Serial Moments 201 – Dal 27 settembre al 3 ottobre 2015 di Diego Castelli
Tristi addii, confessioni importanti e mostroni fatti bene
ATTENZIONE! SPOILER INFREDDOLITI DI THE LAST MAN ON EARTH, SCANDAL, MASTERS OF SEX, RAY DONOVAN, AGENTS OF SHIELD (E IN FONDO Z NATION, ONCE UPON A TIME E THE MINDY PROJECT)
5. The Last Man on Earth – Quella tensione nella comedy
In questi mesi ho sentito nell’aere un po’ di avversione nei confronti di The Last Man on Earth, forse il residuo di aspettative troppo alte della vigilia (le aspettative sono la seconda causa di morte seriale dopo gli spoiler). A me la prima stagione è piaciuta assai, e la première della seconda mi ha lasciato con la stessa piacevolezza. Anzi, pure qualcosa in più: quando Will perde Carol, rimanendo nuovamente da solo proprio quando era riuscito a trovare un improbabile equilibro, si sono aperti minuti di autentico sconforto. Provo particolare soddisfazione quando uno show dichiaramente comico riesce a darmi emozioni che non c’entrano con la commedia: nel vedere Will perdere di vista Carol e poi tornare indietro senza però riuscire a trovarla ho provato tensione vera, e un vero desiderio che le cose si mettano a posto. Figurati quando poi è tornato a cercare gli altri vecchi compagni, trovando tutto bruciato e deserto. Di più onestamente non mi sento di chiedere.
4. Scandal 5X02 – Ammissioni
Per una serie come Scandal, in cui il segreto e il sotterfugio sono all’ordine del giorno e in cui il monologo logorroico è l’unica modalità di comunicazione accettata dai personaggi, il finale di questa secondo puntata stagionale rappresenta un importante punto di svolta: non solo per la prima volta Olivia Pope ammette pubblicamente di essere l’amante del Presidente, ma lo fa pure pronunciando un’unica parola, un “sì” dato in pasto ai giornalisti che la sommergevano di domande. Ci sarà tempo per tornare alle filippiche da avvocatessa mancata, ma per ora quella semplice sillaba crea già abbastanza scompiglio da sola!
3. Masters 3×12 – Come nei meglio film d’amore
La brutta notizia è che Masters of Sex ormai è una soap opera. La buona notizia è che, non senza un pochino di sorpresa, mi piace lo stesso. Il finale di stagione con Virginia che parte insieme a Dan, continuando però a voltarsi in attesa di Bill, senza sapere che quello sta effettivamente provando a raggiungerla salvo desistere all’ultimo minuto, beh, è tanta roba. Sembra un film degli anni cinquanta, con la stessa carica di romanticismo sofferto, un po’ stupido ma ugualmente potente. Comprendo anche chi si sente orfano del perfetto mix di amore-scienza-ironia della prima stagione, ma mentirei se dicessi di non essermi divertito anche quest’anno.
2. Ray Donovan 3×12 – Confessione
Finale di stagione per Ray Donovan e un po’ fili vengono tirati e annodati per benino. Il momento più importante è ovviamente quello della confessione: Ray ammette di aver ucciso padre O’Connor, ma soprattutto ammette di aver provato per lui sentimenti che oggi lo fanno sentire colpevole e amareggiato. Il nostro povero irlandese alla fine trova l’assoluzione, ma chissà se basterà a farlo dormire la notte…
1. Marvel’s Agents of Shield 3×01 – Ormai hanno imparato
Dopo aver visto l’episodio ci tenevo a mettere Agents al primo posto per evidenziare ancora una volta gli enormi passi avanti compiuti da questa serie nel corso dei suoi due anni (più un episodio) di vita. Partita in sordina, con troppe storielle deboli e verticali, oggi Agents vanta un’impalcatura narrativa molto più solida, bene integrata con l’intero universo Marvel, e capace di suscitare emozione intorno ai suoi personaggi: vedere ad esempio la prima inquadratura di Skye/Daisy (che riappare con piglio da vera eroina) o il finale con la povera Simmons dispersa in chissà quale dimensione parallela. In più, tocchi di classe registica come la comparsa di quell’inumano mostruoso: il costume era probabilmente a livello Power Ranger, ma un sapiente uso delle luci (tenute opportunamente basse a dare risalto alla sola sagoma della creatura) ha dato alla scena una patina quasi horror di sicuro impatto.
Che dire, fa piacere vedere quando qualcuno impara dai propri errori.
Fuori concorso perché è una chicchina da citare
Z Nation 2×04 – Brains!
Ennesimo tocco di classe di Z Nation: a parte tutta la storia dei fito-zombie alla marijuana, la chicca è la testa zombie che, sotto l’effetto della ganja, ritrova la parola pronunciando “BRAINS”, ovvero l’urlo affamato degli zombie classici, quelli da fumetto o film di quarant’anni fa.
Fuori concorso per farvi un piacere
Once Upon a Time 5×01 – Dark Swan
Per me Once Upon a Time rimane in larga parte un cagatone, ma l’occhio emozionato della mia fidanzata quando si è vista la faccia del nuovo Dark One (sapete di che sto parlando), beh, mi ha fatto capire che lo dovevo segnalare da qualche parte.
Anti-serialmoment
The Mindy Project 4×03 – Basta, basta, basta con questo italiano ridicolo
Ogni tanto, come italiani, dobbiamo pagare dazio. Dobbiamo cioè stare a sentire mentre un personaggio di una serie americana stupra la nostra lingua con pronunce improponibili che si sarebbero potute evitare semplicemente telefonando alla madre italo-americana di uno dei cameraman (perché figurati se non ce n’è uno che ha quelle origini lì). Peggio ancora quando a parlare un italiano ridicolo è un personaggio che teoricamente italiano lo è davvero: in questo caso Dan Castellano, pure interpretato da un attore, Chris Messina, che a giudicare dal cognome non è certo ucraino. Le parole teoricamente italiane pronunciate da Dan alla figlia sembrano frutto di un ictus più che di uno strombazzato bilinguismo. Io davvero mi chiedo quando possa mai costare la consulenza di un italiano. Mi chiamassero a me al telefono, non chiedo neanche soldi, semplicemente gli dico “ehm… no”, e gliela faccio rifare.