The Little Drummer Girl – Una spy story tesissima, con un cast stellare di Marco Villa
Arriva su BBC One The Little Drummer Girl, spy story tratta da Le Carré con Michael Shannon e Alexander Skarsgård
In caso ve lo steste chiedendo: no, non ci stancheremo mai di serie di spionaggio, hackeraggio, mistero fitto. Anzi, non ci stancheremo mai di quelle fatte bene, di quelle che prendono una strada e la percorrono fino in fondo con grande coerenza e personalità. Come The Little Drummer Girl, in onda su BBC One dal 28 ottobre.
Basata sul libro omonimo di John Le Carrè, tradotto in Italia come La Tamburina (da cui era stato già tratto un film nel 1984 con Klaus Kinski e Diane Keaton), è un intreccio ampio e complesso di spie, controspie e intrighi di ogni tipo. In questo caso tutto si muove dopo un attentato terroristico presso l’ambasciata israeliana a Bad Godesberg, il quartiere diplomatico di Bonn ai tempi in cui la Germania era divisa in due e la parte occidentale aveva proprio in Bonn la propria capitale.
L’attentato porta in Germania una sorta di task force, guidata da Kurtz (Michael Shannon): è lui a decidere come agire per cercare non solo di evitare ulteriori attacchi, ma anche per infiltrarsi in quel giro e smantellare una cellula terroristica formata da quattro fratelli palestinesi. Siamo nel 1979: pochi anni prima c’è stato l’attacco alla squadra israeliana alle Olimpiadi di Monaco e la tensione è altissima. Nel tentativo di raggiungere i propri obiettivi, Kurtz ha un’intuizione: per potersi infiltrare tra i nemici, ha bisogno di usare dei “gentili”, dei non ebrei. E qui arrivano gli altri due personaggi chiave di The Little Drummer Girl: il primo è Peter (Alexander Skarsgård), incaricato di trovare una ragazza che entri nella task force; la seconda è Charlotte detta Charlie (Florence Pugh), una giovane attrice inglese che è esattamente quella ragazza.
Il primo episodio si muove sul doppio binario dell’inseguimento dei terroristi e del reclutamento di Charlotte e, dopo un avvio fulminante, non si può certo dire che sia ricco di avvenimenti. Non prendetela però come una critica, perché il pilot di The Little Drummer Girl è davvero molto solido, soprattutto per come queste due storie parallele vengono messe in scena: la regia di Park Chan-Wook (non l’ultimo dei cretini, basti citare la trilogia della vendetta, quella con Mister, Lady e Old Boy) è perfetta e riesce a dare il giusto ritmo anche in presenza di una scrittura che per il momento non fa le capriole. Attento ai dettagli più piccoli, capace di movimenti di macchina poco ortodossi eppure del tutto funzionali, ma anche di una scena come quella ambientata al Partenone di Atene, in cui sembra sfiorare più volte un sentimentalismo ruffiano, fermandosi però sempre al momento giusto.
Se la regia è l’elemento senz’altro più vitale e a fuoco del primo episodio, non si possono non segnalare le performance dei tre protagonisti: Michael Shannon è come sempre eccezionale nel suo creare personaggi mai riconciliati, a loro modo quasi disturbati. Allo stesso tempo, Skarsgård si conferma eccellente nella parte del misurato-che-nasconde-qualcosa. Lo so, fa solo quella parte e la fa da sempre, ma continua a essere convincente. Molto sul pezzo anche Florence Pugh, che dà vita a un personaggio che rischia di essere insopportabile non appena apre bocca, ma a cui invece riesce a dare una tridimensionalità che sfocia in più occasioni in dialoghi taglienti, trasformandosi in perfetto contraltare con la rigidità di Skarsgård.
Sottotraccia, in maniera quasi subliminale ma costante, un tono che si può definire irriverente: non si può certo parlare di linea comica o di leggerezza, ma The Little Drummer Girl è lontano dal perenne dramma di una serie come Homeland, risultando più vicino come approccio a un Jack Ryan.
Come detto, nel primo episodio non succede tanto, ma si arriva alla fine dei suoi 55 minuti con l’innegabile voglia di continuare a vederne altrettanti. Arrivata in sordina, potrebbe essere una grande outsider tra le uscite di fine anno.
Perché guardare The Little Drummer Girl: per la regia da applausi di Park Chan-Wook e le ottime prove attoriali dei protagonisti
Perché mollare The Little Drummer Girl: perché non avrà mai il carico di adrenalina di una Jack Ryan