Serial Moments 290 – Dal 9 al 15 luglio 2017 di Diego Castelli
Omicidi, strani aggeggi e gerarchi nazisti
ATTENZIONE! SPOILER SOLEGGIATI DI CLAWS, I’M DYING UP HERE, TWIN PEAKS, PREACHER, FEAR THE WALKING DEAD (E IN FONDO BLOOD DRIVE)
5.Claws 1×05 – Tremenda vendetta
Mi piace Claws. Serie senza troppe pretese, ma non priva di un buon equilibrio fra la vena comedy-familiare e le improvvise botte di suspense e violenza. Come in questo episodio, dove Desna riesce definitivamente a sviare da sé i sospetti sulla morte di Roller, incolpando i suoi ex genitori adottivi. La morte dei due (che se le maritano tutta) per mano di Bryce è una scena di sorprendente forza visiva, con il contrasto fra l’efferatezza dell’omicidio e il balletto spensierato delle ragazze al salone. Ma basta poco per far tornare la vena soap: come era lecito aspettarsi, Roller è tutt’altro che morto, e proprio ora che Desna sembrava aver risolto il problema, eccolo che si ripresenta più grosso di prima.
4.I’m Dying up Here 1×05 – Droga e guerra
Zitto zitto, io continuo a segnalarvi I’m Dying Up Here, ché magari a qualcun altro viene voglia di recuperare una serie piccolina ma abbastanza sorprendente. Detto che gli ascolti vanno male e probabilmente alla seconda stagione non ci arriva, ma non vuol dire che la prima non meriti comunque attenzione.
In questo episodio, per esempio, continua a delinearsi il contrasto violento fra il palco ridanciano dei comici, e un dietro le quinte fatto di problemi personali e sogni infranti. La scenata di Melvin, l’amico reduce di Ralph, è come una raffica di mitra che dal Vietnam arriva fino alle orecchie del pacioccoso cabarettista, troppo rapido nel dimenticare gli orrori della guerra pur di salire sul palco e andare avanti. E ha lo stesso sapore amaro anche la parabola di Nick Beverly, talento ribelle che sembrava aver lasciato da parte gli eccessi, salvo poi dimostrare, con un ago infilato nel braccio, che le luci della vera ribalta sembrano davvero troppo per lui.
#maiunagioia, che per uno show sui comici non è male.
3.Twin Peaks 3×09 – Lampi di consapevolezza
Forse il serial moment più importante di questo episodio di Twin Peaks non sta in una singola scena o rivelazione, quanto nel fatto che nemmeno David Lynch può sfuggire a una banale regola di decenza: dopo una puntata come quella precedente, questa deve essere un tantino più comprensibile, altrimenti alla gente comincia a uscire il sangue dal naso.
E così è: il nono è un episodio un pochino più lineare, in cui proviamo un certo gusto nel vedere gente normale (come Gordon o il trio Bobby-Truman-Hawk) avvicinarsi di qualche altro passo al magico mondo delle logge, attraverso il cadavere di Briggs, lo strano non-passato di Dougie, e curiosi oggetti che contengono indizi da caccia al tesoro e che suggeriscono l’esistenza, alla base di tutto, di due diversi Cooper. Ah e poi c’è anche Tim Roth, che fa sempre piacere.
2.Preacher 2×04 – Povero Adolf
Buona parte dell’episodio settimanale di Preacher è dedicato a Tulip e ai suoi vecchi rapporti (pure matrimoniali) con la malavita. Ma il serial moment più evidente è ancora per Eugene, che in un inferno disordinato e con qualche problema di gestione dei detenu… pardon, dei dannati, si trova a conoscere Hitler e ad assistere a fenomeni di bullismo ai danni dell’ex Fuhrer. La cosa più deliziosamente disturbante è che in effetti alla fine della puntata non possiamo non provare un po’ di pietà per il capo del nazismo. Ci si sente un po’ sporchi, ma l’effetto è assicurato.
1.Fear the Walking Dead 3×08 – Ma stare ferma no?
Questa stagione di FTWD, arrivata ora al midseason finale, è stata segnata da un solo sentimento: l’odio e la frustrazione per tutte le cazzate fatte da Madison, che in nome della protezione dei suoi figli non ha fatto altro che peggiorare la situazione di episodio in episodio, esponendoli a rischi sempre maggiori. E va bene che in questa puntata scopriamo che da bambina ha ammazzato suo padre per proteggere la madre (per la serie “ho i miei problemi, se ogni tanto sbrocco non è solo colpa mia”), ma allo stesso tempo sono ormai diverse settimane che vorremmo legarla a una sedia per impedirle di fare danno. Danno che, in questo caso, si sostanzia nella morte di Jeremiah per mano di Nick, con conseguente suicidio finto per non far incazzare i figli del vecchio razzista. La sua morte sederà la faida con la tribù di Walker? La verità dei fatti rimarrà sepolta per sempre? La risposta è “no”, in entrambi i casi: noi lo sappiamo, ma quella scema di Madison pare proprio di no.
Fuori concorso per tematiche delicate
Blood Drive 1×05 – E vai con l’incesto
“Non c’è cosa più divina, che trombarsi la cugina”, recita un delicatissimo detto popolare. Non so se il detto esiste in qualche forma anche nei paesi anglofoni, ma di certo Blood Drive non può accontentarsi di un grado di parentela così labile: ecco allora l’incesto fra due gemelli, che si annusano fin da inizio episodio e alla fine riescono a trovare amplesso (e morte) consentendo ai nostri protagonisti di sviluppare l’antidoto a un pericoloso virus erotico-zombiesco generato dagli stessi gemelli. Sì insomma, gli autori di Blood Drive l’appoggiano sempre pianissimo.