Ma quindi lo spinoff di Game of Thrones si fa o no? di Diego Castelli
Dichiarazioni sibilline e segreti di pulcinella
Lo scorso maggio il programming president di HBO, Casey Bloys, rilasciò la seguente dichiarazione a proposito di un possibile spinoff di Game of Thrones: “Ne abbiamo parlato. Non sono contrario, ma deve avere senso a livello creativo. Comunque al momento non ci sono progetti concreti”.
Da un punto di vista strettamente grammatical-semantico, la dichiarazione di Bloys significa “al momento non esiste niente”, ma per il fan gasatissimo e sempre in astinenza il significato è ben diverso. Potremmo riassumerlo con la famosa scena di Scemo e più Scemo in cui Lloyd chiede alla bella Mary quante possibilità ci siano che lei sia disposta a mettersi con lui, lei risponde una su un milione, e lui tutto contento ribatte “ma allora una c’è!”
Ecco, i serialminder sono così, se gli dai un dito poi ti staccano il braccio all’altezza della scapola.
Fatto sta che due giorni fa c’è stata la serata degli Emmy, Game of Thrones è arrivata a 38 premi (record storico per le serie di prime time) e i giornalisti non hanno mancato di chiedere lumi sul futuro, visto che nessuno riesce ad accettare che HBO possa mollare GoT (fra due anni) quando è attualmente la serie più vista del mondo.
I creatori dello show, David Benioff e D.B. Weiss, hanno risposto così: “Chiedetelo a George (Martin ndr). George ha creato un grande mondo, veramente ricco. Sono sicuro che ci saranno altre serie ambientate a Westeros, ma per noi basta così”.
Ancora una volta, in piena modalità-Lloyd, non ce ne frega niente del fatto che Benioff e Weiss si facciano da parte, ci interessa il fatto che che, secondo loro, l’epopea di Westeros non finirà.ù
E a questo punto arrivano le dichiarazioni di Martin, che risponde all’idea più specifica che una nuova serie possa essere un prequel: “Ho migliaia di pagine relative alla storia che ha portato a Game of Thrones, quindi c’è un sacco di materiale e ne sto scrivendo ancora. Al momento comunque abbiamo questo show da finire e io ho ancora due libri da terminare, per cui per ora sono tutte supposizioni”.
Insomma, la faccenda è questa: c’è una serie che vedono tutti e vince premi a raffica, c’è una rete che tiene alla qualità ma di certo tiene anche a non mollare una gallina dalle uova d’oro, e ci son dichiarazioni varie che dicono che qualcosa in ballo c’è, ma prima bisogna finire tutto il resto.
A casa mia sono abbastanza indizi per dire che non abbandoneremo il mondo di Westeros dopo le prossime due stagioni di Game of Thrones.
Che questo sia un bene o un male, una figata o un chissenefrega, ognuno può deciderlo per sé.
Noi tanto saremo pronti a commentare tutto, se volete passare da Winterfell ci trovate lì. Occhio però che in sto periodo la strada è ghiacciata, mettete le catene.