Serial Moments 364 – Dal 3 al 9 febbraio 2019 di Diego Castelli
Assassini commoventi, detective anzianotti e Meredith coi toy boy
ATTENZIONE! SPOILER POST-SANREMESI DI YOU’RE THE WORST, GREY’S ANATOMY, TRUE DETECTIVE, DEADLY CLASS, COUNTERPART
5.You’re The Worst 5×05 – Il fascino della normalità
Jimmy passa la puntata a farsi domande esistenziali sul suo essere o meno un “bad boy” (cosa di cui gli piacerebbe molto vantarsi), ma proprio quando decide che essere un bad boy non è affatto un pregio, e che anzi può abbracciare con gioia quella certa prevedibilità che gli ha dato tanto dalla vita, ecco che si ritrova una ragazza inginocchiata davanti a lui, intenta a… vabbè avete capito. Il fascino della saggezza, che ci volete fare… ma anche un discreto mattoncino sul degenero cui lo scorso episodio aveva solo accennato.
4.Grey’s Anatomy 5×12 – Adolescenti italiani che si fanno le star di Hollywood
C’è un serial moment abbastanza chiamato, che è il primo bacio vero fra Meredith e De Luca. Ma al di là del fatto in sé – son troppo vecchio e troppo calvo per mettermi a spargere cuoricini (per Grey’s, più che altro, perché lo faccio in continuazione per altre serie – mi ha fatto fare un ragionamento temporale. Ellen Pompeo è del ‘69, Giacomo Gianniotti, interprete di De Luca, dell’ ‘89. Venti anni di differenza. Grey’s Anatomy va avanti dal 2005. Il che significa che, con ogni probabilità, a sedici anni il Gianniotti ha visto Grey’s Anatomy in tv, magari apprezzando pure la sua protagonista e pensando a lei come la classica star seriale americana che per il 99,99999% del pianeta rimarrà per sempre un sogno irraggiungibile. E invece lui, quindici anni dopo, se la limona in mondovisione. Che storia commovente…
3.True Detective 3×05 – Bombe e anzianotti
Citiamo due serial moments, uno tecnico e uno emotivo. Quello tecnico riguarda le esplosioni e la sparatoria a casa di Woodard, una bella sequenza d’azione in cui c’è anche parecchio realismo, con le mine che esplodono senza produrre fuoco e una gestione molto precisa degli spazi e del ritmo. E poi c’è il finale con i vecchi Hayes e West che si ritrovano per l’ennesima volta. La nuova True Detective, più ancora che in passato, insiste sul concetto di circolarità, di cui pure Matthew MacConaughey parlava in continuazione. La terza stagione racconta di un caso poliziesco che oltre alla sua importanza puramente giudiziaria diventa anche strumento per mettere continuamente alla prova matrimoni, amicizie e perfino stabilità psichica, in un continuo ripetersi di situazione e tensioni, continuamente sepolte e dissotterrate. Vedere i due vecchi ex detective ritrovarsi, pronti a rinnovare la promessa di indagare insieme, ci trasmette un senso di calore umano, di tenacia precaria ma palpitante. E a questo sarebbe bene aggiungere la consapevolezza che bisogna ascoltare di più le mogli, visto che Hayes ci mette una vita a leggere il libro che gli dà nuovi indizi.
2.Deadly Class 1×04 – Figli e genitori
Si parlava, in occasione della recensione finale di Wayne, dell’importante capacità, per una serie violenta e sopra le righe, di trovare agganci emotivi che consentano di empatizzare con i personaggi. In questo modo la violenza spettacolare può avere un “senso” altro oltre al semplice intrattenimento visivo, che alla lunga può stufare. In questi primi episodi Deadly Class sta lavorando abbastanza bene su questo tema, e l’episodio 4 è finora il migliore. La fuga e le battaglie con cui Saya fugge agli scagnozzi mandati dai suoi familiari sono parecchio gustose dal punto di vista puramente coreografico, ma hanno anche un senso ben preciso nella costruzione del personaggio, teso fra il desiderio di fuggire a un mondo a cui non sente di appartenere, e il senso di colpa per aver tradito le sue origini. A questo poi va aggiunto il bel finale con protagonista Billy, da sempre l’anima più cazzona dello show, che in un commovente monologo rivela la sua anima profonda di figlio maltrattato. Quando l’episodio finisce, con l’intenzione di andare a beccare il padre di Billy per fargli la festa, siamo abbastanza fomentati da accogliere ogni futuro spargimento di sangue con rinnovato entusiasmo.
1.Counterpart 2×08 – Dialoghi paralleli
Molto bella la scena sdoppiata in cui le due Emily parlano con i due Howard “sbagliati”. In parte perché svela elementi importanti di cui eravamo finora all’oscuro (come i viaggi della “nostra” Emily nell’altra dimensione, per godersi la figlia della sua doppelganger), ma soprattutto perché riesce a condensare in poche battute tutta la tensione di cui una serie come Counterpart non può che essere intrisa: una tensione verso ciò che dovrebbe essere ignoto e non lo è più, verso destini che escono dalla semplice probabilità e diventano ipotesi concrete. La tensione, insomma, fra ciò che consideriamo la nostra realtà e le possibilità che non abbiamo avuto o, peggio, che non abbiamo saputo sfruttare.
Poi ci sarebbero anche i muscolazzi di J.K. Simmons e Peter che si è messo a presentare la moglie dicendo “ciao piacere, questa è Shadow”. Ma vabbè, lasciatemi essere poetico…