Serial Moments 292 – Dal 22 al 29 luglio 2017 di Diego Castelli
Battaglie fratricide, aspiranti spacciatori e patti col diavolo
ATTENZIONE! SPOILER DA PARTENZA ESTIVA DI PREACHER, ORPHAN BLACK, TWIN PEAKS, SNOW FALL, GAME OF THRONES (E IN FONDO CASUAL)
5.Preacher 2×06 – Patto col diavolo
Potevo aspettarmi molte cose dalla sfida fra Jesse e il Saint of Killers, ma non che il protagonista riuscisse a intortarselo a parole. Invece è così, Jesse riesce a convincerlo che forse ucciderlo non è la cosa più conveniente per lui, e con l’inganno riesce a cedergli un 1% della sua anima, così che a quel punto il Saint diventi un po’ più umano e possa sottostare al potere di Genesis. In pratica, ora che ci penso, lo trasforma in un Horcrux, figata!
4.Orphan Black 5×07 – Redenzioni
Nell’economia di Orphan Black – e del suo tema centrale riferito allo scontro fra destino scritto nei geni e influenza potenzialmente contraria dei fattori esterni – il ruolo di Rachel è fondamentale: lei è formalmente la cattiva della serie (o una dei cattivi, quantomeno), e quindi il simbolo potenziale di quanto il Male subito possa trasformarsi in Male perpetrato. In questo episodio, gli autori decidono che è il momento, per Rachel, di mostrare un po’ di pietà e uno scatto d’orgoglio contro chi per anni l’ha usata come un pupazzo: da qui la decisione di permettere a Sarah di riprendersi Kira, e di auto-asportarsi l’occhio bionico per uscire dal controllo di Westmoreland. Al momento, l’ipotesi più probabile è un finale con Rachel redenta che in qualche modo si sacrifica per la salvezza delle sue sorelle. Questa sarebbe la scelta più hollywoodiana. Considerando che Orphan Black è canadese, chissà che non ci siano in serbo maggiori sorprese.
3.Twin Peaks 3×11 – E’ morto.
Solite delizie per il palato dei vecchi fan, nell’episodio settimanale di Twin Peaks. E pure per il palato di Dougie/Cooper, a giudicare da come si divora l’amatissima torta di ciliegie. C’è un po’ di tutto per divertirsi ed emozionarsi: Bobby è il padre di Becky; le signore anziane con le figlie zombie pestano i clacson come nessuno mai; Gordon quasi viene aspirato da un vortice dimensionale; Dougie sembra sul punto di essere ucciso e poi finisce tutto (quasi letteralmente) a tarallucci e vino. Ma il momento migliore, il guizzo eccezionale già diventato virale, appartiene alla succitata scena in cui Gordon sembra sul punto si sparire in qualche altro mondo ultraterreno: Albert lo riporta alla realtà, ma intanto un losco figuro demoniaco (dipinto con effetti speciali di trent’anni fa, ma a Lynch piace così) si insinua nella macchina dove siede William Hastings, e gli fa esplodere la testa. Con eccezionale senso comico, Lynch/Cole si avvicina al cadavere orribilmente sfigurato e sgancia il più didascalico dei “è morto”. Grazie al cazzo Gordon, e grazie soprattutto per la risata!
2.Snowfall 1×04 – Reminiscenze
In tutta la scena in cui Franklin e Leon devono inseguire e uccidere l’uomo che li aveva prima aiutati e poi derubati, ho visto piccoli sprazzi della miglior Breaking Bad: un po’ per l’ambientazione desertica, un po’ per il modo in cui il dramma sfuma nella surrealtà e perfino nell’ironia, e un po’ per come, però, quello stesso dramma non perde un’unghia della sua forza quando alla fine, malgrado le gag semi-comiche, si deve arrivare a un punto finale in cui il sangue scorre e la violenza è cruda e feroce. Arrivato al quarto episodio lo dico senza paura: mi piace Snowfall, ha gli attributi. Speriamo tenga per tutta la stagione.
1.Game of Thrones 7×02 – Ma dove vai?!?!
Anche il secondo episodio stagionale conferma la buona vena di questo penultimo ciclo di Game of Thrones: bel ritmo, dialoghi ficcanti, piaghe asportate, le tette di Missandei… Ma per quanto le tette di Missandei siano due serial moments chiari come il sole (ma io speravo morbosamente di vedere anche le mutilazioni del povero Verme Grigio, che invece ci sono state nascoste), a voler fare le persone serie è difficile non premiare la battaglia finale giocata tutta in casa Greyjoy. L’arrivo della gigantesca nave di Euron ha un che di apocalittico, di realmente fantasy nei suoi echi quasi soprannaturali, e la furiosa lotta che immediatamente segue non ha nulla da invidiare al miglior cinema di genere: per fotografia, per ritmo, per sangue versato. Purtroppo, al contrario della Hollywood più tradizionale in cui Theon avrebbe colto al volo l’occasione di riscatto, a Westeros le cose vanno diversamente, e di solito la legge di Murphy è applicata con assoluta precisione: ecco dunque il povero evirato che fugge via, lasciando la sorella alla mercè del perfido zio. Certo che Theon, noi ti si vuole anche bene, più che altro per una questione di pietà, però pure tu sei un bastardo…
Anti-serial moment
Casual 3×12 – Le treccine non bastano
Un episodio pure bello di Casual, di quelli intensi. Però metà della puntata è occupata da un lungo flashback in cui vediamo la gioventù di Alex e Valerie, ai tempi in cui lei rimase incinta di Laura. Beh, se è vero che spesso i truccatori sono maestri nel ringiovanire gli attori e le attrici usando piccoli escamotage come vestiti e acconciature, bisogna dire che stavolta, nel caso di Valerie, l’impresa era troppo disperata: con le treccine da educanda, la povera Michaela Watkins (46enne nei panni di una 23enne) sembra più che altro una povera sbandata.