Jesse Pinkman e l’imbarazzo seriale di Diego Castelli
Alle volte non sai cosa dire e te ne stai lì, fingendo di bere
:
:
:
Quando durante la prima stagione di Lost due tuoi amici si mettevano a litigare di punto in bianco per decidere era una figata o no.
Quando ancora oggi trovi persone che ti dicono “no, non era una figata”.
Quando ridacchi raccontando il particolare difetto di un personaggio seriale, e poi ti accorgi che la persona con cui sta parlando ha lo stesso identico problema.
Quando intorno a te cominciano a parlare di “quella stupida serie per decerebrati”, ed è una delle tue preferite.
Quando mamma e papà discutono tra loro su cosa sarebbe meglio per te tra economia e ingegneria, e tu vuoi studiare televisione.
Quando ho già deciso di abbandonare un telefilm, ma non gliel’ho ancora detto.
Quando qualcuno viene a chiedermi consiglio su una serie, perché sono “il più esperto che conosca”, e io non l’ho vista.
Quando sei sulla metro, circondato da persone perbene, e stai guardando sul tablet un episodio in cui d’improvviso cominciano a scopare come conigli.
Quando dobbiamo recensire una serie inutile, e nessuno ha voglia di farlo.
Quando in futuro, ricordando le tappe della sua carriera, chiederanno ad Aaron Paul: eri Jesse Pinkman, come ti hanno convinto a fare quella cagatona di Need For Speed?
:
: