Le 12 serie tv più attese del 2018. Almeno da noi. di Diego Castelli
L’appassionato di serie tv piange la fine delle ferie ma gioisce per l’inizio di una nuova infornata seriale: ecco le serie tv più attese del nuovo anno
È arrivato l’anno nuovo, il 6 gennaio è un sabato e le prossime vacanze arriveranno boh, nel 2020. Ma il serialminder ha sempre un motivo per essere ottimista, perché finché esisteranno la tv e internet, ogni anno porterà con sé nuove serie da vedere e da commentare, almeno fino all’arrivo di un’apocalisse nucleare dopo la quale, senza serie tv, dovremo obbligatoriamente abbandonarci al caos.
Intanto però, dopo aver fatto la listona di tutte le nuove serie tv partite nel 2017, iniziamo a guardare ai prossimi mesi, perché sono in arrivo diverse chicche, e quelle qui di seguito, in ordine rigorosamente casuale, sono le serie tv più attese del 2018. Almeno da noi.
American Crime Story: The assassination of Gianni Versace (dal 17 gennaio su FX)
Spendiamo subito il gettone “eccezione”, perché la seconda stagione della serie antologica di Ryan Murphy tecnicamente non è una serie nuova. Ma essendo antologica di fatto lo è, quindi chissene. Al centro della storia, l’omicidio di Gianni Versace a Miami. Nel cast anche Penelope Cruz nei panni di Donatella Versace e Ricky Martin nella parte di Antonio D’Amico, compagno di Versace.
Collateral (HBO)
Con Carey Mulligan (Il Grande Gatsby, An Education) nei panni di una detective, impegnata nelle indagini sull’omicidio di un fattorino della pizze che è in realtà la punta dell’iceberg di una vasta cospirazione.
Maniac (Netflix)
La regia è di Cary Fukunaga (True Detective) e gli interpreti principali sono Emma Stone e Jonah Hill, nei panni di due persone con disturbi della personalità che vivono costantemente in bilico tra realtà e allucinazione. Nel cast anche Sally Field, Justin Theroux e Jemima Kirke.
Sharp Objects (HBO)
Amy Adams è una cronista appena uscita da una clinica per la salute mentale che si butta sulla storia dell’omicidio di due ragazzine. La regia è di Jean Marc Vallee, che ha firmato tutte le puntate di Big Little Lies.
The Ballad of Buster Scruggs (Netflix)
Dopo Fargo, ispirata a un loro film, i Fratelli Coen si buttano in prima persona nel mondo seriale con una miniserie western in sei puntate. Non si sa nulla della trama, mentre c’è la certezza di avere James Franco e Zoe Kazan nel cast.
Disenchantement (Netflix)
Negli ultimi anni, le serie animate adulte sono tra le cose più interessanti del settore. In questo caso di mezzo c’è il creatore dei Simpsons Matt Groening, che ha scelto come protagonista una principessa alcolista che distruggerà dall’interno il mondo delle fiabe.
The Eddy (Netflix)
Per dire dell’importanza contemporanea delle serie tv: Damien Chazelle, regista premio oscar poco più che trentenne che dopo La La Land potrebbe realizzare qualunque film gli venisse in mente, decide che è il momento di darci dentro con la serialità e si butta su Netflix. Ovviamente contenuti e temi sono da marchio di fabbrica: musical, Parigi, il padrone di un club dove si suona buona musica ecc ecc. Già non vediamo l’ora.
Castle Rock (Hulu)
L’attesissima serie antologia ambientata nel mondo di Stephen King, con intersezioni ancora tutte da chiarire con i tanti romanzi prodotti dal maestro del brivido nella sua carriera pluridecennale. Nonostante i teaser e varie informazioni sul cast circolate in questi mesi, si sa ancora poco della trama effettiva, e non c’è nemmeno una data di uscita ufficiale, anche se non si dovrebbe andare oltre il 2018.
https://youtu.be/K3U7Z94NHgg
The Romanoffs (Amazon, forse)
Il grande (si spera) ritorno di Matthew Weiner, creatore di Mad Men, che per Amazon scrive e produce una serie antologica che racconta la storia di diversi personaggi tutti accomunati dalla convinzione di essere discendenti della mitica dinastia dei Romanov (l’errore di spelling del nome nel titolo della serie è voluto), che ha regnato sulla Russia per trecento anni dal Seicento fino alla Rivoluzione del 1917. Weiner voleva una messa in onda in primavera 2018, ma poi è stato coinvolto seppur marginalmente nello scandalo molestie seguito alle rivelazioni su Weinstein, e Amazon non si è mai espressa con precisione in merito a The Romanoffs, che al momento è quindi in forse.
The Looming Tower (Hulu)
Dal 28 febbraio, dieci puntate per scoprire come CIA ed FBI si sono ostacolate a vicenda sul finire degli anni Novanta, favorendo fra le altre cose il successo di Al Qaeda con l’11 settembre. Protagonisti Jeff Daniels e Alec Badlwin. Vi basta?
Here and Now (HBO)
Tim Robbins e Holly Hunter nella nuova serie di Alan Ball, creatore di Six Feet Under, True Blood e Banshee. Ambientazione un po’ più tradizionale del solito: protagonista una coppia sposata alle prese con la crescita e la fortuna di quattro figli, uno biologico e tre adottati. Da febbraio su HBO.
The First (Hulu)
Il primo ruolo seriale importante per Sean Penn, qui guidato dal creatore di House of Cards Beau Willimon, che racconterà della prima missione umana su Marte.