Serial Moments #100 – Dal 6 al 12 ottobre di Diego Castelli
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Ehi, ridendo e scherzando siamo arrivati alla centesima puntata dei Serial Moments! 100 settimane in cui abbiamo isolato e premiato le migliori scene, battute e sorprese della serialità, costruendo una specie di piccola enciclopedia. Vi consiglio, ogni tanto, di andare a recuperare uno dei primi articoli, fa un effetto nostalgia che neanche vi immaginate. Li trovate tutti qui.
Spero vi stiate ancora divertendo con noi ogni lunedì, io intanto vado avanti…
ATTENZIONE! SPOILER DA CENTENARIO DI PARKS & RECREATION, LOW WINTER SUN, SCANDAL, DOWNTON ABBEY E SONS OF ANARCHY!!!
5. Parks & Recreation 6×04 – Doppelgangers
Nella puntata di settimana scorsa la fusione tra le due città rivali di Pawnee e Eagleton era un evento già bello grosso, ma stavolta (l’episodio si chiama “Doppelgangers”) ci siamo oltremodo divertiti a veder arrivare i nuovi impiegati, corrispettivo eagletoniano di Ron e compagni. Inutile dire che sono uno più idiota dell’altro, anche se ciò che più ci gusta è, ovviamente, vedere la reazione dei “nostri” idioti all’arrivo di quelli nuovi. In questo senso, vince a mani basse Ron Swanson, che si vede arrivare un altro Ron (interpretato dalla guest star d’eccezione, Sam Elliott) vegano, simil-comunista e grande amico dell’ambiente: e questo non gli piace!
4. Low Winter Sun 1×09-10 – You know I’m right!
Finisce la prima stagione della nuova serie di AMC, un telefilm per ora incapace diventare un cult come altre produzioni della rete di Breaking Bad e The Walking Dead, ma che è riuscito quanto meno a dimostrarsi un prodotto solido e in linea con la reputazione del network. Mi piace salutarlo inserendo nei serial moment una scena importante nel complesso della narrazione, e abbastanza particolare da rimanere impressa nella mente: parlo del momento in cui Boyd (impersonato da David Costabile, già visto proprio in Breaking Bad), ormai certo di conoscere la verità sulla colpevolezza di Agnew e Geddes, non riesce però a convincere le alte sfere della polizia, non tanto perché non abbia in mano buone prove a sostegno della sua tesi, quanto perché la polizia di Detroit è così corrotta e compromessa agli occhi dell’opinione pubblica, che l’idea di dare in pasto ai media due poliziotti colpevoli di omicidio viene facilmente accantonata a favore di un barbone reo confesso che aspetta solo di essere incriminato. Quell’ossessivo “You know I’m right” di Boyd, urlato a ripetizione con una foga che finora non avevamo ancora visto nell’agente degli Affari Interni, è insieme un scena molto divertente e anche la metafora dell’immobilità di Detroit, incapace di ripulirsi anche quando le viene presentata l’occasione.
3. Scandal 3×02 – Stavolta Huck si incazza sul serio
In Scandal, dove tutti tramano contro tutti e se ne vantano pure, l’unico punto davvero fermo era il rapporto incrollabile tra Olivia e Huck. Un rapporto un po’ sbilanciato, a dire il vero, dove l’ex agente segreto sembra un cagnolino ben addestrato e con qualche problema di incubi. Però insomma, una relazione salda e leale. Eppure, stavolta anche questo rapporto così forte rischia di essere distrutto, quando Huck viene a sapere che l’uomo responsabile di tante sofferenze subite in passato è proprio il padre di Olivia, dettaglio che lei conosceva ma che si è tenuto per sé. Si arriva addirittura a vedere le mani di Huck sul collo della donna, in un accenno di violenza che subito finisce, ma che mai avremmo pensato di vedere tra i due.
2. Downton Abbey 4×03 – La violenza che non ti aspetti
Una delle caratteristiche di Downton che salta sempre all’occhio (per chi è abituato a vedere tanta serialità americana, ma anche inglese) è la capacità di rimanere interessante senza indulgere in certi piaceri visivi fin troppo facili, primo fra tutti la violenza, o il dolore fisico eccessivamente esibito. Per questo, in una serie così composta e sottile, la violenza subita da Anna suscita sensazioni particolarmente forti. Non stiamo nemmeno parlando di una scena incredibilmente cruda, visto che l’aggressione vera e propria viene per lo più nascosta ai nostri occhi. Ma che una tale efferatezza venga compiuta proprio tra le mura amiche di Downton – un posto che consideriamo quasi una seconda casa – e nei confronti di uno dei personaggi più benvoluti di tutta la serie, ci lascia semplicemente senza fiato. Ottima anche la costruzione della scena, con le urla di Anna soffocate dalle note della musica lirica, che impedisce a tutti gli altri di rendersi conto di cosa sta accadendo. Ora non sappiamo nemmeno cosa desiderare: vogliamo che Bates scovi il bastardo e lo riempia di botte, ma allo stesso tempo abbiamo paura che il valletto claudicante finisca nuovamente al gabbio, e stavolta senza possibilità di uscirne. Brutta brutta storia…
(Peraltro, vogliamo parlare del fatto che Bates non si accorge di niente, anche se Anna è tumefatta e chiaramente sull’orlo del pianto? Dai, su, diamoci una mossa…)
1. Sons of Anarchy 6×05 – Boom
Dopo la fine di Breaking Bad, lo scettro di campione di serial moments non può che passare a Sons of Anarchy: non c’è modo di finire una puntata senza essere rimasti a bocca aperta almeno due o tre volte. E se il quarto episodio stagionale era stato una girandola di emozioni, nel quinto bisogna attendere il finale per avere il colpo che non ti aspetti, però che colpo! Ormai ai ferri corti con gli irlandesi (che in realtà pensavano di avere in qualche modo convinto) i Sons si ritrovano seduti su una polveriera, nel senso letterale del termine: nell’esplosiva scena finale Jax si rende conto di essere stato gabbato, riuscendo a portare amici e parenti fuori dalla sede del club un attimo prima che questo salti in aria. Inutile dire che non parliamo della semplice distruzione di un edificio, ma della fine di un’epoca per i personaggi e gli stessi spettatori, che si vedono strappare il centro geografico della serie. Per non parlare di quanto saranno incazzati (e impauriti) i nostri amati biker dopo un simile attentato. Come ogni settimana, mercoledì prossimo è sempre troppo lontano.