Serial Moments 243 – Dal 24 al 30 luglio di Diego Castelli
Suicidi improvvisi, flashback chiarificatori e lunghi sonni criogenici
Carissimi, io sono in vacanza ormai da diversi giorni e questi Serial Moments vi arrivano “postumi” (un po’ brutto detto così, ma non mi veniva un altro termine ugualmente efficace).
Sarò in vacanza fino a ferragosto, poi torno, full immersion di quello che ho lasciato indietro, e lunedì 22 si ricomincia.
Attendete con fiducia e, nel frattempo, buone vacanze!
ATTENZIONE! SPOILER PRE-PARTENZA DI VICE PRINCIPALS, PREACHER, THE LAST SHIP, WAYWARD PINES, MR. ROBOT (E IN FONDO BRAINDEAD AL VOLO)
5.Vice Principals 1×02 – Devasto
Il Villa vi ha già parlato di Vice Principals, nuova comedy di HBO che ha subito folgorato anche me. Dopo un pilot cinico e cattivo, ma in qualche modo ancora “nei limiti”, arriva un secondo episodio in cui i protagonisti passano subito dal “fastidioso” al “criminale”. Nel cercare un modo per mettere i bastoni fra le ruote alla nuova preside che gli ha rubato (a detta loro) il lavoro, Gamby e Russell arrivano a devastarle e poi bruciarle la casa, in un crescendo parossistico che sembra voler già andare ben oltre la normale comedy (e siamo solo al secondo episodio). Da qui a fine stagione ne vedremo delle belle.
4.Preacher 1×09 – Mercenario dall’inferno
A un solo episodio dal season finale siamo vicini a un cliffhanger che potrebbe mettere insieme un cowboy venuto dall’inferno e Dio stesso, tutti convocati in maniera più o meno diretta da un predicatore senza pace. Il momento migliore dell’episodio è proprio quello legato al Cowboy, di cui finalmente scopriamo la storia: non capivamo il senso di raccontare di questo pistolero in cerca di vendetta, incapace di salvare moglie e figlia dalla malattia, e ora scopriamo che il Cowboy è all’inferno, costretto a rivivere per l’eternità un loop fatto di speranza, tragedia e vendetta. La scappatoia arriva con DeBlanc e Fiore, che arrivano dal misterioso giustiziere promettendogli la salvezza al prezzo della morte di Jesse. Un nemico da fumetto per un protagonista da fumetto, in attesa di vedere se Dio si presenterà e, nel caso, che faccia avrà.
3.The Last Ship 3×07 – Vabbè come te la sei presa…
Che il Presidente Michener non fosse il miglior leader su piazza già lo sapevamo, anche se dal tempo del suo salvataggio a oggi un po’ di coglioni li aveva tirati fuori. È bastato poco, però, perché sbroccasse del tutto: messo di fronte alle responsabilità del suo passato, accusato di aver causato con la sua negligenza ed egoismo la morte di migliaia di persone, Michener piazza la scioccante sorpresa scegliendo il suicidio in finale di episodio. Che poi, suicidio… bisogna vedere se è morto veramente e se si è proprio suicidato, ché i serialminder sono complottisti per natura e vogliono avere qualche prova in più rispetto a una singola inquadratura. Intanto, però, sembra proprio che il Presidente abbia abbandonato la nave anzitempo, ed è un serial moment che proprio non ci aspettavamo.
2.Wayward Pines 2×10 – Quel che è morto è morto
Nel secondo season finale di Wayward Pines gli abitanti della cittadina, o almeno parte di essi, sono costretti a congelarsi nuovamente nella speranza che, nel corso di qualche altro centinaio di anni, i temibili abbies si estinguano/spostino da un’altra parte. Questo finale era stato largamente annunciato negli episodi scorsi, quindi abbastanza prevedibile, ma mi è piaciuta da una parte la decisione di non trovare scappatoie consolatorie (un bel tot di persone dovevano morire, e un bel tot di persone sono morte), dall’altra soprattutto la capacità di creare possibilità narrative pressoché infinite, oppure al contrario di fungere da adeguato series finale qualora lo show non venisse rinnovato. Se questa è la fine di Wayward Pines, abbiamo visto l’umanità arrendersi all’evidenza della propria inadeguatezza, cercando rifugio in un futuro “ulteriore” (sempre che C.J. non abbia ammazzato tutti, cosa rimasta sospesa). Se invece una terza stagione ci sarà, allora questo finale lascia aperte centomila porte, perché si potrebbe andare da un’effettiva distruzione degli abbies (grazie al sacrificio dell’incestuosa Kerry) a una loro sopravvivenza e ulteriore evoluzione verso un’umanità diversa dalla precedente, ma ugualmente intelligente ed evoluta. Alla fine, comunque la vogliamo girare, la follia esageratissima di Wayward Pines mi piace più di quanto io sia disposto ad ammettere di fronte allo specchio…
1.Mr. Robot 2×04 – Backstory
Partendo dal fondo e andando all’indietro, l’episodio settimanale di Mr. Robot offrirebbe parecchi possibili serial moments: la frase hollywoodianissima “I’m hacking the FBI”, simbolo di una momentanea tregua fra Elliot e il suo alter ego; il sogno di un possibile futuro migliore, in cui Elliot immagina una vita più semplice in mezzo a persone normali, con una sedia riservata anche per noi; il metaforone della partita a scacchi, allegoria centrale (pure un po’ pesante, a dire il vero) di un episodio che scava ancora più a fondo delle turbe del protagonista. Ma il vero serial moment sta all’inizio: dopo un primo ciclo passato a montare misteri, questa stagione di Mr. Robot ci ha spesso concesso il piacere della scoperta, dello svelamento. In questo caso vediamo un flashback con l’effettiva nascita della seconda personalità di Elliot e della FSociety: è il primo momento in cui Elliot, mettendosi l’iconica maschera simil-Anonymous e cominciando a riflettere sulla possibile distruzione della Evil Corp, pianta i paletti psicologici e seriali di tutto quello che verrà. Vediamo pure l’origine della maschera, presa da un filmettino amatoriale dal titolo “L’accurato massacro della borghesia”. Ok, siamo soddisfatti, abbiamo la pancia piena. Ora se volete potete piazzare qualche altro segreto.
Fuori concorso perché l’ho visto sull’aereo e lo sto aggiungendo via cellulare
Braindead 1×05 – Possibile?
Sul finale dell’episodio è sembrato proprio che almeno una formica aliena sia finita nell’orecchio di Laurel. Possibile che la protagonista possa passare così presto al lato oscuro dei senza-cervello? E soprattutto, riuscirò a togliermi questo dubbio prima di tornare in Italia, magari grazie al wifi di qualche albergo? Solo il tempo ce lo dirà…