Anti-serial moment – Bacchettiamo Last Man Standing di Diego Castelli
Per un attimo ho pensato di essere impazzito…
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Mi spiace dover usare la punitiva categoria degli anti-serial moments per una serie come Last Man Standing, che ho apprezzato davvero molto per tutta la prima stagione.
E intendiamoci, la seconda non è mica iniziata male, anzi: la premiere, tutta dedicata alle elezioni presidenziali, ha messo in campo una satira divertente e spregiudicata, che meriterebbe maggiore attenzione se non fosse stata parzialmente oscurata dai miracoli comici di 30 Rock.
Il problema di questo inizio di stagione non sta dunque nella storia o nella scrittura. Molto più semplicemente, mi hanno cambiato tre attori!
La primogenita Kristin non è più interpretata da Alexandra Krosney, bensì da Amanda Fuller, più famosa della Krosney ma anche più brutta e meno simpatica.
Come se non bastasse hanno cambiato il bambino che faceva suo figlio, e dulcis in fundo hanno dato nuova faccia al padre del piccolo. Che ci sta anche, visto che si era visto una volta sola ed era uno dei Jonas Brothers, ma è proprio l’approccio a stupire: c’è l’intento evidente di dare maggiore spazio al bambino e a suo padre – è anche cambiato lo showrunner della serie, la cosa avrà avuto il suo peso – ma la cosa viene fatta in maniera troppo netta, senza alcun tipo di introduzione, lasciando lo spettatore con la sgradevole sensazione di essersi perso qualche episodio nel mezzo.
Ovvio che il nuovo volto di Kristin non aiuta minimamente ad assimilare questa scelta. E sorprende che, trattandosi di una sitcom, non si sia pensato a un qualche escamotage per sorridere del cambiamento. I meno giovani ricorderanno che già ai tempi di Willy il Principe di Bel Air, al momento della sostituzione dell’attrice che interpretava Vivian, gli altri personaggi dicevano cose come “mamma, va tutto bene? Mi sembri diversa oggi”.
Sono sciocchezzuole, che però aiutano lo spettatore a superare il piccolo trauma telefilmico, pillole di gentilezza metatestuale per dire alla gente a casa “lo sappiamo che non è il massimo, ma è andata così, ridiamoci su”.
Nel caso di Last Man Standing, invece, semplicemente vediamo una prima scena con una tizia sconosciuta che vive in casa di Mike e si comporta come una delle sue figlie.
Pronto?!?!
Servono alcuni minuti, e gli altri personaggi che la chiamano “Kristin”, per capire cosa è successo.
L’uscita di scena della Krosney, in realtà, era stata annunciata già a giugno (divergenze creative, dicono…), ed era stata rilanciata anche da alcuni siti e blog italiani. Ma io onestamente me l’ero persa. Colpa mia, visto che scrivo su un blog di serie tv, ma immagino che buona parte degli spettatori fosse nella mia stessa condizione di ignoranza.
Senza sapere nulla, e senza che nessuno nella serie strizzi l’occhio allo spettatore, vien da pensare a un’invasione degli ultracorpi.
Io poi sono appena stato in trasferta: tornare a casa e trovarsi di fronte una roba del genere ti fa temere di essere stato congelato nell’ambra per tre anni a tua insaputa…
Dai su, non si fa!