15 Maggio 2013 5 commenti

Agents of S.H.I.E.L.D. – Opportunità e rischi di una seria attesissima di Diego Castelli

In pratica abbiamo già iniziato il conto alla rovescia…

Copertina, I perché del mondo, On Air

CHLOE BENNET, ELIZABETH HENSTRIDGE, IAIN DE CAESTECKER, CLARK GREGG, MING-NA WEN, BRETT DALTON

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Visto che ce lo chiedete a gran voce, facciamo volentieri il punto sulla questione Agents of S.H.I.E.L.D., la serie prodotta dalla Marvel che andrà in onda dalla prossima stagione su ABC, precisamente il giovedì sera.
Ma facciamolo a modo nostro, ricamiamoci sopra dei pensieri, piuttosto che sparare semplici notizie e cifre. Tanto il nocciolo della questione lo conosciamo tutti: ABC e Marvel prendono un corposo pezzo dell’Universo Marvel, quello legato alla mitica organizzazione di spionaggio/antiterrorismo/manteniamo la pace ammazzando i cattivi, e ne fanno una serie live action che cavalca l’onda del successo di The Avengers sfruttando in primo luogo la faccia del sobrio ma prezioso agente Coulson, rincalzo di lusso nella saga filmica e protagonista di quella televisiva.
Per il resto, per sapere chi sono gli altri attori e cosa fanno, c’è già una breve ma completa pagina di wikipedia in italiano a questo link. Inutile che sto a copiare tutto, andateci senza paura e poi tornate qui a finire.

Fatto? Bene. Ecco il primo trailer ufficiale della serie. Dopo facciamo le considerazioni del caso.

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Dunque, intorno a questa serie c’è già un entusiasmo clamoroso, che da fan della Marvel condivido pienamente. Però è bene avere uno sguardo complessivo sulla faccenda. Ecco dunque i pro, ma anche i possibili contro:

PERCHE’ DOBBIAMO ENTUSIASMARCI…
Be’, qui è tutto semplice. Ci entusiasmiamo perché quella della Marvel è un’operazione che sta dimostrando una solidità e un respiro mai visto prima. Al di là della qualità delle singole produzioni (dai fasti di The Avengers e degli Iron Man ai compitini un po’ meno devastanti dei Thor e dei Capitan America), si percepisce la volontà di creare un universo audiovisivo di straordinaria complessità e insieme di grande fruibilità, un universo pensato per il divertimento e la pura gioia nerd. E tutto questo è bellissimo.
Ci entusiasmiamo perché dietro a Agents of S.H.I.E.L.D. c’è Joss Whedon, che è il regista di The Avengers ma anche il genio dietro Buffy. E’ uno, quindi, che sa quello che fa, che sa come muoversi in questo mondo di geek esigentissimi e affezionatissimi, e che quindi conosce (o dovrebbe conoscere) la maniera per non deluderli.
Ci entusiasmiamo perché Agents of S.H.I.E.L.D. può lavorare su un potenziale narrativo incredibile, su cose già scritte e cose ancora da scrivere, mettendo in campo riferimenti incrociati col mondo cinematografico e fumettistico, attingendo da fonti diverse e costruendo storie di azione, dramma e risate di enorme interesse. E poi pensiamo a quando avremo le comparsate del Mark Ruffalo di turno (non ho nemmeno osato citare Robert Downey Jr, ma non si sa mai): bisognerà creare paginate di serial moment apposta per questi eventi.

…E PERCHE’ DOBBIAMO TENERE I PIEDI PER TERRA
Entusiasmarsi va bene, ma dobbiamo ricordare che, al cinema come in tv, il primo nemico della goduria sono le aspettative troppo alte.
Quindi cominciamo col dire che se anche potessimo contare su qualche comparsata qui e là, i supereroi non saranno i protagonisti di questa serie. Può sembrare una banalità, ma non lo è, perché storicamente lo S.H.I.E.L.D. non è (quasi) mai stato il protagonista delle storie Marvel, ma sempre un elemento della cornice, un pezzo del puzzle. Stavolta gli si chiede di fare un passo avanti, di diventare cuore pulsante di una narrazione a cui di solito ha partecipato, ma che raramente ha diretto. In tutto questo, la mancanza probabilmente più importante sarà quella di Nick Fury, che è il volto storico dello S.H.I.E.L.D. (anche se nel mondo fumettistico di oggi non ne è più il capo) e che qui comparirà poco e niente.
Altro elemento di possibile disagio saranno gli effetti speciali. E’ vero che nel trailer qui sopra si intravede qualcosa di interessante, ma scordatevi la magnificenza vista in The Avengers. Questa è la tv, i soldi sono meno, e quindi bisognerà lavorare con quello che c’è. Anzi, sarà importante non strafare, e usare in modo saggio le risorse comunque buone di cui si dispone. E’ un attimo fare il passo più lungo della gamba e ritrovarsi coi dinosauri fintissimi di Terra Nova. Ecco perché spero che Mark Ruffalo compaia, ma che non si trasformi in Hulk, altrimenti rischiamo di rimanerci di merda.
Dobbiamo anche tenere presente che con ogni probabilità Agents of S.H.I.E.L.D. inizierà come una serie molto verticale, magari con casi di puntata legati a questo o quel freak/mutante, e che quindi potrebbe avere bisogno di tempo per costruire le fondamenta di un solido racconto di lungo periodo. Non basta avere padri così nobili per potersi risparmiare presentazioni dei personaggi e sparatorie che, considerando le aspettative da cui si parte, potrebbero suonare quasi banali.
Sarà insomma una serie crime/action, e non c’è alcuna certezza che possa essere fin da subito più di questo.

Detto ciò, c’è però un’ultima considerazione da fare, stavolta orientata all’ottimismo. Ok, non vedremo Samuel L. Jackson e nemmeno Hulk, ma ci sono degli obiettivi importanti pienamente alla portata dello show. Parlo della possibilità, per una serie che mette lo S.H.I.E.L.D. in primo piano, di raccontare le gesta di eroi “normali” che si trovano a operare in un mondo fantastico. Questo tema, certamente sondato a più riprese anche nei fumetti ma spesso abbagliato della lucentezza dei supereroi, può essere la chiave per trasformare Agents of S.H.I.E.L.D. in un vero colpo di classe: finalmente avremmo la possibilità di scavare a fondo nella psicologia e nel vissuto di coloro che nel mondo dei supereroi rischiano sempre di finire in secondo piano, cioè gli esseri umani.
Colson e compagni saranno sì soldati preparatissimi e dalle mille abilità. Ma saranno comunque molto più normali rispetto alle minacce mutanti-divine-intergalattiche che si troveranno ad affrontare. Saranno piccoli uomini in un mondo di super-uomini. (ok, anche Scarlett Johansson non ha poteri, ma è comunque una divinità).
E proprio questo dettaglio, questa sensazione di essere formichine in un cosmo vastissimo, può trasformare gli agenti dello S.H.I.E.L.D. in eroi cazzutissimi ma in cui potersi pienamente riconoscere, in una forma di curioso e affascinante realismo all’interno di un mondo che di realistico non ha proprio niente.
Se Whedon e i suoi riusciranno a gestire questo delicato meccanismo, impregnandolo con azione frenetica, battutacce gagliarde e qualche comparsata di vip, allora potremo avere la serie dell’anno.

UPDATE:
Ed ecco fresco fresco il nuovo trailer, più lungo e interessante. Sembra esserci tanta bella roba, inutile negarlo. E giusto a conferma di quanto si diceva prima, si chiude con la frase “non tutti gli eroi sono super”.

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