Ma c’era bisogno di una nuova stagione di Prison Break? di Diego Castelli
Non sentite anche voi odor di muffa?
La risposta è no.
Volendo articolarla un po’ meglio, possiamo ricordare che al suo arrivo, nel 2005, Prison Break si rivelò un gioiellino. La storia del genio che si introduce in una prigione solo per poter far evadere il fratello, dopo essersi tatuato i piani di costruzione del carcere su tutto il corpo, era già intrigante di suo, e trovò sostanza in una serie che pestava duro sul pedale della suspense hitchcokiana: dire allo spettatore che (forse) sta per succedere qualcosa di drammatico, e poi rimandare quel momento finché lo spettatore non urla di frustrazione. Semplice, pulito, bello. Una prima stagione da vivere col cuore in gola, senza respiro.
Il problema è che poi i protagonisti effettivamente scappano. Da lì esce fuori una seconda stagione ancora dignitosa, magari un po’ stiracchiata ma appassionante, e poi altre due stagioni completamente inutili, in cui il giochino semplicemente non regge più.
Ora sono passati più di dieci anni, e FOX ci riprova. Nella mancanza di idee che da qualche anno affligge Hollywood (anzi, diciamola meglio, nella mancanza di coraggio che da qualche anno affligge Hollywood), emerge l’idea di riesumare Prison Break, ribaltando leggermente la premessa: non è più Michael che va a salvare Lincoln, bensì Lincoln che va a salvare Michael (al momento creduto morto).
Ed ecco poi arrivare il primo trailer, in cui vediamo tornare tante facce familiari, fra cui quella di Sua Maestà Mena Rogna Sarah Wayne Callies nei panni di Sara (che a Michael ha pure dato un figlio) e Robert Knepper in quelli di T-Bag.
Lì per lì uno si può anche esaltare, è legittimo: vedi vecchi amici, vecchie atmosfere, ed è un attimo ricordarsi dei fasti della prima stagione più che la noia dell’ultima.
Il problema però sta proprio lì, nel fatto che quel concept ha già dato tutto quello che doveva dare, e il trailer non mostra nulla di nuovo in termini narrativi, se non la speranza, da parte degli autori, che negli ultimi dieci noi tutti si sia stati vittima di un’amnesia collettiva.
Dopo X-Files, in attesa del prossimo 24: Legacy, e con altri possibili esempi alla mano, il rischio è che la nuova stagione di Prison Break non sia tanto la resurrezione di prodotto cult, quanto la riesumazione di un cadavere.
Speriamo di essere smentiti.
https://youtu.be/x9T-9fZn_oA