Serial Moments 316 – Dal 28 gennaio al 3 febbraio 2018 di Diego Castelli

ATTENZIONE! SPOILER FUTURISTICI DI THE GOOD PLACE, STAR TREK, HAPPY!, AGENTS OF SHIELD, SHAMELESS (E IN FONDO YOUNG SHELDON, GREY’S ANATOMY E COUNTERPART)

 

5.The Good Place 2×13 – E adesso?
Abbiamo già parlato venerdì del finale di The Good Place, ma più in generale di una serie che, nel suo essere leggera e simpatica, ha mostrato una grande capacità di stupire, con la ricerca costante di sorprese che ribaltassero continuamente la situazione, nel solco di una ricerca di redenzione che coinvolge letteralmente tutto l’universo. Per questo il finale è ancora una volta assai efficace: nel tentativo di dare ai protagonisti una nuova chance verso il Good Place, Michael riporta la storia sulla Terra, concedendo a Eleanor e compagni di evitare la morte a cui parevano destinati, così da avere più tempo per diventare brave persone. A fine episodio siamo ancora lì, con la promessa di un nuovo, inevitabile avvicinamento fra la protagonista e Chidi, e la speranza di nuove avventure sempre più strampalate. Bravi.
(Ah, e i più anzianotti avranno provato un brividino nel vedere nuovamente Ted Danson dietro il bancone di un bar, lui che divenne famoso proprio come proprietario di un locale nella mitica Cheers)

4.Star Trek: Discovery 1×13 – Degenero
La seconda parte della prima stagione di Discovery sta diventando intricata e piena di twist come certe quinte stagioni di altre serie. Il che può essere un bene, perché c’è tanto da vedere e da scoprire, ma anche un male, perché non tutte le linee sono portate avanti con la stessa efficacia. C’è un’ansia da prestazione scientifica che porta a piazzare dialoghi lunghi e complessi il cui unico scopo è giustificare una mega esplosione, perché il Mirrorverse ha dato nuova vita a personaggi che poi muoiono comunque subito, in quello che sembra un tritacarne narrativo da cui si esce un po’ storditi. Ho però apprezzato, in questo episodio, la morte di Lorca, personaggio centralissimo della serie che in questi tredici episodi è riuscito a rivelarsi un cattivo in incognito (ma davvero pensavate che Lucius Malfoy potessere essere buono?), per poi morire molto presto, dandoci quel senso di vertigine che solo la scomparsa prematura di personaggi centrali può dare. Vediamo ora dove si andrà a parare negli ultimi due episodi, certo è che gli autori non hanno risparmiato niente.

3.Happy! 1×08 – Pucci pucci
Forse era inevitabile che il primo finale di stagione di Happy! Finisse su una nota più dolce e meno sguaiata rispetto al resto della stagione. D’altronde, il ricongiungimento fra padre e figlia dopo tanto patire si merita un minimo di pucciosità, pur filtrata dalla palese inadeguatezza di Nick verso qualunque tipo di intimità affettiva. Comunque gliela abbuoniamo, siamo contenti che si siano ritrovati, siamo contenti che la prima stagione abbia avuto un finale “vero”, ma anche un rinnovo altrettanto reale e gradito, e siamo contenti che Happy sia diventato a tutti gli effetti l’amico immaginario di Nick, perché è la degna conclusione di un percorso e il doveroso inizio di un altro. E comunque un po’ di esaltazione tamarra l’abbiamo avuta lo stesso, tipo “Hocus Pocus motherfucker” per il qualche sto ancora applaudendo a giorni di distanza.

2.Marvel’s Agents of SHIELD 5×10 – Visioni del futuro che fu
Il mid-season finale di Agents of SHIELD, che ora se ne va in pausa per un mesetto, chiude forse in maniera definitiva tutta la trama futuristica di queste settimane, e lo fa con un episodio efficace ed emozionante. Ci sarebbero alcuni serial moments “chiamati”, come la morte di Kasius o l’effettivo ritorno a casa dei nostri (anche se non l’abbiamo esattamente visto), ma la scena migliore è quella dell’incontro di Rodriguez con se stessa: incontrando una versione di sé sopravvissuta alla distruzione della Terra e continuamente uccisa e resuscitata per gli scopi dei kree, la donna si trova invischiata in un’improvvisa visione del suo futuro che in realtà è il passato, un passato in cui i nostri, pur tornando a casa, non saranno in grado di evitare la catastrofe. Un’ombra inquietante gettata sull’agognato lieto fine di questa vicenda, in una scena dal sapore fantascientificamente godurioso.

1.Shameless 8×12 – Serenità
Finale di stagione meno traumatico di altre volte, ma così almeno ci scaldiamo il cuoricino. Come di consueto vengono riannodati buona parte dei fili narrativi tessuti durante la stagione, ma sembra che nel complesso sia andata bene ai nostri protagonisti, che in buona parte sono riusciti a risolvere i problemi che li hanno tenuti impegnati per questi tre mesi. Frank riesce a portarsi a casa un misero ma onesto bottino dalla casa del compagno di Liam (deve solo nascondersi in un bagno chimico usato, ma che problema c’è?), Fiona caccia gli inquilini morosi e approfittatori e Carl parte per la scuola militare nonostante gli ostacoli posti dalla neo-moglie fuori di testa. L’eccezione può essere quella di Ian, che si fa arrestare, ma il nostro in fondo non è troppo scontento di farsi un pomeriggio da martire, anzi. Ma il vero successo, quello che scalda un po’ il cuore, è tutto di Lip: dopo essere riuscito a disintossicarsi, e dopo essere “sopravvissuto” alle ricadute (perfino la morte) del suo mentore e del suo sponsor, Lip taglia gli ultimi ponti col passato, molla la ragazza carina ma piena di problemi che rischiava di ritirarlo a fondo, e se ne va sulla sua moto appena rimessa a nuovo, simbolo del suo percorso dal rottame alla rinascita. E bravo, quasi vorrei che non tornasse nella prossima stagione poveraccio, sta così bene così…

Fuori concorso per tenerezza 1×13
Young Sheldon 1×13 – Autocitazioni fatte bene
Puntata dedicata alla germofobia di Sheldon, e nell’ultimissima scena la madre gli canta la mitica Soft Kitty, uno dei tanti tormentoni di The Big Bang Theory, dandoci così modo di buttare un occhio alla nascita di una leggenda. Perfetto.

Fuori concorso perché in realtà dovevo metterlo la volta scorsa
Grey’s Anatomy 14×11 – Postumo
Questa citazione nei serial moments è soprattutto un “mi dispiace” per non aver segnalato la puntata di settimana scorsa, dove la fine della vicenda legata al perfido Paul aveva fatto da base per un episoodio densissimo in cui questa serie arrivata alla quattordicesima stagione aveva dato ulteriore prova della sua costante vitalità, trattando con ritmo, precisione e delicatezza una serie di temi scottanti e attualissimi, non ultimo ovviamente quello della violenza sulle donne. L’episodio successivo in realtà è gagliardo pure lui, perché mette in pericolo la vita di una protagonista storica (la Bailey) trovando ancora una volta spazio per fare un po’ di analisi sociale e politica: uscendo dall’isola felice del Grey Sloane Memorial, la Bailey (mai come ora “donna di colore”) trova un’ambiente in cui la sua voce rimane inascoltata, mettendo a rischio la sua vita. Tutta roba medica, ma il valore metaforico è abbastanza esplicito.

Fuori concorso per prova attoriale
Counterpart 1×02 – Nadia & Nadia
Con mia somma gioia, pure il secondo episodio di Counterpart si rivela gagliardo, anche se questa volta si concentra sulla figura di Baldwin, la killer mandata nel nostro universo a fare stragi di cui ancora non conosciamo bene lo scopo. Anche lei, come già successo al protagonista nel pilot, capita di trovarsi di fronte il suo alter ego, e anzi avrebbe ordine di ucciderla. Ovviamente l’operazione si rivela complicata dal punto di vista emotivo, e assitiamo così a un altro viaggio indietro nel tempo, verso un passato condiviso da cui sono state prese due strade diversissime, che ora si presentano di fronte all’”altra” Nadia (la killer) con tutta la forza del “guarda cosa poteva essere di me se…”. Bella puntata, e bella interpretazione dell’italianissima Sara Serraiocco.
(Va detto che quando in una serie americana cominciano a parlare in un buon italiano, improvvisamente mi sembra di guardare una fiction, brutta storia)