Some Girls – Calcio, calci e ragazzacce di Vale Marla Morganti
Nuova serie brit su ragazze che giocano a calcio ma fanno soprattutto altro
Agli inglesi il calcio piace, e a noi piacciono gli inglesi, quindi come non parlare, seppur un po’ in ritardo rispetto alla messa in onda del pilota (6 novembre, quando ancora temevamo i Maya), ci troviamo qui riuniti per parlare del nuovo show di BBC3 Some Girls.
Qualche anno dopo Sognando Beckham, che lanciò una giovanissima Keira Knightley, si ritorna a parlare e vedere il calcio femminile. Oddio, parlare di calcio femminile riferendosi a quattro gallinelle di South London che corrono dietro a un pallone in campetti da calcetto è forse un po’ troppo. Il calcio è un po’ il trait d’union di queste 16enni scapestrate, un po’ sboccate.
Il fulcro della narrazione è Viva (Adelayo Adedayo – simpatici i suoi genitori eh), ragazzina molto bellina, motivata e con la classica maturità da protagonista che la porta a essere molto razionale, molto più del padre, il quale le regala la sfiga di trovarsi come matrigna la sadica professoressa di educazione fisica, nonché allenatrice della squadra di calcetto, senza contare poi un fratello minore ossessionato dal sesso.
Lei vorrebbe fare la psicologa e il suo quartiere le regala tante storie da analizzare, come la teen mom sballona che ogni giorno porta a spasso il neonato sotto la sua finestra. O le sue amichette di scuola, con le quali condivide la passione del calcio, o per meglio dire di calciare dritto sulle caviglie, perchè nelle partitelle – più che tecnicismi e veroniche – quello che emerge sono ragazze più talentuose nella rissa che nelle finezze calcistiche. La squadra è composta dalla nostra Viva e dalle sue socie: la rissosa Holli, la sagace sikh Saz, la svampitella Amber, e l’inquietante ragazza velata che segue come un cagnolino il gruppo (ho visto solo il pilot non so se poi il suo ruolo si scoprirà – ahah, battuta).
La direzione sarà quella di un classico teen drama con le storie sentimentali, sessuali, famigliari, liceali, mentali e ovviamente sportive delle nostre protagoniste. Da aggiungere al tutto è che la serie è brit quindi con quel sapore grezzo, ruvido e rude che tanto ci piace.
Quindi le storie non saranno storielle da principe azzurro che arriva con la sua chevy, un mazzo di rose e una Chanel, ma forse più da tossico che ti mette incinta e poi viene arrestato mentre spacciava per tirare su i soldi. No dai, forse nemmeno così drammatiche perché il mood è un po’ più scanzonato, certo il sud di Londra non dev’essere una zona facile però noi ci sopravviviamo bene, abbiamo amiche simpa, magari un po’ complessate e con dei problemucci, ma ci aiutiamo a vicenda, certo abbiamo dei fidanzati un po’ stronzi che ci rigirano come delle calze, dei genitori che si fanno i cazzi loro, però alla fine della giornata ci allacciamo un paio di scarpette da calcetto, tiriamo su i calzettoni, e je meniamo duro.
In conclusione, chi da questa serie brit sugli adolescenti si aspetta uno Skins sui sedicenni deve un attimo ridimensionarsi, perché a ora non vedo lo spazio per viaggi così profondi nell’animo e nel disagio umano. Chi pensava fosse qualcosa in stile Carrie’s Diaries, cambi canale. Chi pensava potesse imparare qualcosa in più sul calcio, è meglio che che faccia un abbonamento a Sky Sport. Chi non aveva nessuna aspettativa, non sapeva nemmeno cosa fosse Some Girls, e ha voglia di guardarsi qualcosa di nuovo, fresco, giovane, ma non troppo brufoloso, senza grossissime aspettative, ma con buone speranze si sintonizzi sull’alternativissima BBC3 e si goda lo show.
Perché seguirlo: è un teen drama fresco, brit e dalle buone aspettative, e in attesa della Spring 2013 per Skins 7 può fare da antipasto
Perché mollarlo: Carrie’s Diaries è già troppo violento e alternativo per voi. Attendete la Spring 2013 solo perchè così i vostri minipony potranno tornare a volare liberi sui campi fioriti.