Serial Moments 144 – Dal 17 al 23 agosto 2014 di Diego Castelli
Cure miracolose, suicidi e scienziati mattacchioni
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ATTENZIONE! SPOILER BIRICHINI DI MANHATTAN, TRUE BLOOD, THE LAST SHIP, THE LEFTOVER, MASTERS OF SEX!!!
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5. Manhattan 1×04 – Niels Bohr
Capita abbastanza spesso che una serie tv decida di introdurre per breve (se non brevissimo) tempo un personaggio apparentemente “normale”, ma che in realtà si rivela completamente diverso dal previsto, e che ha la specifica funzione di creare scompiglio e portare un nuovo punto di vista a beneficio degli altri personaggi. L’episodio quattro di Manhattan usa questa tecnica ingaggiando Niels Bohr, importantissimo scienziato danese, premio nobel per la fisica nel 1922, qui interpretato da Christian Clemenson (che per me sarà sempre “Manine” di Boston Legal). Bohr è uno scienziato di fama mondiale, fuggito ai nazisti, e tutti si aspettano il professorone saggissimo. Invece si presenta un tizio sorridente, pacioso, apparentemente svampito, capace però di portare una sanissima leggerezza nel mondo assai cupo dei protagonisti. Temo che questa sia la sua unica apparizione nella serie, ma già mi spiace l’idea di non vederlo più.
4. True Blood 7×09 – Hoyt e Jessica
In attesa del finale (già andato in onda mentre leggete queste righe) il penultimo episodio di True Blood risolve l’annosa questione del rapporto Jessica-Hoyt: in uno slancio di ottimismo e di romanticheria, i due tornano insieme dopo una scena in cui Hoyt – diventato in sette anni un figo pauroso dopo essere stato uno sfigato totale – molla la fidanzata attuale per scegliere la bella rossa il cui fascino riusciva quasi a penetrare le barriere mentali del soggiogamento vampiresco. Sono una bella coppia, e siamo felici.
3. The Last Ship 1×09 – Cura
Mi piace The Last Ship. Non mi fa “impazzire”, non è un “capolavoro”, ma è leggero, facile, rapido, tutto sommato divertente (nel senso più ampio del termine). E il nono episodio si fa apprezzare soprattutto per la scelta di tirare fuori la cura al virus: un evento che, a istinto, pensavamo sarebbe arrivato in una ipotetica stagione successiva. Invece no, cotto e mangiato, e via a cercare altri motivi di interesse, tipo il fatto che la moglie del protagonista si è ammalata, e ora faranno la corsa per andarla a curare. Questo anticipare i tempi può essere rischioso, può far finire le cartucce troppo presto, ma ogni tanto fa piacere vedere una serie che ha il coraggio di correre. Speriamo non inciampi, ma per ora fila via liscia.
2. The Leftovers 1×08 – Datemi un coltello
Di solito la critica che viene mossa a The Leftovers è che succede “poco”. E’ una serie di atmosfere, di scavi psicologici, di passioni sepolte, e il rovescio della medaglia di questo approccio è la tendenza a una certa lentezza della narrazione. Stavolta però credo che saremo tutti d’accordo che il suicidio di Patti, tanto inaspettato quando brutale, è una gran bella scossa agli equilibri precari ma un po’ ingessati del racconto. Il tutto in una scena ben costruita, iniziata con un gradito spiegone sulle intenzioni dei guilty remnants e proseguita con alcuni secondi in cui sembrava che sarebbe stato Kevin a trafiggere Patti. Insomma: informazioni gradite, sorpresa e sangue. Se non è un serial moment questo…
1. Masters of Sex 2×06 – Suicidio assistito (nel senso che assiste al suicidio)
Anche il primo posto è occupato da un suicidio. Stavolta è toccato alla dottoressa DePaul, che decide di porre fine alla sua vita per non passare attraverso l’inevitabile degenerazione fisica e mentale dovuta al cancro. La scena in cui Virginia la trova ancora viva, decidendo però di non chiamare aiuto (proprio per non andare contro alla volontà dell’amica), è estremamente toccante, e batte anche l’altro potenziale serial moment, cioè lo sgomento di Bill nell’incontrare il fidanzato di Virginia (sgomento dovuto soprattutto al fatto che il fidanzato è Matt Camden di Settimo Cielo).
Tra parentesi, ho scoperto che Lizzie Caplan è nata esattamente due giorni dopo di me. Ve ne frega niente, mi rendo conto, ma volevo dirlo lo stesso.