Serial Moments 187 – Dal 21 al 27 giugno 2015 di Diego Castelli

 

ATTENZIONE! SPOILER VERAMENTE BRUTTI DI THE LAST SHIP, VICIOUS, HAPPYISH, HANNIBAL, TRU DETECTIVE, WAYWARD PINES, THE COMEDIANS E UNDER THE DOME!

 

5. The Last Ship 2×02 – Resa incondizionata
A mio giudizio The Last Ship è stata uno dei migliori riempitivi della scorsa estate, quelle serie di cui non puoi troppo vantare la visione, ma che tutto sommato stanno lì e si lasciano guardare piacevolmente mentre mangi il gelato. Soprattutto, una serie capace di andare abbastanza presto oltre il suo concept iniziale (la barca da sola in mezzo al mare) sennò sai che palle. La doppia première della seconda stagione si inserisce nello stesso percorso: bella svelta, piena di pallottole, e col suicidio finale della Granderson che suona proprio come un “dai, iniziamo una storia completamente nuova che altrimenti a casa si annoiano”.

4. Vicious 2×04 – La strana coppia
Settimana scorsa la proposta di matrimonio di Freddie, stavolta un’altra perla che finisce dritta nei serial moment: finalmente quella deliziosa ninfomane di Violet sembra aver trovato un po’ di soddisfazione grazie all’alcol: l’ultima scena la vede svegliarsi a letto con un Ash comprensibilmente sorpreso. Inutile dire, ancora una volta, che per me il fatto che Ash sia Ramsay Bolton di Game of Thrones continua a dare un sapore tutto particolare alla faccenda!

3. Happyish 1×09 – Suicidi e vergogna
Così, a sensazione, dico che la nona è la miglior puntata di Happyish finora. Non solo perché il suicidio di Larry dà nuova linfa al discorso insieme cinico, comico e dolorosamente ottimista di Thom – splendide le sue conversazioni col morto tramite segreteria telefonica, ma anche la finta televendita a tema lobotomia – ma soprattutto perché l’allontanamento momentaneo dello stesso protagonista permette il raggiungimento dell’apice della freddezza e dell’assenza di valori dell’agenzia. Bellissimo tutto il brainstorming sulla pubblicità per l’esercito, in cui i nostri se ne escono con le idee più grette e senza cuore che mente umana possa concepire. Ma bello soprattutto lo scontro che si crea con gli stessi rappresentanti delle forze armate, che di fronte alla proposta folle di Gottfrid e soci (proposta ancora più inquietante visti gli eventi di questi giorni) se ne vanno sdegnati perché almeno loro un minimo di senso civico ce l’hanno ancora. Chissà cosa penserebbe Don Draper di questi suoi colleghi del futuro…

2. Hannibal 3×04 – Quelle amicizie vere…
Dopo la notizia della cancellazione, probabilmente mi verrà spontaneo inserire Hannibal nei serial moments ogni settimana. Ma oggi il posto se lo merita senza bisogno di “aiutini”. In uno degli episodi con meno Lecter di sempre, i suoi amici e burattini si muovono frenetici alla disperata ricerca di vendetta e/o di un qualche senso nella loro vita disastrata. E se certamente fanno scena i ritorni di Chilton e Mason (però Mason non è più interpretato da Michael Pitt, peccato), il serial moment sta probabilmente in una piccola frasetta di Will, che parlando della telefonata che fece ad Hannibal alla fine della seconda stagione ammette candidamente di averla fatta perché il cannibale “era mio amico. E perché volevo scappare con lui”. Oddio, ce n’eravamo pure accorti, però sentirselo dire così è una discreta botta!

1. True Detective 2×01 – Insultare tuo figlio perché si fa insultare
Un primo posto evidentemente un po’ spinto e drogato dall’hype e dal gran parlare che s’è fatto sulla premiere di True Detective. Allo stesso tempo, però, la sfuriata di Colin Farrell nei confronti del figlio grassoccio, con conseguente pestaggio del padre del bullo, rimane una delle scene più forti della settimana telefilmica. La speranza è che nei restanti sette episodi siano molte le scene di questa forza e meno quelle più pallose, di cui comunque questo episodio offriva una discreta collezione.

 

Fuori concorso
Wayward Pines 1×06 – Ormai è un’altra serie
Nel sesto episodio di Wayward Pines non c’è un twist clamoroso come nel quinto (era anche difficile!) ma è giusto sottolineare che la serie è radicalmente cambiata dopo le rivelazioni dell’episodio precedente. Continua a non essere un capolavoro, ma almeno non sembra la brutta copia di altri show visti cento volte. Inoltre, nello specifico, ho apprezzato il racconto di un fantomatico “gruppo A”, un primo insieme di sopravvissuti a cui era stata rivelata la verità, che però non ha retto alla notizia diventando violenta o autolesionista. Un modo semplice e tutto sommato credibile di spiegare perché a Wayward Pines si comportano tutti come imbecilli.

Fuori concorso perché è giusto dirlo
The Comedians 1×13 – Mica male ragazzi, mica male…
Se n’è parlato poco, anche perché mi pare che nessun sito italiano abbia fatto i sottotitoli, ma la prima stagione di The Comedians è stata proprio caruccia. Al di là che fa ridere, spesso parecchio, sapete bene che noi andiamo fuori di testa con la metatestualità, e da questo punto di vista l’ìultimo episodio è una vera chicca: vita vera e finzione si sovrappongono e si confondono, col rapporto di lavoro e di amicizia tra Billy e Josh che subisce qualche brutto colpo salvo poi tornare in pista, e finendo con un commovente riconoscimento della bravura del giovane comico da parte del vecchio leone del palcoscenico. Per costruire il suo discorso puccioso, Crystal usa elementi della vera carriera di Josh, roba che possiamo leggere su wikipedia. Quindi il discorso è finto in quanto scritto e messo in scena per un telefilm, ma allo stesso tempo è completamente “vero” in tutte le sue parti, sia linguistiche che contenutistiche. Gira un po’ la testa, però figata!

Anti-Serial Moment
Under The Dome 3×01-02 – No dai, Matrix no…
Già Under The Dome è una serie un po’ del cazzo, che ti puoi seguire giusto perché è estate e perché hai un senso del ridicolo piuttosto basso. Però dai, la gente dentro i bozzoli (esattamente come in Matrix), che vive una vita parallela tutta mentale (come in Matrix), salvo poi far partire degli effetti speciali degni di quando Piero Angela faceva superquark dedicato ai dinosauri (NON come in Matrix), non si può proprio vedere.