The Black Donnellys – Un gioiellino da recuperare senza se e senza ma di Marco Villa
Una serie cancellata dopo una sola stagione, che oggi vincerebbe premi a mani basse
Avvertenza: si parla di The Black Donnellys, una serie andata in onda un secolo fa per una stagione e poi cancellata senza pietà. Non siamo nella nicchia, di più. Ma è questo il bello di servizi come Infinity: ti riportano alla luce serie tv che pensavi tutti avessero dimenticato. Invece no, e per fortuna, perché The Black Donnellys è una delle primissime serie che qui a Serial Minds provocò entusiasmo fuori misura.
Siamo nel 2007 e su NBC arriva una serie tv dedicata a una famiglia irlandese di Hell’s Kitchen, lo stesso quartiere del buon Daredevil. La famiglia è quella dei Donnelly: il padre è morto, la madre ha tirato su da sola quattro figli. Tutti bravi ragazzi eh, peccato che siano legati alla mafia di San Patrizio e il succedersi degli eventi li trascini sempre più a fondo verso la pura violenza.
Potrebbe sembrare una storia come tante e la cancellazione dopo 13 puntate potrebbe farvi venire la mezza idea di alzare le spalle e dire “vabbè”. Ma qui arriva il bello. Sì, perché il creatore della serie è Paul Haggis, che l’anno prima aveva vinto l’Oscar al miglior film e alla miglior sceneggiatura per Crash, che un paio d’anni prima aveva firmato il copione di Million Dollar Baby e che di lì a poco avrebbe realizzato anche The Valley of Elah, senza dimenticare la regia della recente e bellissima Show Me a Hero.
Tutta la bravura nel creare personaggi e intrecciare vicende emerge con forza nella prima e unica stagione di The Black Donnellys, che come detto potete recuperare agevolmente su Infinity. La qualità di scrittura è altissima, ma anche la regia è impressionante. Per dire: guardate il video qui sotto, per circa tre minuti. È tratto dal pilot e non importa se non sapete nulla di quello che sta succedendo. Basta vederlo.
Bella bomba, eh? E non sapete nulla dei personaggi, perché in quel caso sareste stati con il cuore ancora più vicino alla gola. Sì, perché è una di quelle storie in cui i buoni scivolano pian piano verso il baratro senza possibilità di salvezza, una di quelle storie angoscianti e potenti da cui non ci si riesce a staccare.
E poi c’è un cast eccezionale, tra cui compaiono nomi che avremmo trovato in serie e film negli anni a venire. Giusto per dirne due, c’è Kirk Acevedo, c’è una giovanissima Olivia Wilde e un pazzesco Jonathan Tucker, uno che meriterebbe molto di più di quanto abbia effettivamente raccolto finora. Ma soprattutto ha un impatto visivo impressionante: The Black Donnellys ha un livello registico che nulla invidia a film di ambientazione simile – penso a The Departed, ma anche a Brian De Palma.
Una serie che aveva tutto per diventare un titolo da Golden Globe ed Emmy, ma che forse è arrivata su un canale generalista come NBC in anticipo sui tempi. Andasse oggi su una HBO o su Netflix, avrebbe pubblico e critica. Succede, quando si è troppo avanti.