24 Novembre 2015 19 commenti

The Walking Dead: parliamo dei palloncini, su. [SPOILER] di Diego Castelli

Twist imbecilli che mi fanno incazzare

Copertina, On Air

The Walking Dead palloncini

:

MA SPOILER!

 

 

Dopo la scorsa puntata non mi posso tirare indietro. Tanto si è detto, tanto si è scritto, forse anche più di quanto gli stessi autori prevedessero, e immagino che nelle case dei fan si siano viste le scene più disparate: dal semplice tripudio al rancoroso “ve l’avevo detto, bastardi”, passando per il lo stupore o l’incredubilità.

Per parte mia, il fatto in sé di essermi sbagliato (o di essere caduto nel tranello, diciamo così) non mi dispiace in modo particolare, anche perché ci sono abituato: sono notoriamente più bravo a predire la sopravvivenza di una serie nel suo complesso, che non a prevederne i singoli risvolti. Meglio, mi stupisco più facilmente, la vita è più bella e più ignorante.
Però devo mantenere una certa coerenza con quanto detto in precedenza, anche in sede di serial moments: per quanto io possa essere contento che Glenn sia vivo, per una pura affezione al personaggio, tutta la costruzione della vicenda è una puttanata gigantesca.

No, non perché era fondamentale capire che il corpo del compagno era caduto con un’angolazione di 47 gradi e un vento di tre nodi da sud-ovest tale per cui deve essergli caduto sopra; e nemmeno perché io sono stato così stupido da non vedere che la maglietta dilaniata era verde bottiglia mentre quella di Glenn era verde acqua. Detesto quando si fanno le pulci “realistiche” alle serie tv, pulci a cui nessuna serie o film sopravviverebbe davvero.
Più banalmente, è una puttanata perché quell’episodio era costruito dal primo all’ultimo minuto – parole, inquadrature, musica – per condurre alla morte di un personaggio principale. Per questo ci ho creduto, per questo ci ho sofferto, per questo ho rifiutato le teorie del complotto che costruivano modellini per simulare le ipotesi di sopravvivenza sotto i cassonetti. Perché al netto dello shock per la morte di un “amico”, credevo che quella morte avesse il suo precisissimo senso in quel momento e con quelle dinamiche.

Il fatto che così non sia, il fatto che mi si dica “ops, sorpresa”, in una serie come The Walking Dead in cui la morte è tanto frequente quando sacra e definitiva, mi fa profondamente incazzare, perché ora mi porterà a pensare ogni volta “non è che ci stanno prendendo per il culo?”. Una cosa che con The Walking Dead non avevo mai fatto e volevo continuare a non fare.

Ho passato anni a difendere The Walking Dead dagli attacchi degli hater che si lamentavano di una serie che odiavano e che chissà perché continuavano a guardare. Hater che ora scriveranno cose tipo “hahahah, ma solo adesso ti accorgi che TWD fa cagare?!?!!1!?”
No, non fa cagare, The Walking Dead è una serie della madonna, ma ieri per la primissima volta mi ha fatto incazzare. Peraltro in un episodio in cui Glenn non fa altro se non “sopravvivere”, tornando apparentemente a essere il solito Glenn, solo un po’ più sporco e con dei buffi palloncini.
Bah, aspettiamo di capire come evolverà, basta previsioni che è meglio. Però adesso gli tengo il muso per una settimana, poi si vedrà.

(Psssst: Oh, siamo amici da anni eh, io e TWD intendo, non è che le amicizie saltano per aria per una settimana storta, però gliela faccio pesare per un po’, ecco!)

Argomenti glenn, the walking dead


CORRELATI