15 Giugno 2015 8 commenti

Serial Moments 185 – Dal 7 al 13 giugno 2015 di Diego Castelli

Rivelazioni fighe-di-brutto, zombie dezombiezzati e draghi ovunque

 

ATTENZIONE! SPOILER SANGUINARI DI SILICON VALLEY, MURDER IN THE FIRST, IZOMBIE, WAYWARD PINES E GAME OF THRONES!!

 

5. Silicon Valley 2×09 – Tutti a processo
I poveri protagonisti di Silicon Valley continuano a coltivare il sogno di diventare guru dell’informatica, salvo trovarsi continuamente invischiati in questioni burocratiche, di spionaggio industriale, di bolli legali. Questa volta, dopo parecchio tira e molla, va in scena il simil-processo con cui Richard deve difendersi dall’accusa (peraltro fondata) di aver usato i computer di Hooli per la sua idea di Pied Piper. Tutto il procedimento è assolutamente spassoso: primo perché i nostri sono difesi da un esilarante avvocato tecnicamente bravo ma dal passato incredibilmente torbido, e poi perché sia Richard che Bachman si rivelano splendidamente incapaci di stare alla sbarra, finendo con lo scavarsi la fossa da sola. Ho proprio riso di gusto.

Silicon Valley processo

 

4. Murder in the first 2×01 – Sti regazzini, sempre a ggggiocare a viddeogggiochi
Murder in the first è stata una delle piccole sorprese dell’anno scorso. Un crime completamente orizzontale senza particolari fronzoli, ma ben scritto e ben girato, un intrattenimento che non ti cambia la vita ma nemmeno ti lascia la sensazione di aver perso del tempo. La seconda stagione, dopo che il caso dell’anno scorso è stato completamente chiuso, si apre con una nuova storia che è subito forte: due ragazzi adolescenti si mettono a sparare su un autobus mietendo diverse vittime e facendo scattare un’immediata caccia all’uomo. Ancora una volta, niente di rivoluzionario, ma sono quaranta minuti che tengono inchiodati alla poltrona senza se e senza ma. Ora, da format, nel giro di poco prenderanno il ragazzo scappato e vedremo tutto l’iter dell’incriminazione e del processo. E l’argomento ragazzi-che-sparano sembra già più corposo e interessante di quello dell’anno scorso. Bene così.

murder in the first 2

 

3. iZombie 1×13 – Massì, tutti zombie e via!
Si conclude la prima stagione di iZombie, e bene o male siamo contenti. Rispettando la premesse del pilot, la serie di Rob Thomas è piacevole, fresca, capace di tenere insieme il giallo e il thriller con l’ironia e il romanticismo. Vale in parte il discorso fatto per Murder in the First: non è un “capolavoro”, ma è fatta con criterio e non priva di guizzi gagliardi. Il season finale ogni tanto appare un po’ farraginoso (vedasi ad esempio il poco peso dato a Teresa, il cui cervello mangiato serve a poco e niente) ma riesce a tirare le fila del discorso lasciando al contempo moltissima carne ancora sul fuoco (e parlare di carne al fuoco con gli zombie, boh, mi fa strano). Vero che alcune sottostorie sono state chiuse, ma rimangono le grandi incognite relative al rapporto tra Liv e Major – un po’ incazzato dopo essere stato ucciso, poi zombieficato, e poi -si spera- dezombificato – e soprattutto al destino del fratellino: investito dallo scompio della bomba, Evan si ritrova in ospedale con la necessità di una trasfusione, ma un’angosciata Liv non può aiutarlo, pur avendo il suo gruppo sanguigno, perché farlo significherebbe trasformarlo in zombie senza nemmeno sapere se la cura ideata da Ravi funziona o no. Insomma, un enorme casino per una poveraccia che a inizio stagione pensava di avere tutta la vita organizzata da lì alla morte. Appuntamento all’anno prossimo.

Izombie liv

 

2. Wayward Pines 1×05 – Quel che è giusto è giusto
Dopo aver visto il pilot, il Villa aveva abbastanza massacrato Wayward Pines. I motivi per cui l’aveva fatto sono in parte ancora tutti lì: la recitazione raffazzonata di una buona metà dei protagonisti, una scrittura spesso ripetitiva, alcuni elementi che “proprio no”, tipo il fatto (sempre più evidente con l’andare degli episodi) che i personaggi catapultati in questo posto inquietante interrompono le loro legittime domande ogni volta che l’interlocutore cambia discorso così dal nulla. Detto tutto questo, e confermata per ora la natura di gran cagatone estivo della serie, bisogna anche essere pronti a riconoscere quando una cosa è fatta bene sul serio: il twist del quinto episodio, che ci svela la vera natura di Wayward Pines, è un botta di figaggine non indifferente. Cambia completamente la carte in tavola, mantenendo inalterate alcune domande fondamentali (perché li spiano tutti? cos’è sta segretezza anche dentro la città? ecc), ma ne cambia radicalmente il contesto. In pratica è un vero twist alla Shyamalan, tipo Il Senso Senso o The Village, una cosa che spiazza completamente lo spettatore e ne cambia la percezione sull’intera vicenda. Certo, nei casi citati era “la fine del film”, qui non siamo manco a metà della prima stagione. Quindi bisogna capire cosa succederà adesso (i libri da cui la serie è tratta non li ho letti). Intanto però, bel colpo.

Wayward pines rivelazione

 

1. Game of Thrones 5×09 – Draghi e bambine
Due serial moments limpidissimi nella penultima puntata stagionale di GoT. La maggior parte dei fan si concentra sul secondo, cioè sulla rivolta anti-Khaleesi che si risolve nell’arrivo di Drogon e nella fuga precipitosa e vagamente maleducata (per la serie “io c’ho il drago e me la svigno, voi fate quel che vi pare”). Grandi effetti speciali, lo sguardo tenerello tra “madre” e “figlio”, Tyrion che qualche colpo basso lo assesta (battuta terribile, ma non son riuscito a trattenermi). Soprattutto, è da quando i draghi sono usciti piccini dalle uova che aspettiamo un momento così badass da parte loro. Quindi bene così.
Ma se volete la mia, il vero serial moment è quello precedente, quando Stannis manda al rogo la figlia sotto lo sguardo sorridente di quella t***a di Melisandre. Che poi perché mettere gli asterischi? È proprio una troia e speriamo che muoia male da qui a breve.
Fatto sta che Stannis, uomo di scarsa simpatia ma di indubbio carisma, era certamente un fan favorite, uno di quelli che se fosse lui a sedersi sul trono tutto sommato non ci starebbe neanche male, specie adesso che Daenerys è diventata menosa. E invece no, perché nel giro di quattro-minuti-quattro Stannis diventa il più bastardo dei bastardi. Ho letto in giro di qualcuno che avrebbe trovato il sacrificio troppo improvviso, troppo lontano dalla psicologia di Stannis. Le balle: Stannis vuole solo vincere, l’ha sempre voluto, e l’affetto che gli abbiamo visto dimostrare per la figlia non rende la scena incoerente, la rende solo più forte. E cazzarola anche per quest’anno abbiamo quasi finito, sbuff…

Game of thrones khaleesi drogon

 

Fuori concorso per patriottismo
Hannibal 3×02 – Un altro pizzico di Bel Paese
Era già stata annunciata da tempo, quindi non ci siamo stupiti, ma la comparsa in Hannibal della faccia di Fortunato Cerlino (il cattivissimo Pietro Savastano di Gomorra) ha fatto comunque un certo effetto. I nostri sinceri complimenti a Cerlino, un po’ meno a chi, tra gli sceneggiatori, ha deciso che si poteva usare un po’ a cazzo di cane il concetto di “Mostro di Firenze”, affibbiato ad Hannibal con troppa leggerezza. Ma noi diciamo sempre che alle opere di finzione bisogna lasciare lo spazio di fare quel che vogliono, quindi non cominceremo ora a lamentarcene, anche se “ci fa strano”.



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