12 Febbraio 2018 16 commenti

Serial Moments 317 – Dal 4 al 10 febbraio 2018 di Diego Castelli

Incendi, comici e tracheotomie

ATTENZIONE! SPOILER SANVALENTINIANI DI CRASHING, 9-1-1, THE GOOD DOCTOR, COUNTERPART, THIS IS US

 

5.Crashing 2×04 – Stelle nate
Mi piace Crashing, è una serie piccolina e di nicchia, ma ho una certa predilezione per i personaggi sfigati che non mollano mai. Tanto per cambiare, in questo episodio Pete cerca di coniugare ambizione ed educazione, e finisce ad aiutare un amico chiamato a far ridere in diretta tv, rischiando di rovinare la sua performance costringendolo a tagliarsi la barba poco prima dello spettacolo. La scena è molto divertente di per sé, ma il momento più tenero e significativo arriva subito dopo, quando l’amico inguaiato riesce comunque ad avere successo, e la presentatrice del programma spiega perché: è una stella nata, e non tutti hanno quel dono. Sottinteso: di sicuro il povero Pete non ce l’ha.

Crashing-Pete

4.9-1-1 1×06 – Tracheotomie al primo appuntamento
Entrando nella settimana di San Valentino, che come da tradizione viene utilizzata da spunto narrativo in molte serie di genere vario, era giusto fare almeno una segnalazione a tema. Scelgo allora 9-1-1, in cui il primo appuntamento fra Abby e Buck, atteso da diverse settimane, si tramuta in scampata tragedia: lui rischia di soffocare durante la cena, e lei deve salvarlo praticandogli una tracheotomia d’emergenza sul pavimento. Di interventi del genere ne abbiamo visti diversi, tutti ugualmente irrealistici, ma forse non ci era mai capitato di vederne uno durante un primo appuntamento, con uno dei due convenuti costretto ad aprire il collo dell’altro con un coltello da cucina. Una serie sobria, non c’è che dire!

9-1-1

3.The Good Doctor 1×14 – Temi scottanti e guest star
Interessante come questo episodio ha trattato il tema dell’identità di genere, declinandolo in base alla particolare condizione del suo protagonista. Trovandosi di fronte un ragazzo nato maschio, ma desideroso di diventare donna, Shaun non riesce inizialmente ad accettare questa scelta, insistendo a chiamarlo col pronome maschile perché per lui, chirurgo autistico amante dell’ordine, il dato biologico non è controvertibile da una scelta personale. È un approccio straniante, considerando che la posizione iniziale di Shaun suona inevitabilmente rigida e inattuale, e messa in bocca a un protagonista “buono” crea un effetto di disturbo e di disordine. In realtà, l’obiettivo è proprio quello di portare Shaun a una comprensione più complessiva del fenomeno, oltre il mero dato biologico, mettendolo in condizione di appassionarsi anche da un punto di vista chirurgico ai desideri della paziente. Un modo interessante per mettere in scena l’evolversi di un’opinione e di un approccio, invece di mostrare i soliti eroi che sanno tutto da subito e hanno una bussola morale inflessibile e infallibile.
E già che ci siamo, piccoli applausi per la comparsata seriosa di Keith Allan (il Murphy di Z Nation) e anche per Chris D’Elia (Undateable, Whitney), che in realtà era già comparso a fine gennaio ma mi ero dimenticato di celebrare.

The-Good-Doctor-Shaun

2.Counterpart 1×03 – Povero Howard
Altra bella puntata di Counterpart, in cui il gioco della diplomazia ci svela un sacco di cose affascinanti sul rapporto fra le due dimensioni, come il fatto che l’altra (rispetto alla “nostra”) ha vissuto la tragedia di una pandemia che ha decimato la popolazione mondiale e impedito lo sviluppo di una società ricca e florida, ma allo stesso tempo è stata la culla per numerose scoperte scientifiche servite anche da questa parte, più altre che sono ancora oggetto dei desideri della dimensione 1. Il vero serial moment sta comunque alla fine, quando scopriamo che anche la Emily comatosa fa parte del gioco, che l’incidente che l’ha ridotta in fin di vita era tutt’altro che casuale, e che il nostro povero Howard è veramente l’unico che non sa una sega.

Counterpart-Emily

1.This is us – Il momento tanto atteso (e temuto)
Due episodi in una sola settimana, troppa grazia. Il migliore, o più significativo, è il primo, quello che finalmente ci mostra la morte di Jack. Poche sorprese da questo punto di vista, visto che la natura “incendiaria” del decesso era già stata ampiamente suggerita, ma come al solito gli autori dimostrano grazia sorprendente nel gestire toni e ritmi. This Is Us è una soappona, inutile negarlo, e tutti i sentimenti sono costantemente caricati e spiattellati sullo schermo. Ma l’eleganza (musicale, dialogica, attoriale) con cui questo viene fatto, mantiene This Is Us sempre un gradino sopra i più diretti cugini e concorrenti. A fine episodio, poi, un gustoso ribaltamento temporale simile a quello visto nel pilot: crediamo di stare guardando il nuovo figlio adottivo di Randall, e invece stiamo seguendo il lavoro futuro di sua figlia, diventata per l’appunto una professionista nell’ambito dell’affido di minori.

(Oh, poi pure l’episodio successivo col funerale è tanta roba, ma dovendo scegliere…)

This-is-us-jack

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