Game of Thrones: la première, il leak e l’isteria collettiva di Diego Castelli
Recensione ma anche profondi pensieri filosofici
Pensavamo di essere qui sereni e tranquilli a parlare della première della quinta stagone di Game of Thrones, e invece tocca parlare del leak.
Cioè, uno trascorre placidamente il proprio week end, svaccato sul divano, magari si guarda pure qualche episodio di Daredevil (ne parliamo domani, il Martino da bravo fumettaro l’ha vista tutta in due giorni), e assapora il fatto che il giorno dopo vedrà un episodio di GoT. Uno solo, così poi siamo tutti in pari e possiamo raccontarci le cose.
E invece no, internet ne vomita fuori quattro. Così, dal niente. Quelli di Itasa l’avevano pure predetto col loro pesce d’aprile, mi chiedo se abbiano dei poteri.
L’evento di per sé è assai raro, specie parlando di HBO. Per esperienza personale posso dirvi che, quando vengono a Mediaset a far vedere qualche pilot futuro, arrivano tipo in elicottero con la SWAT e i dvd nascosti in bauli di acciaio temperato, apribili solo attraverso la scansione della retina di sei diversi addetti.
Ok, magari non proprio così, ma era per dire che HBO ci tiene parecchio alla riservatezza, ma a quanto pare qualcuno dei suoi fedelissimi ha tradito. George Martin ci scriverebbe una storia di sangue e vendetta, e non escludo che qualcuno dall’altra parte dell’Atlantico stia effettivamente prendendo scudisciate sui polpacci.
La cosa bella è che credevo che questo evento avrebbe provocato solo entusiasmo incontrollato e caroselli per le strade. E invece su molte bacheche e profili social è scattato una specie di odio preventivo.
“Non vi azzardate a guardarli”.
“Io spero davvero che nessuno voglia vedere subito quei quattro episodi”.
“Giù le mani dal mouse, brutti figli di puttana”.
Ora, mi sento di poter escludere che il motivo di tale reazione stia nel tentativo di proteggere HBO o “fare la cosa giusta”. No perché nel caso è bene ribadire che vedere GoT in streaming o scaricato è una roba sporca a prescindere dal momento in cui lo fai (che poi tutti lo facciano è un altro discorso).
Credo perciò che alla base di questa leggera isteria ci sia un sentimento diverso.
Prima di tutto un leak di questo tipo scombina i piani. Già ho novecento serie da vedere, se poi non posso contare sull’autoprogrammazione che mi sono fatto a settembre, lo stress rischia di coprirmi di brufoli.
E poi c’è una questione di spoiler. Lo dico subito: io e il Villa, se la forza di volontà ce lo consente, guarderemo gli episodi secondo la normale scansione settimanale. Non per fare i fighi, ma perché abbiamo aspettato un anno Game of Thrones e non ci va di vederne quattro in una botta per poi ri-aspettare un mese intero. Allo stesso tempo, però, il rischio di essere spoilerati da quelli che non hanno aspettato è elevatissimo.
Ma credo ci sia anche una questione più generale. Game of Thrones è ormai un fenomeno mediatico e culturale di portata planetaria, la cui visione risponde a un certo tipo di ritualità collettiva. Che non è obbligatoria, ovviamente, perché cose come House of Cards escono tutte in una volta e siamo contenti lo stesso. Però lo sappiamo da subito, quindi tariamo il cervello su questa modalità e ci facciamo trovare pronti. Se invece quasi metà di Game of Thrones esce tutta in una volta, semplicemente usciamo di testa. Lo vedo? Non lo vedo? E i miei amici cosa fanno? E se lo vedo lo commento? O faccio incazzare qualcuno?
Io di solito Game of Thrones la guardo in pausa pranzo con la mia amica Simona. Stavolta… come dire… l’appuntamento è saltato. Credo che la nostra amicizia non ne sarà danneggiata in alcun modo, però avete capito il concetto: mettere i bastoni tra le ruote alle abitudini della gente, anche se teoricamente con una cosa “bella”, può avere effetti imprevisti.
Vabbe’ ma quindi sta première com’è stata?
E QUI INIZIAMO A SPOILERARE SUL PRIMO EPISODIO
Evidentemente l’interesse per il leak diventa maggiore nel momento in cui la 5×01 non è sto puntatone clamoroso. Al netto del fatto che vanno in giro con lupi grossi come cavalli, si chiavano i fratelli e nessuno sorride mai, Game of Thrones è soprattutto una serie di fine politica e di puntate-shock. Ecco, questo episodio rimane nella media, senza grossi stravolgimenti, senza troppo sangue (giusto qualcosina) e con un certo livello di chiacchiericcio relativamente fine a se stesso.
Che poi in Game of Thrones non c’è mai niente di davvero fine a se stesso, ma è chiaro che essendo arrivati alla quinta stagione, con un hype che cresce di anno in anno, e con polemiche e discussioni che travalicano la serie in sé e per sé (tipo il fatto che la tv supererà la narrazione dei romanzi), è normale che le aspettative siano sempre elevatissime.
No, non è razionalmente pensabile che tutte le puntate siano iperclamorose. Ma allo stesso tempo sì, proviamo un piccolo moto di insoddisfazione quando sbattiamo il naso contro questa semplice verità.
Peraltro, se non fossimo costantemente accecati dalla brama di sangue, vedremmo che questo episodio ce le ha pure le sue chicche, e nei serial moments ci finirà abbastanza serenamente.
A parte che ho adorato Tyrion nella cassa e soprattutto quando vomita il vino per poi versarsene subito un altro bicchiere. Qualcuno gli dia una parte in Shameless, per carità.
Ma poi abbiamo assistito a un problema non da poco come l’ascendente sempre più debole che Daenerys riesce a esercitare sui draghi. Perché in fondo, come giustamente le viene fatto notare, se sei una regina dei draghi e non hai i draghi è come essere Cristiano Ronaldo senza avere i piedi: rischi di rimanere solo un tamarro coi capelli strani.
Qualche altro dettaglio carino – tipo il passato di Cersei (stronza anche da ragazzina) o la comparsata finale del povero Tywin morto stecchito con gli occhi finti sulle palpebre – e si arriva a un finale bromance piuttosto carico, con Mance che viene bruciato sul rogo e sta per iniziare a gridare – una roba abbastanza straziante – quando un pietoso Jon Snow gli tira una freccia che mette fine alle sue sofferenze. Tra l’altro mentre guardavo la scena non riuscivo a non pensare a quanto sarebbe stato comico se Jon avesse leggermente sbagliato mira, con Mance costretto a lamentarsi del fuoco E della freccia.
Vabbe’, comunque sia, Game of Thrones è tornata: siamo felici, siamo un po’ frastornati dal leak, e in generale speriamo di vedere puntate un po’ più cariche di questa. Ma tanto lo sappiamo che arrivano, è sempre così, stai per iniziare a lamentarti e poi blam, ti spaccano il cervello quando meno te lo aspetti…