Serial Moments 274 – Dal 19 al 25 marzo 2017 di Diego Castelli
Violenza domestica, popstar e lavagne molto esplicative
ATTENZIONE! SPOILER LUMINOSI DI BIG LITTLE LIES, THE AMERICANS, BATES MOTEL, BASKETS, LEGION (E IN FONDO GIRLS, GRIMM SCANDAL,INTO THE BADLANDS E THE FLASH)
5.Big Little Lies 1×05 – Il bello dove non te l’aspetti
Guardi Big Little Lies, credi che la serie voglia farti appassionare a certi elementi come l’identità del morto o la verità dietro la storia di bullismo, e poi arriva un episodio in cui ti rendi conto di quanto sia bella un’altra sottostoria a cui finora hai dato relativamente poco peso. Parliamo del rapporto altamente disfunzionale fra Perry e Celeste, che questa settimana viene sviscerato per bene grazie all’aiuto della psicologa. Quello che ne esce è il resoconto molto equilibrato, delicato eppure potente, di una relazione sbagliata in cui, contrariamente alla norma delle cronache giornalistiche, il marito violento non è dipinto come un orco malvagio che vive di oscurità, quanto piuttosto come un uomo affascinante e spesso amorevole, in cui la violenza è una deviazione così piccola, eppure così devastante, che la moglie-vittima quasi non riesce a rendersi pienamente conto di ciò che sta subendo. Il che, pur non essendo io un esperto di questo genere di problematiche così complesse, mi pare una delle rappresentazioni più realistiche (e per questo più disturbanti) di violenza domestica viste in questi anni. Memorabile la frase con cui la psicologa fissa un nuovo appuntamento con Celeste: “Dobbiamo fissare un nuovo appuntamento e pensare a un piano, per la prossima volta in cui le farà del male”.
4.The Americans 5×03 – Dovremmo dirlo a Paige?
In questa sorta di delizioso “manuale del pessimo genitore” che The Americans sta scrivendo in questi anni, questo episodio aggiunge nuovi capitoli al tema “mentre tutti i genitori insegnano ai figli che dire le bugie è sbagliato, noi cerchiamo di far capire alla nostra quanto è importante saper mentire”. E il bello, ovviamente, è che Paige è una studentessa molto riluttante, visto che si sente a disagio ogni volta che deve tirar fuori anche solo una mezza verità. L’episodio, dopo che la ragazza è stata messa a parte di alcuni segreti in virtù delle brutte azioni degli americani (che puntano a distruggere le coltivazioni russe), Philip chiude con una frase da antologia piazzata proprio mentre sta caricando un cadavere nel baule della macchina: “Dovremmo dirlo a Paige?”
Mah Philip, vedi tu, io ti direi di andarci un po’ coi piedi di piombo, quella va in paranoia se per sbaglio vi mettete una parrucca…
3.Bates Motel 5×05 – You can stay under my umbrella
Era annunciata ormai da mesi, e finalmente si vede arrivare Rihanna in Bates Motel. Suo il personaggio iconico di Marion Crane, la donna che nel film di Hitchcock finiva accoltellata da Norman sotto la doccia. Quindi a questo punto non ci resta che aspettare, trastullandoci intanto con la presa di coscienza definitiva, da parte del protagonista, che durante i famosi black out se ne va in giro vestito come sua madre a scoparsi uomini conosciuti nei bar. Diciamo che non è una cosa proprio bellissima da scoprire…
2.Baskets 2×10 – Baskets Family Rodeo!
Bella chiusura per la seconda stagione della serie con Zach Galifianakis, in cui la vera protagonista di quest’anno, cioè mamma Baskets, trova una sofferta quadratura del cerchio decidendo di investire i soldi dell’eredità di sua madre in un Baskets Family Rodeo che possa dare un futuro possibilmente felice al figlio Chip, che di andare a lavorare in un ipotetico Arby’s di famiglia non aveva proprio voglia. Questa ferma dolcezza di mamma Baskets, questo commovente connubio di fragilità e determinazione, è ciò che ha fatto vincere l’Emmy a Louie Anderson, è c’è caso che ne vinca pure un altro perché la sua Christine è davvero uno spettacolo.
1.Legion 1×07 – Delizioso degenero
Ormai abbiamo finito le parole di elogio per Legion (mi si perdoni il gioco di parole). Ciò che ha fatto incazzare una parte del pubblico, cioè la sostanziale staticità di una serie quasi tutta ambientata nella testa del protagonista, è esattamente ciò che sta esaltando l’altra parte, dove ci siamo noi che non possiamo che applaudire di fronte alle continue iniezioni di creatività. In questo episodio c’è solo l’imbarazzo della scelta per i serial moments, considerando i balletti sensual-inquietanti di Aubrey Plaza, le deviazioni nel cinema muto, i fondamentali richiami al resto dell’universo Marvel (finalmente abbiamo dato un nome al cattivo, che è l’entità psichica nota ai fan dei fumetti come Re delle Ombre). Però se devo scegliere dico la scena della lavagna, in cui David produce una versione più razionale di se stesso per auto-aiutarsi ad uscire dalla gabbia mentale in cui è stato rinchiuso, grazie all’ausilio di disegni col gessetto che prendono vita come cartoni animati. Sì insomma, il degenero, ma che splendido degenero!
Fuori concorso per promesse future
Girls 6×06 – Eh sì, sta cosa la devi risolvere
In un episodio incentrato in larga parte su Marnie, e in cui un fattissimo Desi dà spettacolo, i veri riflettori sono ancora per Hannah, che chiude la puntata guardando il film di Adam e viene investita da una consapevolezza per lei non scontata: la storia con Adam non è chiusa, il segno da lei lasciato nell’ex compagno è più profondo e per questo più significativo di quanto lei (o Jessa) potesse immaginare, e ora bisognerà farci i conti. Fuori concorso perché, più che un vero evento, è la promessa di altri eventi. Che però potrebbero essere molto succosi.
Fuori concorso per affetto mio
Grimm 6×12 – Ma no!
Non so quanti di voi stiano ancora seguendo Grimm, io sì, e nel penultimo episodio di sempre e per sempre mi sono beccato la morte di Hank e Wu, protagonisti della prima ora. Che poi sai, in una serie con i mostri e la magia le morti potrebbero essere sempre ribaltabili, però qui la vicinanza col series finale di questa settimana lascia pensare che siano decessi vero, di quelli che servono al protagonista per avere la spinta decisiva a chiudere tutti i conti. Oltre al fatto, ovviamente, che non saprei come uno potrebbe riprendersi da un bastone infilato in gola… Vedremo, per il momento è stata una scena forte e inaspettata.
Fuori concorso per speranza
Scandal 6×07 – Ammazzate qualcuno!
Siamo qui a sperare che Huck sia morto. Non perché non ci piaccia, ci mancherebbe, ma perché Scandal avrebbe proprio bisogno di una bella accelerata, considerando che son sempre gli stessi personaggi che si dicono sempre le stesse cose. Almeno questo finale di episodio dà una scossa, rivelando la bastardaggine di Abby e ponendo un punto di domanda bello forte sul destino del personaggio forse più amato della serie. Detto che, se Jennifer viene ammazzata con un colpo in testa e Hack invece viene colpito in punti evidentemente non vitali, è chiara la volontà di tenerlo vivo, anche se magari un po’ debilitato per tot episodi. Però ecco, diciamo che ho apprezzato il guizzo alla fine di un episodio altrimenti troppo involuto, come spesso accade da mesi (anni?) a questa parte.
Fuori concorso per bentornato
Into the Badlands 2×01 – The House of Real Martial Arts
In questi giorni qualche deluso di Iron Fist ha sbottato “se cercate le arti marziali, piuttosto ricordatevi che è tornata Into the Badlands”. Su Iron Fist non mi pronuncio perché, per una serie di vicissitudini, al momento ho visto solo mezzo pilot, ma posso confermare la gioia per il ritorno della serie post-apocalittica-artimarzialesca di AMC. Non è tanto questione di scegliere una scena in particolare, dal combattimento in ceppi di Sunny, ai fiotti di sangue e lame un po’ ovunque, alla gradita presenza di un viscido Nick Frost. È proprio questione di apprezzare il ritorno di una serie abbastanza di nicchia, ma che quella nicchia la fa molto felice!
Fuori concorso per dovere di cronaca
The Flash 3×17 – Musical crossover
Nuovo crossover per Flash e Supergirl, che cedono all’ormai decennale tentazione della puntata musical. Loro sono bravini (lei poi viene da Glee mica per niente), e le storie romantiche delle due serie trovano una comune quadratura che ha un che di elegante e ben costruito. Detto questo, non si sentiva il bisogno di una puntata musical di The Flash, l’hanno voluta fare lo stesso, amen.