Serial Moments 263 – Dall’1 al 7 gennaio 2017 di Diego Castelli
Incidenti improvvisi, genitori incapaci e morti annunciate
ATTENZIONE!!!! PRIMI SPOILER ANNUALI DI THE AFFAIRS, BROOKLYN NINE-NINE, MAN SEEKING WOMAN, VIKINGS E SHERLOCK!!!
5.The Affair 3×06 – Genitori modello
Puntata interamente dedicata alla coppia Helen-Noah, che mettono in campo le loro eccezionali qualità genitoriali. Lei è palesemente incapace di gestire la scomoda verità che nasconde e la volontà di difendere il marito da un odio collettivo che si merita solo in minima parte (per motivi che ovviamente nessun altro conosce), e nel frattempo scopa un po’ con tutti giusto per non pensarci. Noah, dal canto suo, cerca di fare da spalla al figlio fuggito dalla madre, riesce anche a dargli qualche vago consiglio decente, ma poi sbarella completamente imbottendosi di farmaci e, alla fine, diventando vittima di una qualche allucinazione che lo convince del fatto che il figlio si vuole suicidare. Insomma, il giovane Martin è simpatico come una zanzara nell’orecchio, però forse possiamo scusarlo per non essere la persona più equilibrata del mondo. In tutto questo, quando Helen è arrivata da Noah vedendolo immerso nell’acqua con lo sguardo da matto, io mi mangiavo le unghie a ritmo sostenutissimo, quindi serial moment.
4.Brooklyn Nine-Nine 4×12 – Guardare sempre da tutte e due le parti
In questa prima settimana di gennaio ancora un po’ povera di serie può entrare nei serial moments anche una cosa piccolina che però mi ha trasmesso il brividino: alla fine del doppio episodio, dopo l’ennesima gag sul fatto che Boyle è un whatsappatore compulsivo, Gina viene investita da un autobus. La puntata si chiude così, senza ulteriori immagini, senza vedere i volti di Amy e Boyle, con un “to be continued” in sovraimpressione e uno strano silenzio come di fronte a cose tragiche. Cioè, mi state dicendo che me l’avete ammazzata? L’attrice Chelsea Peretti non commenta, e lo showrunner della serie dice “dovreste anche chiedervi se l’autobus è sopravvissuto”. Ehi ehi, giovane, non giocare coi nostri sentimenti, che a Gina vogliamo un sacco bene anche se probabilmente, a conoscerla nella vita reale, la prenderemmo a sberle dalla mattina alla sera.
3.Man Seeking Woman 3×01 – Il nostro serbatoio di metafore all’estremo
Riprende il delizioso compendio sentimental-metaforico di FXX, che ci regala l’immagine del fidanzato come immigrato illegale contro cui i coinquilini della fidanzata erigono un muro fortificato volto a tenere fuori gli “illegals”. A Donald Trump probabilmente fischiavano tantissimo le orecchie. Ci ha fatto piacere, peraltro, vedere Katie Findlay, ex Rosie Larsen di The Killing ed ex Rebecca di How to get Away With Murder. Speriamo che almeno in questa serie non muoia, sennò diventa come Sean Bean…
2.Vikings 4×16 – Sfide in famiglia
Due momenti interessanti nel primo episodio post-Ragnar di Vikings (e delle possibili implicazioni per gli spettatori abbiamo già parlato qui). In primo luogo c’è la sfida lanciata da Ivarr a Lagertha: molto efficace l’entrata in scena del figlio storpio di Ragnar, che trascinandosi su due punteruoli come un ragno meccanico da film steampunk riesce a trasmettere un carisma che finora non avevamo visto (per lo meno nei casi in cui doveva spostarsi). In secondo luogo c’è l’aggressione dei vichinghi a danno dei musulmani, una scena che non può non riverberare nel mondo radicalizzato degli spettatori, dove spesso l’Islam viene frettolosamente associato in toto al terrorismo, mentre in Vikings diventa la vittima di una forza ben più spietata. La pietà con cui Floki risparmia i fedeli della moschea (completamente non violenti) è un ulteriore sfumatura che stride nei nostri occhi assuefatti alla cronaca e stimola riflessioni tutt’altro che banali.
1.Sherlock 4×01 – Come prima, diverso da prima
Abbiamo già parlato a lungo del ritorno di Sherlock, che si prende il primo posto anche solo per lo slancio affettivo con cui siamo tornati a Baker Street. Di per sé, poi, il serial moment della morte di Mary rianima una puntata fin lì nella media (la media di Sherlock, cioè gagliarda rispetto a tutto il resto), causando notevoli scompensi nel protagonista e riportandosi al binomio Holmes-Watson che è il cardine di tutta la faccenda. Sperando che Watson riesca a perdonare il socio, ma immaginiamo di sì.