The Path in gif di Diego Castelli
Anche i santoni hanno diritto al loop
Quando l’hai apprezzata tutta la sera, arrivi anche a pensare che potresti nutrire sentimenti sinceri per lei, e poi ti dice che Victoria è meglio di The Crown.
Quando tua madre si spaventa perché hai guardato tutta Stranger Things in un giorno solo chattandone furiosamente con gli amici.
Quando finisci quella terrificante serie di addominali.
Alla quale deve seguire un momento di pausa sennò schiatti, anche perché tu gli addominali li fai solo a gennaio, quando cerchi di recuperare lo sfacelo delle feste natalizie.
Quando la fidanzata fa notare che la schermata “impossibile riprodurre questo contenuto” non è un motivo sufficiente per bestemmiare tutto il pantheon giudeo-cristiano compresi certi semisconosciuti figli di Giacobbe.
Quando affermano di essere serialminder perché guardano tre serie a settimana (questa è un grande classico, si applica a 500 gif diverse).
Quando hai ricevuto la decima telefonata giornaliera della tim, che nonostante i tuoi continui rifiuti persevera nel tentativo di venderti qualunque forma di fibra, e allora tu decidi di provare un nuovo approccio, così che magari il tizio si spaventa.
Quando certe scene ti segnano per sempre, e non puoi più fare qualcosa che gli somigli senza che la testa degli spettatori scatti sull’attenti.
E allora poi tocca ripensare a Walter White, a Fring, al ragazzino con le stampelle, alla pizza sul tetto, alla metanfetamina blu, agli anni passati insieme, ed è tutto un turbinare di emozioni.
Quando vuoi essere molto chiaro nel rispondere alla domanda “secondo te se scrivo questa cosa su facebook è da considerarsi spoiler?”