Veronica Mars – Il film: La recensione senza spoiler di Diego Castelli
Il film tratto da Veronica Mars è arrivato al cinema dopo quasi dieci anni di attesa. Com’è andata?
La località è Tampa, Florida. Non perché quella città abbia un valore specifico, ma solo perché in quel momento mi trovavo lì.
Il giorno è venerdì 14 marzo, una data anonima per la maggior parte della popolazione mondiale e pure per una robusta dose di serialminders. Ma non per quelli che quasi dieci anni fa amavano seguire le avventure di una teenager bionda, sveglia e con la passione per l’investigazione.
Venerdì 14 marzo è uscito il film di Veronica Mars, sia al cinema (ma non in Italia) che in digital download su piattaforme come iTunes e Amazon (e in questo caso anche nel buon vecchio Stivale). Ovviamente io e la fidanzata non ci facciamo scappare l’occasione di vedere un series finale sul grande schermo, quindi ravaniamo internet alla ricerca di un cinema lì vicino, e via che si va.
Negli Stati Uniti le multisale non assegnano un posto specifico col biglietto, quindi ci facciamo trovare in sala con 47 minuti di anticipo. No, non abbiamo intenzione di farci fregare i posti migliori.
La gente comincia ad arrivare alla spicciolata, e la maggior parte sono ragazze con indosso magliette di Veronica Mars. La fidanzata mi guarda male: lei una maglietta a tema non ce l’ha, e giustamente un po’ le girano. Io indosso una t-shirt di Community che non c’entra niente ma almeno mi identifica in quanto serialminder, e mi sento meno inadeguato.
Dopo una serie infinita di trailer, e dopo che abbiamo praticamente finito i 4 chili della confezione “piccola” di pop corn ricoperti di burro, il film comincia.
E la recensione specifica può anche finire qui. Prima di tutto non voglio spoilerare niente analizzando per filo e per segno un film che molti di voi non avranno ancora visto al momento di leggere queste righe. E in secondo luogo perché le recensioni cinematografiche hanno spesso la funzione di consigliare o meno la visione della pellicola. In questo caso, al di là del mio gusto personale, il consiglio è scontato: i fan di Veronica Mars DEVONO vedere questo film. Quelli a cui di Veronica Mars non frega niente, invece, possono saltarlo a pie’ pari. Semplice così.
Ciò che però mi interessa di più, in questa sede, è parlare dell’approccio con cui Rob Thomas si è avvicinato all’ultimo (ultimo?) canto del cigno della sua creatura più famosa.
L’antefatto lo conosciamo un po’ tutti: Veronica Mars chiude dopo tre stagioni lasciando un finale aperto e tanta tristezza in un gruppo di fan non troppo numeroso, ma agguerritissimo. Rob Thomas, creatore della serie, prova praticamente da subito a dare un finale degno al telefilm, in qualunque forma possibile, ma nessuno è disposto a finanziarglielo. I fan attendono per anni, sapendo che Thomas e la stessa Kristen Bell sono sempre favorevoli al progetto, ma temendo che col passare del tempo la possibilità diventi sempre meno verosimile.
Poi arriva Kickstarter, piattaforma web in cui chiunque può proporre un’idea da farsi finanziare, e Thomas ci prova. La campagna di raccolta fondi è rapida e clamorosa: in poche ore i fan entusiasti donano anche più del denaro necessario alla realizzazione del film. Bla bla bla, e qualche mese dopo io e la fidanzata paghiamo il biglietto.
Ora, quando un qualunque franchise cambia mezzo di espressione – passando dalla carta all’audiovisivo, dalla tv al cinema, dalla tv a una tv più avanti nel tempo ecc – l’autore di turno cerca sempre di portare qualcosa di nuovo, un po’ perché gli va e un po’ perché glielo chiede la casa di produzione. Ed è cosa risaputa che le reinterpretazioni presentano opportunità e rischi, perché agli occhi dei fan “innovazione” fa spesso rima con “bestemmia”.
Ebbene, i fan di Veronica Mars non devono preoccuparsi. Il film, scritto e diretto dallo stesso Rob Thomas e interpretato praticamente da tutti gli attori storici, altro non è che un nuovo episodio di Veronica Mars. Chiaro, gli anni sono passati e ora Veronica ha una nuova vita lontana da Neptune, città dell’infanzia dove è in qualche modo costretta a tornare per aiutare l’ex fidanzato Logan. E ovvio, gli attori sono invecchiati e generano quello strano misto di tenerezza e diffidenza, soprattutto Kristen Bell che, avendo girato il film subito dopo la maternità, è passata da adolescente piatta e magrolina a pettoruto cilindro col faccione.
Ma la struttura è quella, l’atmosfera pure, e i dialoghi hanno quell’impronta precisa.
Soprattutto, e questo è l’aspetto che mi preme sottolineare, il film di Veronica Mars è interamente dedicato ai fan: non ci sono voli pindarici, non c’è la volontà di stravolgere niente. C’è solo Veronica Mars, nella sua forma più pura: una forma così piena di riferimenti, inside jokes, citazioni e nostalgie, da diventare un appuntamento imperdibile per tutti i fan della serie e un prodotto quasi incomprensibile per tutti gli altri.
Il cambio di paradigma sta tutto qui: quando una casa di produzione vuole riesumare un vecchio franchise tende a mettere qualche citazione nerd per accontentare i fan della prima ora, salvo poi cambiare tutto il resto. Questa volta, però, il film è interamente finanziato da quegli stessi fan della prima ora. Quindi Rob Thomas non fa assolutamente nulla per cambiare le carte in tavola, o per dare “nuova linfa” a un vecchio prodotto. Qui nessuno voleva alcuna nuova linfa. I fan di Veronica Mars volevano rituffarsi un’ultima volta nelle atmosfere che avevano amato dieci anni fa, hanno perfino pagato per avere questa opportunità, e hanno ottenuto un prodotto esattamente conforme ai loro desideri.
Certo, c’è comunque una trama, e come tutte le trame può piacere di più o di meno. E certo, alcune scelte possono comunque essere contestate: per esempio, nel film ha un ruolo importante il personaggio che all’epoca fu di Leighton Meester (la Blair di Gossip Girl), che però ha rifiutato di partecipare costringendo Thomas a cambiare attrice. Ci si chiede dunque perché non modificare la storia quel tanto che bastava a tenere fuori quel personaggio.
Ma sono inezie, perché quello che rimane è un film che, forse più di qualunque altra “costola” cinematografica di un prodotto mediale precedente, è maniacalmente fedele all’originale. Il risultato finale permette ai fan di Veronica di sentirsi ancora una volta parte di una famiglia, e chissenefrega di tutti quelli che sono fuori.
In quel “chissenefrega” sta la novità per certi versi rivoluzionaria dell’operazione “Veronica Mars – Il film”. Un’operazione che, se avrà successo, potrebbe fornire speranze impreviste a tutti i serialminder che ancora aspettano una degna conclusione del loro telefilm preferito – quale che sia – aprendo nuove frontiere di nerdismo purista. E per dirla con le parole immortali del sommo poeta Dante Alighieri, “a noi il nerdismo purista ci piace un casino”.
:he si
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Ah, questo sono io con la locandina. Inutile dire che i non serialminder ci guardavano storto. Ma ancora una volta, chissenefrega.