13 Marzo 2015 7 commenti

Secrets and Lies – Il classico crime-polpettone di Marco Villa

Ve lo ricordate Ryan Philippe? È un padre accusato di omicidio nel drammone Secrets and Lies

Copertina, Pilot

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Io Ryan Philippe me lo ricordo in quanto belloccio degli anni ‘90. Era uno del giro di quei film che abbiamo visto tutti, quelli che andavano da So cosa hai fatto a Cruel Intentions. Faccia da ragazzetto spavaldo, che in fondo ci stava sulle palle, anche perché stava con Reese Basletta Witherspoon e sembrava dovesse diventare il nuovo golden boy del cinema americano, uno che negli anni successivi avrebbe dovuto piazzato successi su successi. E invece no: Ryan Philippe ha piazzato qualche bel film, ma non è diventato un divo. E Basletta l’ha pure mollato perché – dice Wikipedia – lui le metteva le corna. Del resto a noi stava sulle palle già dagli anni ‘90. Tutta questa pappardella iniziale per dire che dal nulla qualche giorno fa Ryan Philippe è tornato su uno schermo in casa mia. La casa non è più quella degli anni ‘90, io ho la barba e mi avvio verso l’anzianità, ma una cosa non è cambiata: lui continua a starmi sulle palle.

Ryan Philippe è il protagonista di Secrets and Lies, in onda dal primo marzo su ABC e remake dell’omonima serie tv australiana. Siamo in un quartiere super-residenziale stile Desperate Housewives, dove tutti sono amabili e cortesi ma in realtà nascondono – tenetevi forte – Segreti e Bugie. Quei segreti e quelle bugie esplodono di colpo dopo che un bambino del quartiere viene trovato morto nei boschi che circondano il grazioso centro abitato.

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A trovarlo è Ben (Ryan Philippe, appunto), padre di famiglia che viene subito trasformato in possibile mostro ammazzabambini da una poliziotta-rullo compressore (una semi-irriconoscibile Juliette Lewis, giusto per restare in tema anni ‘90). Tutta la storia ruoterà intorno al tentativo di Ben di provare la propria innocenza alla polizia, al paese, ma anche a noi spettatori, visto che il pilot inizia con lui che corre a dare l’allarme e non sappiamo cosa sia successo prima.

Secrets and Lies si pone sulla scia di quelle serie tv mystery che non disdegnano una vena quasi soap. In questa serie tutto è stereotipato: i personaggi sono fighissimi e ai limiti dell’irreale e il vecchio di colore burbero ha proprio la faccia tipica del vecchio di colore burbero. Top di questo casting oltre i limiti, la figlia maggiore del protagonista, che potrebbe tranquillamente essere sua moglie. Non solo i volti dei personaggi sono spinti all’estremo, ma anche le trame. Nelle prime due puntate succede tutto e il contrario di tutto, in una corsa verso l’inverosimile che dà l’impressione di essere solo all’inizio.

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Secrets and Lies è partita pochi giorni prima di Dig, altra serie tutta giocata sull’accumulo: la differenza tra le due, però, è il tono. Dig è talmente oltre da sfociare automaticamente nell’autoironia (per quanto questa non sia dichiarata). Secrets and Lies no: Secrets and Lies si prende tantissimo sul serio e vuole essere un drammone di quelli veri, in cui dovresti soffrire con il protagonista, nonostante abbia la faccia di Ryan Philippe.

In sostanza: Secrets and Lies punta allo stesso pubblico di How To Get Away With Murder (ovvero un pubblico prevalentemente femminile), ma lo fa senza avere la stessa qualità di scrittura e cast.

Perché seguirla: perché queste indagini-drammoni vi fanno impazzire, non ce ne sono tanti in giro in questo momento e vi sentite orfani di How To Get Away With Murder

Perché mollarla: perché non sarà mai una grande serie



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