Oscar 2013 – Seth MacFarlane uno di noi di Diego Castelli
Un serialminder a consegnare statuette
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Oggi pomeriggio facciamo una deviazione cinematografica, parlando della conduzione della notte degli oscar.
C’è però un motivo “oggettivamente” valido per fare un post del genere: presentatore e mattatore della serata è stato Seth MacFarlane, creatore di Family Guy e geniaccio della serialità comica a cartoni animati. Come se non bastasse, per buona parte della sua intro il buon Seth si è fatto spalleggiare da William Shatner, per l’occasione tornato nei panni di capitano Kirk di Star Trek.
Insomma, da più punti di vista un inizio molto televisivo e molto seriale per la notte degli Oscar, motivo per cui merita di stare anche su Serial Minds.
La conduzione di MacFarlane ha suscitato reazioni contrastanti. Era prevedibile, considerando che sono esattamente gli stessi elogi e le stesse critiche che da anni vengono rivolte ai Griffin: personaggi pungenti e dissacranti, ma per qualcuno palesemente offensivi.
Ecco allora una serata dell’Academy in cui MacFarlane non risparmia battute a sfondo razziale, sessuale, religioso, o che toccano temi assai delicati (vedi la relazione litigarella tra Rihanna e Chris Brown, dove con litigarella intendo il fatto che lui la mena come un sacco da pugile).
Bisogna considerare che da molti americani la notte degli Oscar viene vissuta come noi viviamo Sanremo: una manifestazione di grande prestigio, ma che sente il peso dell’età. Poi da noi Sanremo fa ancora ascolti clamorosi, mentre la notte degli Oscar è da tempo in crisi anche da quel punto di vista. Ma quello che qui importa è il senso di vecchiaia e ingessatura che molti spettatori provano nel vedere questo rito centenario.
A prescindere dal fatto che a noi fa un effetto differente, perché abbiamo per Hollywood una fascinazione che gli americani vivono in modo diverso, da questo punto di vista le scelte di MacFarlane sono andate nel verso previsto: ABC ha dato a lui la conduzione proprio per svecchiare l’evento e attirare un pubblico più giovane. E MacFarlane ha accolto la sfida rimanendo fedele a se stesso, fregandose del politically correct e toccando l’apice con la canzone sulle tette delle attrici che è già un cult della rete. Una canzone, è bene sottolinearlo, irriverente e trash ma ottimamente musicata, come spesso accade anche nei cartoni di MacFarlane. (Peraltro, se parliamo di belle donne, tocca ricordare che Seth è fidanzato con Emilia Clarke, cioè Daenerys “Khaleesi” Targaryen di Game of Thrones, chiamalo pirla…)
In questo senso, ho letto critiche completamente scentrate che parlavano di una eccessiva voglia di strafare, per il gusto della polemica fine a se stessa. No cari miei, non ha “strafatto” per niente, MacFarlane è sempre così, e il fatto che non abbiate mai visto una puntata di Family Guy è solo un (grosso) problema vostro.
Insomma, per quanto mi riguarda, pienamente promosso, e certe critiche che sono piovute dalla stampa più istituzionale non fanno altro che rendermi il Seth più simpatico. Un po’ come è successo in sala, quando alcune battute hanno suscitato muguni imbarazzati e un po’ offesi, a cui MacFarlane ha risposto con sorriso e tempi comici perfetti, che il povero Crozza è ancora lì che prende appunti.
E’ dunque con piacere che celebriamo i successi di questo fratello seriale proprio con la sua chicca musicale, “We saw your boobs”.
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PS Volevo inserire un video completo dell’intro della serata, ma ABC sta evidentemente facendo un lavoro certosino di pulizia sui siti di condivisione video, perché del materiale che si trovava ancora stanotte non c’è più traccia. Intanto vi abbiamo inserito la canzone, nel caso esca qualcosa di più completo modificheremo in corsa.
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