Serial Christmas #2 – Consigli per i recuperoni natalizi di La Redazione di Serial Minds
Che mi guardo nelle feste?
Natale è notoriamente periodo di pace, serenità e regali, ma altrettanto notoriamente è periodo morto per le serie televisive. Quindi solo per voi serialminder di primo pelo abbiamo pensato di unire i due festeggiamenti e regalarvi – in questo periodo di stasi telefilmica e di grandi rimpatriate famigliari con tonnellate di cibo indigesto che sfamerebbero tutta l’Africa, vagonate di niponiti, figlioletti, cuginini, pargoletti di amici strillanti perchè qualcuno ha detto loro che Babbo Natale non esiste, o solo perchè i mocciosi strillano, zie che ti chiedono quando ti sposerai/farai un figlio/troverai un lavoro serio/ti laureerai/deciderai di darti una regolata, nonne che ti guardano con sdegno perchè “non starai bevendo troppo” o nonne che si ubriacano con un goccetto di zabaione – una via di fuga da tutto questo baraccone che sono le festività religioso-fancazziste. Indi per cui, strillino le trombe, partano i rullanti e schiariamoci la voce… Morganti, Castelli e Villa spremeranno i loro brillanti e frementi cervelli per raccontarvi quelle che a loro avviso sono le serie con le quali passare le vostre fredde vacanze natalizie, ora che buona parte dei cenoni sono passati e quello che rimane da fare per le prossime due settimane è stare sul divano a digerire (e contare alla rovescia intorno alla mezzanotte del 31).
MORGANTI
Io personalmente amo i recuperoni, ho capito che riesco ad addentrarmi in una serie in modo più totale e totalizzante quando mi chiudo nella mia camera, apro lo schermo e ci sto davanti per ore guardando prodotti che sarebbero destinati a una fruizione a puntate. Proprio per onorare anche la consumazione seriale consiglierei a chi non ha guardato Sons of Anarchy e Breaking Bad di farsi in queste vacanze una maratona di questi due show di altissimo livello narrativo e registico che nella prossima stagione vedranno la loro fine, così cogliereste due piccioni con una fava: l’atmosfera maratona e il brivido dell’attesa puntata dopo puntata mentre una serie si avvia verso l’addio. A livello di recuperoni cattivi e importati come non consigliare Community, comedy di altissima caratura che a febbraio ci regalerà la tanto agognata quarta serie. Dopo capponi ripieni e pesantezze famigliari suggerirei serie leggerine e dal sapore serial-nostalgico come Don’t Trust The B—- in Apartment 23, oppure per le fanciulle in cerca di avventure romantiche torno su The Mindy Project, che inizialmente avevo bollato con un “ma guardatevi anche altro”, però se proprio avete già raschiato il fondo del barile posso dire che dopo le prime puntate la storia non è poi così male.
Sempre per le serie che partono con l’anno nuovo consiglierei di riprendere Girls che è una chicca marchiata USA ma con quel profumo britannico che ci piace un sacco, e ovviamente Game of Thrones così per stare in tema di banchetti imperiali e Grandi Inverni, ma anche perché è un capolavoro (e se proprio avete tanto tempo da occupare mi dicono che i libri sono ancora più imperdibili). Concludo con le serie già concluse ma che chiunque si autodefinisca pazzo seriale deve aver visto. La prima ovviamente, e non finirò mai di dirlo, è Lost: se stortate il naso è perchè siete del partito che non l’ha mai visto per scelta e mai lo vedrà perchè tanto tutti sanno che alla fine è una boiata. Bene, a parte che dissento, in più dico che nel mezzo ci sono sei stagioni fenomenali della serie che ha cambiato il mondo della televisione a episodi. L’altra è Skins, per la precisione le prime 4 stagioni della serie UK, ossia Generation 1 e Generation 2 (la 3 non è stata capace di prendermi, quindi mollata forse al primo episodio), non solo perchè è una serie che deve essere vista ma anche perchè in febbraio ci sarà la settima e ultima stagione, nella quale torneranno alcuni personaggi delle prime due generazioni. Quindi buone feste a tutti e mi raccomando dateci dentro con panettoni, brindisi e serie!
CASTELLI
Certo che alla Morganti dai un dito e si prende un braccio! A momenti cita anche Willy il Principe di Bel Air e Alf, e a noi cosa rimane?!
Vabbe’, vediamo di capirci qualcosa… Mi devo subito accodare per Girls, perché la prima stagione è imperdibile, dura solo dieci episodi, e il 13 gennaio comincia la seconda, quindi sotto ragazzi, che c’è poco tempo! Trovo che un recupero di The Newsroom sia d’obbligo: non perché la seconda sia alle porte (anche se giugno, considerando il macello seriale che c’è in mezzo, è dietro l’angolo), quanto perché pur essendo una serie di messa in onda estiva è quanto mai natalizia, col suo concentrato di idealismo, buoni propositi e ampie spruzzate di romanticismo alla Sorkin (quindi sempre accennato ma mai realmente compiuto). Tra le serie iniziate quest’anno, e sempre per restare in tema di allegria e dolcezza, consiglio Go On perché stavolta Matthew Perry ha imbroccato una serie da protagonista che potrebbe durare più di dodici puntate, e anche Scandal, che nella prima brevissima stagione era semplicemente un telefilm discreto, mentre ora è proprio una bella bombetta, da bersi tutta d’un fiato in una fredda serata senza il pensiero del lavoro/studio il giorno dopo.
Con la ferma volontà di non consigliare roba troppo troppo vecchia (cioè, se seguite Serial Minds e ancora non avete dato una chance a Parks & Recreation meritate solo carbone), potrei fare uno strappo solo per The West Wing, ma non è cosa che si possa fare in venti giorni, è più una religione da abbracciare e da vivere come meglio si crede. Il Villa ci ha messo tre mesi, io e la fidanzata siamo più lenti, ma c’è comunque costanza e tanta gratitudine… (no, io ci ho messo un mese, ma ero nella disoccupazione al tempo, Nota del Villa)
VILLA
Allora, partiamo dal fatto che non si può umanamente consigliare un recuperone infinito. Le 150 puntate di The West Wing, lo sapete, sono una meraviglia, ma a meno che non siate in prigione o nella disoccupazione, cose da cui mi auguro siate lontani, mi sembra irreale. Allo stesso modo, ha poco senso dirvi di stare sul pezzo su una serie nuova: sotto le due stagioni non è vero recuperone. Quindi sì, Community e Parks and Recreation sono i maipiùsenza di questi anni. La verità, però, è che la sto tirando in lungo per portare a casa un po’ di battutaggio, perché se si parla di recuperoni il nome è uno e uno solo. Ed è The Wire. Punto, fine. Perché è la serie che ti fa capire tantissimo di tutto il mondo seriale degli ultimi dieci anni. Perché ok Lost e il suo successo, ma se oggi vediamo serie come Breaking Bad, Mad Men, Sons of Anarchy e tutte quelle altre cose belle, il merito è di The Wire. Sfondare con l’ariete il portone del castello. Quella roba lì.
:
: