Serial Moments 152 – Dal 12 al 18 ottobre di Diego Castelli
Droghe pesanti, morti a sorpresa e Shonda, Shonda ovunque…
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ATTENZIONE! SPOILER SHONDARHIMOSI DI Z NATION, HOW TO GET AWAY WITH MURDER, THE KNICK, GREY’S ANATOMY, THE WALKING DEAD, THE MINDY PROJECT E SONS OF ANARCHY!!!
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5. Z Nation 1×06 – Alè, altro protagonista
Stavolta non citiamo Z Nation per una scena particolarmente trash (che pure ci sarebbe, quando maciullano la faccia dello zombie con la frusta elettrica da cucina), bensì per una scelta prettamente narrativa: siamo solo al sesto episodio ma un altro protagonista dichiarato ci lascia le penne. Se nel primissimo episodio era stato Harlod Perrineau ad abbandonare la serie (come dire, vengo qui giusto per fare la locandina), stavolta tocca a Tom Everett Scott, interprete di Garrett. Poi non è che fosse il personaggio migliore di tutti, e non siamo qui a strapparci le vesti, però è stata una discreta sorpresa.
4. How to get away with murder 1×04 – Quando si dice “trucco e parrucco”
A Shonda Rhimes e ai suoi adepti piace prendere le protagoniste, dargli un’aura di infallibilità professionale, e poi mostrare le loro fragilità private e nascoste. La sua prima serie importante si chiama “Grey’s Anatomy”, e non so come si potrebbe suggerire meglio la dissezione minuziosa del personaggio principale. In Scandal Olivia Pope è un mostro sul lavoro e una nave alla deriva nelle emozioni. In How to Get Away with Murder la protagonista veniva fin da subito mostrata anche nel suo lato familiare e sentimentale, dove certo non era una campionessa come nell’aula di tribunale. E ora, siamo solo al quarto episodio, questo progressivo svelamento riceve una ulteriore botta fortissima quando la Keating si siede davanti allo specchio e comincia a “struccarsi”: che significa togliere la parrucca (!!!!) e una tale quantità di trucco da farla sembrare davvero un’altra persona. Ripigliati ragazza mia, perché così non mi arrivi ai sessant’anni…
3. The Knick 1×10 – Time to start getting better
Si conclude la prima stagione di The Knick, una delle migliori novità dell’estate, e lo fa con un messaggio di speranza che nel giro di venti secondi diventa un nuovo buco nero di sfiga. Dopo dieci episodi passati a combattere (anzi, a nascondere) una dipendenza dalle droghe che evidentemente non poteva vincere, Thackery viene portato in quella che oggi si chiamerebbe rehab, un posto dove potersi disintossicare senza preoccuparsi di nient’altro. Il medico che lo prende in cura si dimostra pieno di buone intenzioni e lo accarezza col più speranzono dei “time to start getting better”. Peccato che poi, nell’ultimissima inquadratura della stagione, scopriamo il nome del medicinale miracoloso con cui il protagonista guarirà dalla dipendenza da cocaina. Mi sento di poter prevedere che no, le cose non andranno meglio…
2. Grey’s Anatomy 11×04 – Storyline lunghe dieci anni
Come giustamente ha fatto notare Buzzfeed un paio di giorni fa (trovate a questo link l’articolo completo), nel quarto episodio dell’undicesima stagione gli autori di Grey’s Anatomy hanno approfondito una vicenda introdotta quasi dieci fa, nella terza stagione, rispondendo ad alcune domande relative alla passata relazione tra la madre di Meredith e Richard e riuscendo perfino a introdurre una nuova, sorprendente domanda. Io dubito che avessero deciso fin da allora di inserire una nuova figlia di Ellis Grey. Semplicemente, credo ci sia stato un ottimo lavoro nel trovare una nuova storia che riuscisse a incastrarsi così bene con pezzi di storyline precedenti. Questa qui, se non è arte, è per lo meno alto artigianato. Peccato davvero che Ellen Pompeo sia sempre così scarsa a recitare…
1. The Walking Dead 5×01 – Quei cinque-sei minuti
Del grande ritorno dei nostri zombie preferiti abbiamo già parlato diffusamente. In sede di serial moments ci sarebbero da citare più scene: dalla badassitudine di Carol all’eroismo teneramente macho di Tyreese, passando per il ritrovo finale e le mani al collo di Judith. Ma alla fine dei conti voglio premiare i primi minuti, quelli dell’orrenda mattanza cannibale, in cui i nostri sembrano pronti a morire sopra una vasca da bagno, sgozzati come agnelli da altri “esseri umani” (con le virgolette). Sapevamo che non sarebbero morti, ed era solo l’inizio della puntata. Ma cazzarola, è stata una roba da cardiopalma.
Le guest star fuori concorso
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The Mindy Project 3×05 – Shondaaaaa
A conti fatti è stata una puntata dei serial moments dedicata per metà a Shonda Rhimes, e non vedo perché non concludere con la guestarata più gustosa vista in una serie da diverso tempo a questa parte. La Rhimes, nella parte di se stessa, partecipa a un episodio di The Mindy Project trasformandosi in una ex universitaria con la passione per il birra pong. Una passione talmente forte da giustificare questa semplicissima frase, che mi ha completamente steso.
Sons of Anarchy 7×06 – Un po’ di Glee
Era stata lungamente annunciata dalla stessa Lea Michele – che aveva stracciato lungamente i maroni su twitter – e finalmente è arrivata la sua comparsata in Sons of Anarchy, che per un giorno riceve una spruzzata di Glee. Giusto qualche goccia però, visto che la Michele, già di suo non una bellezza sfolgorante, si presenta parecchio dimessa, una provincialotta col naso a patata e qualche perla di saggezza contadina da snocciolare. Oh, sia chiaro, il personaggio era quella roba lì, quindi ha fatto benissimo, ma la facilità con cui è diventata una “cameriera qualunque” mette un po’ d’ansia per la sua carriera futura…