Infinity – Uno sguardo all’offerta online di Mediaset di Diego Castelli
Continua la rassegna sulle piattaforme per lo streaming legale
In questi giorni non si parla d’altro che dell’arrivo di Netflix, previsto per il prossimo 22 ottobre. Un evento reso tale dalla potenza mediatica del marchio e da un lavoro di promozione/comunicazione con i controcazzi.
Un lavoro che ha in parte oscurato un dettaglio non insignificante, e cioè che l’arrivo di Netflix potrebbe rappresentare una grossa rivoluzione culturale (se sarà in grado di cambiare le abitudini di consumo audiovisivo legale di una fetta consistente di italiani) ma di certo, nel 2015 italiano, non sarà una rivoluzione tecnologica: servizi in tutto e per tutto simili a Netflix da noi ci sono già, e hanno mosso i primi passi quando il colosso americano non aveva ancora deciso di venirci a trovare.
Tempo fa il Villa vi ha parlato di Sky Online. Oggi parliamo dell’altro principale competitor di Netflix, ovvero Infinity di Mediaset. Io a Mediaset ci lavoro, c’è un conflitto di interessi fotonico, ma cercherò di rimanere legato ai fatti, che sennò poi mi insultate!
Dividiamo fra caratteristiche della piattaforma e contenuti, così la facciamo facile.
PIATTAFORMA: COSTI E POSSIBILITA’
A differenza di altri operatori simili, Infinity punta sulla semplicità dell’offerta: c’è un solo pacchetto, costa 6,99 euro al mese, e comprende tutto quello che Infinity ha da offrire (film, serie tv ecc). L’unica cosa che rimane fuori dall’offerta sono i film super-recenti (usciti al cinema 3-6 mesi prima) che prevedono un costo aggiuntivo per il noleggio, comunque slegato dall’abbonamento (te li puoi noleggiare anche se non sei abbonato a Infinity per quel mese lì).
Infinity è visibile attraverso una pluralità di device (circa 500), che vanno dai pc ai tablet, passando per smartphone e smarttv. Se volete guardare Infinity sul televisore potete farlo in vario modo: Infinity non ha un dispositivo proprietario come Sky con la sua tv box, ma funziona con Chromecast tramite app apposita e con le console per videogiochi (come PS4 e Xbox One), quindi l’operazione è comunque molto semplice.
Come già per i competitor, l’abbonamento a Infinity è mensile e ci si può attaccare e staccare quando si vuole, con un clic sul sito.
La piattaforma offre contenuti in definizione standard, HD e Full HD. Mentre scriviamo (ottobre 2015) non è presente il 4K, che dovrebbe arrivare fra fine 2015 e inizio 2016 (sempre compreso nei 6,99 euro) e che verrà usato soprattutto per i film.
Ovviamente tutti i contenuti sono visibili in lingua originale con i sottotitoli.
In termini di multiconnettività (che non so se è un termine reale, ma mi piace), Infinity consente di connettersi con lo stesso account a cinque diversi dispositivi, e due device differenti possono vedere due prodotti differenti nello stesso momento usando lo stesso account. In questi giorni abbiamo saputo che Netflix arriverà a 4 device utilizzabili contemporaneamente, ma solo abbonandosi al pacchetto più costoso, quello da 11,90 euro.
Rispetto agli “avversari”, Infinity ha poi una funzionalità in più, che suona poco glamour in questi anni di streaming imperante ma che può giocare ancora un ruolo significativo in un paese poco connesso come l’Italia: con Infinity è possibile scaricare il contenuto su un pc, su un tablet o su uno smartphone per vederlo offline, mentre si è in viaggio o in vacanza.
Per quanto riguarda l’effettiva funzionalità, io non ho mai avuto grossi problemi, soprattutto dopo i primi mesi di rodaggio della piattaforma (nata a fine 2013). Fa quello che deve fare, senza particolari intoppi.
I CONTENUTI: FILM E SERIE TV
Passati gli entusiasmi iniziali per le novità tecnologiche, sappiamo tutti che la partita vera si gioca sui contenuti. Da qui a un anno avremo smaltito qualunque senso di novità puramente tecnica, e il concetto sarà: cosa mi guardo? Che c’è da vedere?
In questi mesi Netflix sta giustamente spingendo molto sui suoi contenuti originali: le serie, i tv movie e gli speciali che produce in casa propria e che sono dunque sua esclusiva. Questo era e resterà il punto di forza di Netflix. Non sappiamo però cosa “altro” ci sarà, e sappiamo che in America di “altro” ce n’è molto. Probabilmente la situazione in Italia sarà diversa e più povera, come già visto in altri paesi europei, ma tanto vale aspettare lo sbarco italiano evitando troppe speculazioni.
Dal canto suo Infinity iniziò lentamente, con una library non eccezionale (specie in ottica seriale), ma nel tempo ha cominciato a beneficiare degli accordi già stipulati da Mediaset con varie case di distribuzione (in particolare Warner e Universal) che garantiscono un buon quantitativo di prodotto.
Al momento sono circa 6000 i titoli, fra film, serie tv, contenuti per bambini e fiction, disponibili sulla piattaforma.
Parlando di serie tv (d’altronde siamo su Serial Minds) ci sono più o meno 30 serie tv complete, dove spiccano nomi come Lost, The Big Bang Theory, Dexter, Desperate Housewives, Scrubs (che arriverà a dicembre con tutte le stagioni), Spartacus, Sherlock, Weeds e altre. Interessanti anche certi arrivi del 2016, fra cui Mr. Robot, Once Upon a Time e tutte le stagioni di House (c’è sempre tempo per un bel recuperone!). A queste va aggiunta anche Orange is The New Black che, come House of Cards su Sky, è uno dei contenuti che Netflix aveva ceduto prima di progettare il proprio arrivo nel Bel Paese.