Serial Moments #85 – Dal 23 al 29 giugno 2013 di Diego Castelli
Bovini
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ATTENZIONE! SPOILER SANGUINOLENTI DI LONGMIRE, FALLING SKIES, UNDER THE DOME, THE KILLING, TRUE BLOOD E MAD MEN!!
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5. Longmire 2×05 – Dal Wyoming a Beverly Hills
Questo è un serial moment affettuoso, di quelli che non hanno chissà quale base analitica ma che devo mettere perché mi riportano indietro nel tempo. Nella puntata settimanale di Longmire è apparsa Gabrielle Carteris, mitica Andrea Zuckerman di Beverly Hills 90210. Che poi non era mitica come i suoi compagni telefilmici, e se n’era pure andata prima degli altri. Ma nella mia adolescenza priva di internet, quando muovevo i primi passi nella serialità, la Carteris divenne uno dei primi misteri legati al mondo dei telefilm: ma quanti anni ha? Possibile che sia davvero un’adolescente? E perché Brandon dovrebbe essere attratto da lei quando ha intorno gente come Kelly? Per la cronaca, la buona Gabrielle interpretava una quindicenne pur avendo all’epoca ventinove anni. Ancora mistero invece sull’infatuazione di Brandon.
4. Falling Skies 3×04 – I figlie so’ pezzi ‘e core
Una delle regole da cui difficilmente si sgarra, specie parlando di serie americane, è quella che vuole le madri disposte a qualunque cosa per i propri figli, a prescindere da quanto i suddetti figli siano cattivi/strani/violenti. E tipicamente quel “qualunque cosa” sono scelte sbagliate. Ecco allora che Anne, dopo aver saputo che la figlia è mezza aliena (non che non ce lo aspettassimo, visto che pur essendo neonata parla, cammina e fa faccette inquietanti), tramortisce chiunque si trovi attorno per poter fuggire con la pargola e portarla non si capisce bene dove. E neanche importa, visto che tempo un quarto d’ora e gli alieni la intercettano. Brava Anne, bella mossa, applausi per te.
3. Under the Dome 1×01 – Quella mucca divisa a metà
Si potrebbero citare tanti bei momenti tamarri del pilot di Under The Dome, tanto divertente quanto vicinissimo al limite della vaccata totale. Ma rimanendo in tema di “vaccate” sono costretto a inserire nei moments la scena che sicuramente non riuscirò a dimenticare, cioè quella della mucca divisa a metà dalla cupola calata sulla cittadina di Chester’s Mill. Non è un’immagine di per sé incredibile, di corpi segati ne abbiamo visti a profusione in film e serie fantasy-horror. Ma è una scena proprio emblematica della serie: un effetto speciale un po’ dozzinale che fa storcere il naso, ma che comunque ti costringe a star lì per vedere cosa succede.
2. The Killing 3×05 – Confessioni carcerarie
Questa stagione di The Killing mi sta piacendo abbestia, e non solo per il caso nuovo o per la gioia di ritrovare vecchi amici che credevamo ormai persi, ma anche per la capacità di dare peso e significato a ogni singola scena. Prendiamo ad esempio la confessione del compagno di cella di Ray: dopo averlo sentito parlare a macchinetta dall’inizio della stagione, spavaldo e quasi indifferente al destino che lo attende, ora lo vediamo protagonista di una scena strappacuore, immersa nell’oscurità, dove un uomo ormai privo di speranza confessa il terribile omicidio dei genitori, a cui fa seguito un inspiegabile (e per questo ancora più triste) perdono da parte dei fratelli. Brividi sulle braccia.
1. True Blood 6×02 – Nuove frontiere del vampirismo
C’era una volta il vampiro che mordeva sul collo, e che se gli chiedevi di mordere da qualche altra parte ti rispondeva irritato “ma perché scusa, tu mangi coi piedi sul tavolo?” Poi sono arrivati i vampiri adolescenti, quelli che luccicano, quelli che parlano con l’accento del sud e bevono sangue in bottiglia, e le care vecchie regole del vampirismo sono andate un po’ a puttane. Lo sa bene Bill Compton, che dopo essersi trasformato in semidio (o giù di lì) non ha nemmeno più bisogno di “mordere”. Con una mossa da jedi mancato, rimanendo semplicemente seduto sulla sedia, prosciuga completamente la “prostituta del sangue” (non saprei come altro chiamarla) senza sporcare in giro e offrendoci una delle scene più trash mai viste in True Blood ricordi. Ma voi lo sapete che più esagerano e più mi esalto…
Fuori concorso
Mad Men 6×13 – Quel ritorno alle origini
La nostra infallibile Chiara ha già parlato egregiamente del finale di stagione di Mad Men. Io mi limito a ricordare, in sede di serial moments, quella gita sui luoghi dell’infanzia che Don concede ai figli e in particolare a Sally, in un momento in cui la figlia vede il padre solo come un grosso agglomerato di bugie. Ecco bambini, qui è dove papà viveva con le prostitute quando aveva la vostra età…