Serial Moments 345 – Dal 9 al 15 settembre 2018 di Diego Castelli
Madri uccise, padri uccisi e comici malinconici. Bello, no?
ATTENZIONE! SPOILER POST-EMMY DI THE DEUCE, SHAMELESS, AMERICAN HORROR STORY APOCALYPSE, THE SINNER, BETTER CALL SAUL, CASTLE ROCK, KIDDING
7.The Deuce 2×01 – Uno spot per le diete
Debutta la seconda stagione della serie di David Simon, che come l’anno scorso dà l’impressione di puntare molto sull’atmosfera e la classe, piuttosto che sull’accumulo di sorprese incalzanti. Bellissimo, in questo senso, il montaggio finale in cui vengono messi in parallelo il sesso vero e il sesso finto, quello montato da Candy come forma di emancipazione dalla vita da prostituta. Ma se vogliamo essere un po’ meno elevati e filosofici, allora il vero serial moment è uno solo: ma quanto è dimagrito David Krumholtz?!?! Bravo, son contento per lui, avevo letto che i chili presi (e ben visibili nella prima stagione) erano conseguenza di un problema di salute, mi fa piacere vedere che sta meglio.
6.Shameless 9×01 – L’ultima premiere di Fiona
Il ritorno di Shameless è sempre una boccata d’ossigeno, anche se in questo caso è funestato dalla notizia di qualche giorno fa, riferita all’addio di Emmy Rossum a fine stagione. Ma prima di piangere il suo addio, gioiamo del ritorno suo e degli altri, nella serie che è la fabbrica di serial moments per eccellenza: bambine in gabbia addestrate come cani; Frank che sparge malattie veneree ai quattro venti; Lip impegnato fra vomito e sesso ai matrimoni; Debbie col pannolino per fare meno pause-pipì sul lavoro; Carl che riesce finalmente a liberarsi di Kassidi (a quanto pare) grazie allo zelo di una recluta omicida. Come sempre “senza vergogna”, ma con tanti applausi.
5.American Horror Story Apocalypse 8×01 – Reality
Doveva essere un mischione fra Coven e Murder House, e probabilmente lo sarà, ma intanto Apocalypse parte come gli altri AHS, cioè piegando al suo stile un classico tema dell’horror-suspense, in questo caso il futuro distopico. La rapidità con cui il pianeta va a puttane, punteggiandosi di pochi rifugi pieni di impauriti sopravvissuti, stordisce e diverte, e il sodalizio fra Sarah Paulson e Kathy Bates alla guida dei poveracci vale già il prezzo del biglietto. Ma il friccicore vero arriva alla fine, quando compare un altro tizio disposto a portare tutti via, verso un altro rifugio più grande e attrezzato. Solo che non è obbligato a salvare tutti, anzi, dovrà decidere chi merita di andarsene e chi no. E in quell’annuncio di giudizio, quasi di talent show televisivo, c’è una certa promessa di sangue e morte che è poi quella per cui siamo qui.
4.The Sinner 2×07 – Su con la vita Julian!
Il serial moment potrebbe anche essere la scoperta che la misteriosa figura incappucciata che tormentava Julian era in realtà sua madre, tornata prenderlo dopo anni di disintossicazione. Ma in verità la scena più forte sta alla fine, quando la stessa Marin viene trovata morta con un bel buco aperto al centro dello stomaco. Certo che povero Julian, la madre biologica era una tossica che l’ha abbandonato e poi è morta subito dopo essere tornata a prenderlo, la madre adottiva è una fuori di testa delle cui nefandezze forse conosciamo ancora poco, e lui in prima persona ha ucciso due poveri cristi che credeva lo stessero rapendo, e invece volevano solo aiutarlo. Ma tranquillo Julian, l’ottimismo è il profumo della vita!
3.Better Call Saul 4×06 – Evvai!
Vogliamo parlare della gioia totale quando Jimmy si vendica dei tre teppistelli che gli avevano rubato i soldi? Non solo per il senso di giustizia, e non solo perché è un ulteriore passo verso Saul Goodman, ma anche perché è stata una vera mossa da Walter White, messa in scena benissimo, con fotografia da applausi. Ecco, se vogliamo trovare un difetto a Better Call Saul, è l’amore “eccessivo” che Vince Gilligan sta mostrando per il personaggio: Saul Goodman è un buffo pidocchietto, uno che non incute alcun timore, che ok, ti può fottere in ogni momento, ma che di base non ti crea preoccupazione. Invece questo Jimmy si porta dietro qualche inaspettata sfumatura epica alla Walter White. Forse inevitabile, ma leggermente incoerente.
2.Castle Rock 1×10 – Parricidi e carcerieri
Sarà magari il caso di fare un punto finale su Castle Rock, ma intanto diciamo che l’ultimo episodio della prima stagione regala diversi momenti interessanti, e almeno una domanda ancora sospesa e un po’ frustrante. Mi è molto piaciuta la circolarità con cui il Kid torna in prigione, con Henry che diventa il suo nuovo carceriere e accetta un destino di controllo del Male, piuttosto che vivere uno stucchevole lieto fine in cui tutti tornano al loro mondo felici e contenti. Rimane però una grande domanda irrisolta: perché il kid genera il male? Nella sua dimensione sembrava uno abbastanza tranquillo, ma una volta arrivato qui esercita un’influenza oscura su tutta la città. Il motivo di ciò, a meno che mi sia perso un passaggio, non viene mai spiegato.
Piccolo applauso anche per il giovane Henry che butta giù il padre dalla scogliera dopo averne ascoltato i propositi omicidi: a ben pensarci, la storia inizia con un Henry gentile e paladino dei diritti civili, e si chiude con un Henry parricida e carceriere. Vedi a volte, la vita?
Menzione finale per il post-credit, in cui la nipote di Jack Torrence di Shining sta scrivendo un libro dal titolo “Overlooked”. Citazione così esplicita da essere perfino troppo facile, però siamo contenti lo stesso.
1.Kidding 1×01 – Quell’inquietudine profonda
Della premiere di Kidding abbiamo già parlato, sottolineando che, se si gioca bene le sue carte, il ritorno seriale di Jim Carrey potrebbe essere cosa da ricordare a lungo. Del primo episodio, pur pieno di situazioni surreali piccole e grandi, da ricordare soprattutto il finale in cui Jeff, già rapatosi per metà il cranio come forma di protesta, prende casa affianco alla moglie per poterla meglio stalkerare. Un perfetto miscuglio di comicità cupa, malinconia e fragilità mentale, che sarà probabilmente la cifra di tutta la stagione.