Serial Moments 149 – Dal 21 al 27 settembre 2014 di Diego Castelli
Morti improvvise, morti annunciate, e cannibali
La stagione telefilmica è pienamente cominciata e ovviamente cominciano a fioccare serial moments in un modo che era impensabile fino a due settimane fa. Ovviamente cominciano anche i miei patemi per le scene che rimangono fuori. Questa settimana si poteva citare Franklin & Bash con Carmen Electra, certe chicche metatelevisive di Masters of Sex, o alcune trashate alla Buffy di The Strain. Alla fine però ho dovuto fare delle scelte, per cui…
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ATTENZIONE!!! SPOILER PERNICIOSI DI Z NATION, THE KNICK, MARVEL AGENTS OF SHIELD, CHICAGO FIRE E SCANDAL!!!!!
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5. Z Nation 1×03 – Chiamatelo Hannibal
Dopo un inizio loffio, e un secondo episodio non molto meglio, la terza puntata di Z Nation comincia ad avvicinarsi a quello che questo show dovrebbe essere: un continuo accumulo di minchiate. E bisogna dire che con gli umani cannibali – che però mangiano la gente a poco a poco, da viva, per non essere costretti ad addentare la carne zombieficata – be’, va nella direzione giusta. Se riescono a buttare tre-quattro idee di questa portata per ogni episodio (compito difficilissimo) saremo ben felici di rivedere la nostra posizione iniziale.
4. The Knick 1×07 – Sommossa razzista
Un bell’episodio di The Knick: arioso, teso, interessante sotto molto aspetti. A finire nei serial moments è la sommossa anti-neri scattata per l’omicidio quasi accidentale di un bianco viscido che cercava di farsi una tizia di colore che aveva scambiato per una prostituta. La rivolta bianca che ne deriva è insieme scioccante per lo spettatore (un po’ per la sua intrinseca follia, e un po’ per la capacità di evocare pazzie simili che avvengono ancora oggi) e utilissima a mettere in scena uno degli episodi più mossi e intriganti visti finora. Un po’ alla Grey’s Anatomy, via, ma senza le lagne di Meredith.
3. Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. 2×01 – Illusioni
Abbiamo già parlato del ritorno di Coulson e compagni. In sede di serial moments mi piace sottolineare la vicenda di Fitz: il trucchetto del personaggio presente-ma-in-realtà-immaginario non fa più tanto scalpore (l’abbiamo visto troppe volte al cinema e in tv) ma se messo in scena con cura può ancora dare le sue emozioni, specie se i due personaggi coinvolti sono due teneroni come Fitz e Simmons, per i quali facciamo il tifo dal primo episodio.
2. Chicago Fire 3×01 – Almeno uno doveva morire
Un serial moment un po’ “chiamato”, nel senso che l’esplosione del palazzo sul finale della scorsa stagione lasciava presagire la morte di almeno uno dei protagonisti (non piazzi un finale del genere se non prevedi conseguenze importanti, altrimenti sei un quaquaraqua). Dopo qualche mese di attesa il verdetto è immediato e spiazzante: a lasciare la serie è Shay, in un episodio che diventa quasi esclusivamente un tributo alla sua memoria e alle relazioni che aveva intessuto con gli altri personaggi. Personalmente, da maschio eterosessuale non posso che piangere amaramente la sua scomparsa: perdiamo una supergnocca come non se ne vedono tante in giro. RIP.
1. Bones 10×01 – Inizio shock
Siamo alla decima stagione di Bones, e io non seguo più la serie dalla fine della quarta. Nessuno specifico motivo di abbandono, semplicemente sapete che il genere non mi fa impazzire (anzi, che io sia arrivato alla quarta è un mezzo miracolo), e all’epoca non c’era nemmeno Serial Minds a spronarmi. Però insomma, i personaggi li conosco, e ho mantenuto un affetto distante ma ancora vivo. Ecco perché segnalo una premiere che non avevo intenzione di vedere, ma che alla fine ho guardato perché ho beccato gli spoiler sui siti americani: ma come, è morto Sweets?!?!?! Brutta storia: era uno arrivato nella serie in punta di piedi, pure un po’ rompiballe, ma alla fine si era guadagnato l’affetto di tutti (almeno così mi ricordo). Vedendo ora la puntata, con elementi di trama che non conosco e un previously che non mi dice niente, la morte di Sweets suona comunque strana, un po’ comica (volutamente), non troppo sbrodolata e quasi casuale. Ma i fan sono perfettamente in grado di riversare tutto il pathos che serve, anche quando gli autori hanno voluto rimanere in qualche modo sobri. Splendido poi il finale, quando il corpo di Sweets diventa immediatamente materiale da autopsia per scoprire chi l’ha ucciso. La freddezza professionale (ma con lacrimuccia) della Brennan è la stessa che ricordavo tanti anni fa…
Fuori concorso
Scandal 4×01 – I capelli di Olivia
Il ritorno di Scandal avrebbe probabilmente le carte in regola per stare tra i serial moments ufficiali, non fosse altro che per il funerale di Harrison. Eppure, anche per evitare che i moments di oggi diventassero un unico necrologio, ho trovato giusto sottolineare un’altra cosa: i capelli di Olivia a inizio episodio. Per la serie: se qualcuno avesse ancora un ultimissimo dubbio… sì, se li stira.