quasi mangia, allarmando il figlio che come al solito non ci capisce niente.
Situazioni al limite, sovvertimento della quotidianità, un uomo costretto a venire a patti con la peggiore parte di sé per sopravvivere, un figlio pure in gamba, ma che proprio non riesce a capire cosa succeda intorno a lui. È esattamente Breaking Bad. (non che mi lamenti eh…).
2.WandaVision 1×03 – La realtà preme
Come previsto, il terzo episodio di WandaVision prosegue nella sua esplorazione dell’evoluzione della sitcom, offrendoci questa volta un’ambientazione anni Settanta tutta colore, pantaloni a zampa e pettinature da figli dei fiori. E di nuovo troviamo i piccoli tocchi di classe puramente tecnici che rendono WandaVision un piccolo gioiellino visivo: come non citare il tentativo di Wanda di nascondere la sua gravidanza dietro un cesto di frutta, trucco tipico usato da tantissime sitcom multicamera nel corso dei decenni; oppure il momento in cui Wanda (non sappiamo ancora bene come) decide di riavvolgere ciò che è appena accaduto perché non le piace, e il risultato è una specie di “errore” di montaggio che per un attimo ci ha fatto pensare che fosse successo qualcosa col nostro streaming.
Ma se prescindiamo dalle chicche puramente tecniche, bisogna anche sottolineare la scena finale in cui Wanda viene effettivamente messa di fronte alla sua vera identità e il suo vero passato, in un momento in cui la sitcom si trasforma improvvisamente in dramma inquietante, dandoci nuovi indizi verso la risoluzione del mistero (vedasi Monica sputata fuori da quella specie di bolla da Truman Show dentro cui è rinchiusa Wanda), ma aggiungendo contemporaneamente nuove domande che riguardano persino lo stato di realtà dei personaggi che vediamo sullo schermo.
(Nota a margine: è stato un bell’episodio, ma per forza di cose non stupefacente come i primi due. Speriamo quindi che non si tratti di nove episodi composti da puro citazionismo+pochi brandelli di informazione, perché non sarebbe abbastanza. Mi aspetto stravolgimenti più grossi da qui alla fine)
1.Euphoria secondo speciale
Forse non è stato folgorante come quello di un mese fa, perché proprio quel primo episodio speciale aveva alzato così tanto l’asticella, nella sua semplicità, da portarci a pretendere chissà che. Allo stesso tempo, però, il nuovo episodio speciale di Euphoria, dedicato a Jules come il primo era incentrato su Rue, ci lascia l’impressione di un momento di grande potenza e delicatezza insieme. Potenza per l’interpretazione di Hunter Schafer, che sonda e sviscera i problemi identitari del suo personaggio con molta più autonomia di pensiero rispetto a Rue, che era stata assai più condotta per mano nell’analisi della sua dipendenza. Potenza per certe soluzioni registiche dal tratto onirico (come il previously riflesso nell’occhio), in questo più vicine allo stile della prima stagione di Euphoria. Ma anche delicatezza per il modo in cui la psicologia di Jules viene raccontata nelle sue sfumature, dipingendo lentamente ma inesorabilmente le difficoltà di una femminilità che Jules sente non solo propria, ma in qualche modo imposta, modellata su sensibilità altrui. È la perfetta chiusura del cerchio di due ragazze in profonda crisi esistenziale, che nell’altra vedevano l’unica persona in grado non tanto di capire, quanto di accettare senza fare domande e senza esprimere giudizi, e ora entrambe, pur in una maggiore comprensione di loro stesse, sentono la mancanza di quello sguardo così necessario. Non vediamo l’ora di vedere la seconda stagione per scoprire come evolve tutta la faccenda.