Shameless 8 season premiere: We Become What We… Frank! di Antonio Firmani
Ritrovare i vecchi amici di Shameless e bearsi del fatto che sono sempre loro
Gallaghers are back! Ebbene sì, la season 8 è iniziata, e la famiglia più sgangherata del South Side è finalmente tornata. Li avevamo lasciati al funerale di Monica, in un emozionantissimo finale di stagione (“Requiem for a slut”) in cui William H. Macy (Frank) ed Emmy Rossum (Fiona) toccavano forse il loro apice interpretativo.
Li ritroviamo con una mamma in meno e sette chili di metanfetamina in più. Monica ha agito per una volta da madre pensando al futuro dei suoi ragazzi, solo che l’ha fatto a modo suo. Non poteva lasciare una semplice sommetta in banca, non Monica: meglio sette chili di meth, uno per figlio (Frank incluso, figlio aggiunto a tutti gli effetti e lontano dallo stereotipo del classico family guy), questo sì che è da lei.
Stavolta, apparentemente, sembrerebbe andare tutto bene. Grazie a Carl e ai suoi soliti contatti loschi, i ragazzi riescono a piazzare la roba e ad assicurarsi la tranquillità economica, almeno per un po’. Ci riescono tutti tranne Fiona e Frank, gli unici a essere in un modo o nell’altro fuori dal coro, sempre per ragioni diametralmente opposte. Fiona rifiuta la somma per ragioni etiche ma del resto, mai come ora, se la passa piuttosto bene: è la giovane proprietaria di un palazzo appena comprato, macchina nuova, le cose al ristorante vanno bene. Frank invece non vende i cristalli per un motivo molto più semplice, e molto più alla Frank: li fuma.
Gli unici problemi che i Gallagher sembrerebbero avere in questo inizio di stagione (che coincide come al solito con l’inizio dell’estate) sono quelli di cuore, bazzecole per i ragazzacci del South Side. Ian, tornato dalla fuga d’amore con Mickey Milkovich, prova a recuperare il rapporto con Trevor; Lip, che sembrerebbe seriamente intenzionato a rimanere sobrio, lavora come meccanico da Brad, il suo sponsor, e prova a riconquistare Sierra, e in più usa la sua parte di eredità per ridare al professor Youens i soldi spesi per la rehab; Deb è lanciatissima nel suo corso professionale per saldatori e flirta col capo, lasciando a Neil l’onere dei pannolini.
Non meno importante è la vita sentimentale di Fiona. Ormai stanca degli incontri occasionali su Tinder, roba così sordida da far rimanere di stucco chi la ascolta per caso, sembrerebbe decisa a chiudere almeno temporaneamente con gli uomini. Forse non arrivava a pensare di cambiare sponda, ma il caso vuole che proprio quando è alla ricerca di nuove esperienze perché stanca di quelle precedenti, nel palazzo appena rilevato sbuchi Nessa Chabon (Jessica Szhor, la Vanessa Abrams di Gossip Girl), inquilina lesbica con tanto di fidanzata da urlo e supergelosa dell’immediato feeling fra lei e Fiona. A quanto è data una relazione fra le due nelle prossime puntate?
Lontani dalle pene d’amore invece i due più piccoli della famiglia: Carl e Liam. Il primo ha in testa solo l’esercito e vuole restare in forma per poi tornare in caserma più “tosto” di prima, e intanto coi soldi dell’eredità di Monica compra una jacuzzi nella quale vanno a mollo tutti i maschi della famiglia, compreso Frank, il quale non si fa certo pregare per denudarsi e lanciarsi nell’hot tub come mamma l’ha fatto. Liam invece è finalmente diventato abbastanza grande da avere una storyline tutta sua (hanno pure cambiato l’attore che lo interpreta), storyline in cui viene “sfruttato” dalla sua esclusivissima scuola privata. Capitolo a parte per Kev e V, sempre presi dalla faida con Svetlana per riprendersi l’Alibi, ma non solo: in maniera del tutto casuale (diciamo così, wink wink), Kev scopre di essere uno dei pochi maschi vittima di cancro al seno.
E alla fine arriva Frank. L’abbiamo lasciato volutamente per ultimo perché, forse, per la prima volta dopo tanti anni, la sua storyline sembrerebbe quella più debole. Lo ritroviamo in una specie di tempio tibetano, vestito da monaco. Ben presto però scopriamo che la vocazione religiosa è fortemente supportata dai cristalli di metanfetamina. Finita la meth, il nostro decide di dare una svolta alla sua vita, ancora una volta, e redimersi facendo una lista delle persone a cui ha fatto torti per poi chiedergli scusa. Il forte senso di deja vu che sentite è perfettamente normale: da questo momento in poi piombiamo improvvisamente in una puntata di My name is Earl.
Tirando le somme possiamo dire che l’ottava stagione parte bene, senza rivoluzionare niente (per ora) ma d’altronde se una cosa funziona per sette anni perché dovresti rivoluzionarla all’ottavo? Tranne qualche passaggio a vuoto come quello appena citato, dunque, il Gallagher style tiene ancora. Certo l’usura del tempo è inevitabile e confidiamo nel buon senso di Showtime affinché Shameless non diventi un polpettone che si trascina avanti solo perché siamo tutti troppo affezionati ai suoi personaggi per dirgli addio.
Ah però aspetta, è già arrivata la notizia del rinnovo per la nona stagione…
Ma a chi vogliamo darla a bere, siamo felici e basta!