Serial Moments 205 – Dal 25 al 31 ottobre 2015 di Diego Castelli
Mondi paralleli, viaggiatori temporali e scrittori zombie!
ATTENZIONE! SPOILER NOVEMBRINI DI HEROES REBORN, AGENTS OF SHIEDL, BONES/SLEEPY HOLLOW, Z NATION E THE WALKING DEAD (IN FONDO THE FLASH)
Piccolo avviso: settimana prossima non ci saranno i Serial Moments perché sarò in trasferta per lavoro. Non vi spaventate, non sono morto e non ho litigato col Villa
5. Heroes Reborn 1×07 – Gemelli del destino
Sul finire dello scorso episodio Noah e Hiro erano tornati indietro nel tempo per cercare i pezzi mancanti della memoria di Noah e provare, se possibile, a cambiare la storia evitando l’esplosione che ha ucciso centinaia di evos. Sapevamo quindi che doveva succedere qualcosa di importante. Se i combattimenti con la spada di Hiro sono già una bella cosa (non perché siano particolarmente ben coreografati, anzi, ma perché erano anni che aspettavo di vederlo tagliare a fette la gente gridando “yatta!”), il nocciolo della questione è però un altro: si viene a scoprire che i due ragazzini potenti e misteriosi di cui seguiamo le gesta da inizio stagione sono proprio i figli di Claire, allevati nel passato per essere adolescenti in quel momento. Si crea quindi un vero e proprio legame di sangue con la prima stagione, una sorta di eredità genetica. Bello, con il solo problema che proprio non si riesce a spiegare come abbia fatto Claire a morire. Capisco che Hayden Panettiere non fosse più disponibile, però cazzarola, il suo personaggio era l’unico sostanzialmente immortale, la sua morte doveva essere spiegata in modo più convincente.
4. Marvel’s Agents of SHIELD 3×05 – Oltre il monolite c’è l’astinenza
Decidendo di non tirarla troppo in lungo, fra sguardi impauriti e difficoltà al contatto fisico, gli autori di Agents of SHIELD hanno deciso di mostrarci subito il soggiorno di Simmons nel misterioso pianeta collegato al monolite. Un episodio che ha proposto alcune cose buone e alcune cose un po’ ridicole. Tra le cose buone: la semplice curiosità di sapere cos’è successo; la bellezza di alcuni scorci di paesaggio alieno; il tentativo (a volte riuscito, a volte goffo) di dare reale spiegazione ad alcune questioni importanti, tipo “cosa ha mangiato e bevuto?” o anche “com’è possibile che si trovasse nel posto giusto dopo sei mesi?”.
Tra le cose ridicole, come una pupazzosità dei mostri che neanche Hercules, c’è soprattutto un piccolo, insignificante dettaglio: l’astronauta è rimasto da solo per quattordici anni su un pianeta completamente deserto, a un certo punto gli piomba addosso una come Jemma Simmons e lui, in mesi e mesi, non prova mai a farsela.
Dai su, capisco sia una roba per famiglie, ma non diciamo puttanate…
3. Bones 11×05 & Sleepy Hollow 3×05 – Crossover!
Potrebbe essere ricordato come uno dei crossover più assurdi della storia dei telefilm. Cioè, che due serie in onda sullo stesso network possano fare comunella incastrandosi fra loro ci può stare, e succede pure spesso con i franchise (tipo i vari CSI o i Chicago Fire/PD/Medical). E nemmeno si può negare che l’operazione sia stata piuttosto divertente, soprattutto quando Ichabod (una specie di Gesù Cristo tornato dal passato per combattere dei mostri) si mette a parlare con la Brennan, un personaggio che fa della ragione e della scienza empirica una vera ragione di vita. Certo è che comunque il cervello del serialminder più rigoroso rischia di andare in pappa: come è possibile, appunto, che il mondo asettico e scientifico di Bones sia lo stesso in cui, a poche centinaia di chilometri di distanza, i demoni dell’inferno sembrano pronti a scatenare l’apocalisse? Non dico che è come se Buffy piombasse in Happy Days, ma poco ci manca.
Vabbè, li perdoniamo soprattutto perché non si sono presi troppo sul serio. Ora però non vorrei pensarci mai più, che sennò mi sanguinano le orecchie.
2. Z nation 2×08 – Zombie George
Debitamente annunciata da appositi promo, è arrivata l’attesa puntata con il cameo di George R. R. Martin, autore letterario di Game of Thrones. Sarebbe un primo posto lanciatissimo, se solo la sorellona The Walking Dead non avesse piazzato il colpaccio della settimana. Tutto l’episodio funziona alla grande, con Murphy catturato da un collezionista/scienziato che vuole costruire un suo personalissimo museo degli zombie, tutto poster e citazioni. Il momento clou però sta tutto in quella scena, quando una porta si apre su un piccolo ufficetto rivelando la versione zombie di George Martin, che ancora firma autografi per una curiosa forma di memoria muscolare e prova l’impulso di mordere i suoi stessi libri quando gli vengono scagliati addosso. Ciliegina sulla torta, la frase pronunciata proprio dal collezionista, che afferma di aver assistito alla trasformazione del rubicondo scrittore dopo che un tizio sporco armato di balestra aveva provato a proteggerlo senza riuscirci. Inutile dire che il riferimento è a Daryl Dixon, fan favorite di The Walking Dead, giusto per tirare una frecciatina ai rivali più famosi. Bello bello bello.
1. The Walking Dead 6×03 – Morte e gossip
La morte di Glenn sarebbe già bastata per un primo posto. Ma pure se fosse morto in bagno, per una colica, piuttosto che devastato da un’orda di zombie. Ma come se non bastasse, il mondo telefilmico si è sollevato non solo per commentare, piangere o denigrare quella morte, ma perfino per metterne in discussione la realtà. Negli ultimi giorni sono molti più gli articoli e i commenti che avanzano dubbi sull’effettiva dipartita del personaggio, piuttosto che quelli che ne analizzano le modalità e i significati. Per quanto mi riguarda, benché esistano indizi extratelefimici contraddittori (come la sibillina ambiguità di alcune dichiarazioni dei produttori), non credo ci siano dubbi sulla morte. O meglio, lo spero, visto che l’intera puntata è costruita e girata (dialoghi, inquadrature, colonna sonora) per dare peso a quel decesso: se si rivelasse finto sarebbe abbastanza una pagliacciata. Qualcuno, in cerca di una consolante via di mezzo, afferma che Glenn tornerà, ma non sarà più lo stesso, tipo che sarà cattivo, o una cosa così. Mi paiono tutte ipotesi assai più astruse e improbabili di una semplicissima morte. Però insomma, staremo a vedere, entro il 29 novembre sapremo tutto.
Fuori concorso premio speciale migliori effetti speciali
The Flash 2×04 – King Shark
E così, dal niente, comparve King Shark. Parliamo di un villain piuttosto conosciuto ai fan dei fumetti DC, che per la sua stessa natura di mezzo uomo e mezzo squalo difficilmente poteva essere un personaggio utilizzabile in una serie tv, a meno di usare goffi travestimenti da power ranger. E invece gli autori di The Flash se ne sono fregati: il risultato è un cameo di grande impatto, con effetti speciali più che dignitosi, che va ad aggiungersi alla già pregevole apparizione di Gorilla Grodd nella scorsa stagione. Purtroppo, per stessa ammissione dei produttori, non ci potrà essere un intero episodio con protagonista King Shark: perché quei singoli trenta secondi sono costati una marea di dollari in effetti speciali, e l’inquitante mostrone rimarrà solo uno dei minion del cattivo di stagione, Zoom. Non sarebbe nemmeno illegittimo, dunque, bacchettare gli autori per il semplice fatto che ci hanno fatto vedere un personaggio del genere, senza poi sfruttarlo adeguatamente. Ma siccome io sono un buono, preferisco applaudire a questa sorta di “strappo alla regola” (del budget). Insomma, preferisco averlo visto per venti secondi piuttosto che non averlo visto proprio!