Serial Moments #13 – Dal 5 all’11 febbraio 2012 di Diego Castelli
Recupero con colpevole ritardo una settimana pregna di moments!
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Cari serialminders, scusate il ritardo. Impegni lavorativi hanno impedito la normale programmazione dei Serial Moments, ma sono qui per rimediare.
OCCHIO AI CORPOSI SPOILER DI THE RIVER, HOUSE E FRINGE!
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5. Glee 3×12 – Ricky Martin modello dei denti
Ogni tanto Glee batte ancora dei colpi. Malgrado il decadimento generale di questa stagione, la puntata del 7 febbraio ha riportato un po’ di verve, con una Sue Sylvester in discreta forma e una trama tutto sommato piacevole. Ma il serial moment è senza dubbio l’arrivo di Ricky Martin: non tanto perché io lo apprezzi particolarmente (anche se devo dire che recita in maniera più che dignitosa), ma perché interpreta un insegnante di spagnolo ex modello dei denti, che intrattiene un dialogo abbastanza surreale con Will Schuester, finalmente capace di ammettere quello che tutti già sapevamo: nonostante sia professore di spagnolo, è a stento in grado di dire “hola”. Questo è il Glee autoironico e creativo che ci piace(va).
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4. The River 1×02 – Monkey-baby
Il buon Palla mi ha addirittura spedito una mail con tanto di foto, e io lo pubblico:
“Ok, forse The River non è la bomba che ci aspettavamo, ma è innegabile che ci siano stati nel corso dei primi due episodi momenti da sobbalzo. Uno di questi è certamente quello della scimmia con la maschera. Mentre i nostri si trovano nella giungla, odono un pianto e scorgono, dietro a un tronco, la sagoma di una bambina. Si avvicinano per guardare meglio, mentre la nostra tensione sale pian piano e la musica si fa sempre più insistente. La bambina si volta lentamente e… shock: non è una bambina, ma una scimmia butta e puzzosa che indossa la maschera di una bambola. Decisamente inquietante, e se guardate la scena al buio e con il volume delle casse alto, lo spavento è assicurato!” (AP)
Già che ci siamo vi dico rapidamente la mia opinione su The River, che è abbastanza “a metà”. Da una parte l’ho trovato ottimamente girato (nel suo stile fintamente amatoriale), molto ben recitato, e anche capace di creare una bella tensione, come nella scena succitata, in cui a momenti me la faccio sotto. Il problema, dal mio punto di vista, è che la componente paranormale è trattata in modo così esplicito (tipo “ah ma va, i fantasmi esistono? Dai, catturiamoli subito con manufatti indigeni!”), da risultare talvolta ridicola. Ma dall’autore di Paranormal Activity non potevamo aspettarci grosse vie di mezzo…
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3. New Girl 1×12 – Schmidt chiama Tokyo
Niente, non c’è verso che riesca a tenere Schmidt fuori dai serial moments. Stavolta, il nostro crede di stare per partecipare a un infuocato incontro sessuale con la sua capa, e invece si ritrova inconsapevolmente in videoconferenza con gente sconosciuta che lo guarda dimenarsi come un coniglio in calore. Quante volte abbiamo visto figure imbarazzanti in video? Tante. Chi riesce a essere imbarazzante come Schmidt? Nessuno!
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2. Fringe 4×13 – Olivia + Olivia = Olivia
Finalmente una puntata gagliarda di Fringe. Non strepitosa in assoluto ma, visto l’andazzo di queste ultime settimane, accogliamo di gusto un episodio appassionante sia nel caso di puntata che nella trama orizzontale. E quando Olivia bacia Peter come se niente fosse, sull’onda dei ricordi della “nostra” Olivia… be’, brividi! E oltre ai brividi un consiglio per il nostro ex-Pacey: quando Anna Torv ti bacia con un certo trasporto, tu non ti stacchi come se Platinette avesse cercato metterti la lingua nell’orecchio. La baci anche tu, possibilmente la spogli e te la spupazzi, e solo alla fine, eventualmente, fai domande.
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1. House 8×12 – Chase a terra
Nella settimana in cui viene ufficializzata la chiusura della serie a fine stagione, House piazza con orgoglio un puntatone bello spesso. L’accoltellamento di Chase, che qui segnamo come serial moment, è solo la punta di un iceberg fatto di ottima scrittura, da legal-crime-thriller consumato, atmosfera da paura, tutta giocata sui toni scuri e sulla pioggia, e regia di grande effetto, come si nota soprattutto verso l’inizio, con il lungo e fluido movimento di macchina circolare attorno al tavolo degli “interrogatori”, dove i personaggi sullo schermo cambiano ogni pochi secondi senza che ci sia alcuno stacco visibile.
Cazzarola se mi mancherà il Princeton Plainsboro!
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FUORI CONCORSO
The Big Bang Theory 5×16 – Sheldon ride di gusto!
Una delle caratteristiche più note di Sheldon Cooper è che non ride mai, se non nel suo modo minimal e vagamente inquientante che è diventato tormentone tanto quando i knock knock knock Penny (ci ho pure fatto una gif). Ebbene, nell’ultimo episodio, proprio all’inizio, Sheldon ride. Ma tanto! Nell’economia complessiva della serie, mi sembra un evento abbastanza epocale.
Voi direte: perché allora non l’hai messo nei serial moments ufficiali? Semplice, perché se la sono giocata male: succede all’inizio, senza grosso motivo, e nessuno ci presta particolare attenzione (a parte l’immancabile battuta di Wolowitz). Perciò lo segnalo, ma non in classifica. Così, come forma di rimprovero.
O forse questa settimana volevo segnalare sei moments e l’ho fatto, perché la rubrica è mia e faccio quello che voglio, cicca cicca.
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In verità molti di voi mi hanno fatto apprezzatissime segnalazioni, e le scelte di questa settimana sono state ardue. Ho lasciato fuori il finale di Spartacus con (SPOILER) la cattura di Crixus, Kim Kardashian in Last Man Standing, il balletto di Dallas in Suburgatory (SPOILER), quando decide di divorziare, il finale di puntata di Revenge, Shameless, con (SPOILER) la ricomparsa di Steve, ecc ecc. Insomma, sempre così: o settimane vuote o settimane pienissime, che sbattimento…