The Originals – Ma siamo sicuri di volere uno spin-off di Vampire Diaries? di Diego Castelli
Opportunità e dubbi
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E’ il caso di dire due parole sulla notizia che da 3-4 giorni scuote il mondo teen-seriale.
La questione è la seguente: l’episodio di The Vampire Diaries del 25 aprile dovrebbe essere una puntata speciale autoconclusiva, dedicata interamente a Klaus e agli Originals, i primi vampiri da cui è partita tutta la Storia dei succhiasangue.
Trattasi, per fare i tecnici, di un backdoor pilot, cioè un episodio che ha valore di per sé e che può stare dentro la normale stagione di The Vampire Diaries senza sconvolgerne gli equilibri, ma che è concepito in modo tale che se i fan dimostreranno di apprezzarlo, se insomma la rete riceverà feedback commercialmente positivi, allora potrà diventare il vero pilot di una nuova serie, uno spinoff di TVD che avrà per protagonista proprio Klaus, trasferitosi a New Orleans per fare danno in compagnia di Phoebe Tonkin, ex Secret Circle e arrivata da poco a Mystic Falls nei panni della mannara Hayley.
Ma certo che avrei potuto mettere più punti fermi nella frase precedente, ma che volete farci, sono un creativo.
Ora, la domanda è: serve davvero uno spinoff di Vampire Diaries? Nello specifico, uno spinoff incentrato su Klaus?
La mia risposta è no. E voi sapete che parlo da fan di Elena-Damon-Stefan, né ho particolari problemi con Klaus e gli Originals, che hanno rappresentato una risorsa narrativa di primissima categoria.
Il fatto, però, è che Klaus ha ormai rotto i coglioni già all’interno di The Vampire Diaries. Dopo aver sconvolto la vita dei protagonisti in mille modi, Klaus ha finito col diventare un problema: molto amato dalle fan, è riuscito a sopravvivere ben più a lungo di quello che avrebbe fatto un normale cattivo nella sua situazione, perché CW non ha ancora osato cancellarlo dalla serie per paura di far incazzare troppe spettatrici. Allo stesso tempo, però, gli autori sono stati costretti a inventarsi le peggio minchiate per giustificare la sua continua presenza, tanto che questo mitico vampiro primigenio, uno che dovrebbe rappresentare il Male, il Bastardo con la B maiuscola, si è trasformato in un ennesimo adolescente morto e complessato, come quelli che già affollano la sfigata cittadina.
Ormai è uno con cui si possono fare accordi, con cui puoi prendere un drink anche se ha cercato di sterminarti tutta la famiglia (compreso quel cugino di quinto grado che neanche ti piace tanto ma insomma, è pur sempre un parente e ti scoccia se lo uccidono), è persino uno di cui ci si può invaghire, per poi mollarlo, per poi subirne di nuovo il fascino ecc. Insomma, questo leggendario figaccione perde credibilità di puntata in puntata, e nel frattempo impedisce di inserire nuove storie realmente appassionanti. E’ come se gli autori volessero raccontare cose diverse, ma fossero sempre costretti a trovare un modo per far saltare fuori Klaus e la sua famiglia. Cioè dai, non si può lavorare così.
Lo spinoff, da questo punto di vista, sembrerebbe una buona via d’uscita: dai a Klaus una serie tutta sua, così liberi Vampire Diaries dalla sua presenza e intanto accontenti le fan ormonate che anzi sono più felici di prima. Il problema, però, è che la parabola di Klaus è proprio esaurita. Cosa potrà mai fare a New Orleans, se non rendersi ridicolo in quanto potentissimo Original che non riesce a combinare nulla di quello che si era prefissato? Può mai il protagonista di una serie di CW essere genuinamente cattivo? Ma certo che no, e quindi avremo una nuova parabola di Klaus verso una sorta di redenzione nascosta, che lo porterà in fin dei conti a fare del bene, o a fare “non troppo male” alla povera popolazione della Louisiana.
Insomma, non lo vogliamo vedere ridotto così. Preferirei di gran lunga un ultimo piano diabolico, sventato all’ultimo con grande spargimento di sangue, e poi BASTA. Andiamo avanti con la nostra vita e ricordiamo Klaus da quel gran cattivo che era. Qualunque altra operazione rischia di distruggere completamente il personaggio, senza aggiungere nulla al mondo telefilmico.
Oh, a meno che non lo facciano incontrare coi personaggi di True Blood, che con la Louisiana sono culo e camicia. No, perché in quel caso ci divertiamo!