Serial Awards 2011 di La Redazione di Serial Minds
I migliori secondo Serial Minds. Mica cazzi…
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Dice: eh, ma che senso ha fare gli awards a metà stagione? A ‘sto punto aspettate giugno e via.
Verissimo, però gli Oscar sono a febbraio e gli Emmy a marzo. Perché mai dovremmo essere da meno?
Ecco quindi i Serial Awards 2011. Dei premi che sarebbero ambitissimi, se solo qualcuno ne fosse a conoscenza.
Miglior Drama:
–Sons of Anarchy
Arrivare alla quarta stagione e piazzare tredici puntate di questo livello è da fuoriclasse. Kurt Sutter ha poi avuto paura di piazzare il gran colpo finale, ma va bene lo stesso. (mv)
–Shameless
Abbiamo capito che i remake atlantici dall’Inghilterra agli USA non sono roba semplice. Shameless è forse la grande eccezione dell’anno: cast fantastico, scrittura perfetta, personaggi indimenticabili. E’ bomba vera. (mv)
Ma perché il Villa ne ha messi due, così io rimango fuori? (dc)
Miglior Comedy:
–Community
La seconda stagione è stata semplicemente spettacolare e l’inizio della terza non è stata da meno. L’ho scritto: Community è come Lost. Sperando ritorni. (mv)
–Parks and Recreation
E’ la dimostrazione che certe serie bisogna farle crescere. Nel corso del 2011 Parks and Recreation ha infilato una serie di puntate da antologia, mandando nell’Olimpo personaggi come Ron Swanson e Jean Ralphio. (mv)
L’ha fatto di nuovo!!! Ma tanto avrei scritto Community… (dc)
Miglior prima stagione:
–Boss
L’abbiamo detto talmente tante volte che ormai ci annoiamo da soli, ma questa è davvero una serie di livello superiore. Niente cazzi, va vista e basta. (mv)
–Homeland
Visto che siamo in vena di ridire cose già dette, do il mio voto a Homeland. Boss è più sofisticata, ma Homeland guadagna in emozione e suspense quello che perde in forza intellettuale. Detto che perde poco, comunque… (dc)
Miglior serie deceduta:
–The Chicago Code
Ci aveva entusiasmato fin da subito, ci ha convinto fino alla fine. Purtroppo è durata davvero poco, ma la soddisfazione non è mancata. (mv)
–Men of a certain age
Ero indeciso tra questa e Friday Night Lights. Due prodotti diversissimi, accomunati dal fatto di essere legati a una nicchia relativamente piccola, ma che li ha amati alla follia. Alla fine propendo per Ray Romano e compagnia perché dovergli dire addio mi ha fatto più male di quanto pensassi… (dc)
Miglior serie andata a puttane:
–The Big Bang Theory
E’ stato amore a prima vista. Ora è un continuo rigetto. Niente, ormai mi fa ridere 30 secondi ogni dieci puntate. Da chiudere domani. Anzi, ieri. Tanta, tantissima tristezza. (mv)
–Glee
La prima stagione di Glee era fresca, originale, innovativa e divertente. Ora si vivacchia su storie costruite come capita, idee già viste, pezzi musicali sempre meno coinvolgenti. Speriamo nel 2012…
Ah un attimo: ovviamente non sono d’accordo col Villa su TBBT, Ancora non ci siamo presi a pugni sulla faccenda solo perché optiamo sempre per la non violenza e perché abbiamo una decisa avversione nei confronti del dolore fisico. (dc)
Miglior attore drama:
–William H. Macy (Frank Gallagher in Shameless)
Il suo Frank Gallagher è uno dei personaggi peggiori mai visti in una serie. Talmente figlio di puttana da rubare soldi e cibo alla sua stessa prole, che, tra parentesi, di soldi e cibo non ne ha. La capacità di Macy di mettere in evidenza il suo lato pessimo e, allo stesso tempo, di riuscire a non farlo odiare fino in fondo, è qualcosa di incredibile. (mv)
–John Noble (Walter Bishop, nonché Walternate, in Fringe)
Per me è sempre il migliore: fa due personaggi diversissimi in maniera splendida, e quest’anno ha dovuto aggiungere nuove sfumature, perché Walter aveva dimenticato l’esistenza di Peter, con le ovvie conseguenze in termini di stress, emozione, sorpresa, persino paura. Tutte cose che leggiamo sul suo volto come su un libro illustrato. Applausi. (dc)
Miglior attrice drama:
–Katey Sagal (Gemma Teller in Sons of Anarchy)
Da quattro anni il suo personaggio oscilla tra perdizione e protezione. Nella quarta stagione, questo confine va definitivamente a puttane: Gemma Teller si rivela un’egoista totale e Katey Segal è fantastica nel guidare lo spettatore lungo questo cambiamento.
–Claire Danes (Carrie Mathison in Homeland)
Probabilmente è un premio dato sull’onda degli episodi più recenti, ma era da un po’ che non mi scoprivo a pensare “ammazza quanto è brava sta tizia”, specie quando ha cominciato a dare di matto.
Miglior attore comedy:
–Rob Lowe (Chris Traeger in Parks and Recreation)
Ma ve lo immaginate Rob Lowe? Dopo tutte le sfighe e i su e giù della sua vita/carriera, si ritrova impantanato in quella rottura di palle di Brothers and Sisters (a proposito, non ci mancherà). Scappato da lì, rinasce alla grande in un ruolo diverso dal personaggio impostato che gli abbiamo sempre visto fare. Literally, la miglior sorpresa dell’anno.
–Danny Pudi (Abed in Community)
Di ottimi attori comici è pieno il mondo. C’è Jim Parsons, c’è Neil Patrick Harris. Ma Danny Pudi dà l’impressione di poter fare qualunque cosa, in ogni momento. E gli autori di Community lo sanno, tanto che spesso gli fanno cambiare totalmente espressione, modo di parlare e di muoversi nel giro di due secondi netti. E lui lo fa senza battere ciglio, fantastico… (dc)
Miglior attrice comedy:
–Tina Fey (Liz Lemon in 30 Rock)
Ci sono arrivato in ritardissimo e sto completando la maratona giusto in tempo per l’inizio della sesta stagione (l’ultima, si dice). Tina Fey è perfetta. Punto. (mv)
-Zooey Deschanel (Jess in New Girl)
Già l’abbiamo detto che Jess la si ama o la si odia. Personalmente la adoro, ma quello che qui conta è la capacità dell’attrice di dar vita a un personaggio così particolare, capace, appunto, di creare reazioni così nette e contrastanti. Volenti o nolenti, senza di lei New Girl sarebbe completamente diversa. (dc)
Miglior personaggio maschile:
–Ron Swanson (Interpretato da Nick Offerman in Parks and Recreation)
Ron è uno di quei personaggi che da solo tiene in piedi un telefilm. La sue perle di saggezze e i racconti delle sue abitudini valgono da soli la visione della serie. Idolo assoluto. (mv)
-Abed (Interpretato da Danny Pudi in Community)
Lo so, mi sto ripetendo. Ma se davvero perderemo Abed sarà la tragedia definitiva dell’universo. Altro che spread, pensioni, mutui e fosche previsioni maya… (dc)
Miglior personaggio femminile:
–Fiona Gallagher (Interpretata da Emmy Rossum in Shameless)
Su dai, se avete visto la serie non avete neanche bisogno di motivazioni e ne siete già innamorati (sia uomini che donne, va da sé). Se non l’avete vista, sappiate che è un personaggio che ha dentro tutto, ma proprio tutto.
-Max Black (Interpretata da Kat Dennings in 2 Broke Girls)
2 Broke Girls, almeno dal punto di vista degli ascolti, è probabilmente la novità più fortunata della stagione. Perno assoluto della serie è Max, che col suo cinismo e la sua pepata ironia affronta con gratificante leggerezza una crisi economica che non poteva non influenzare anche le serie tv. (dc)
Miglior cattivo:
–Gus Fring (Interpretato da Giancarlo Esposito in Breaking Bad)
Un cattivo così è difficile non citarlo. Una cattiveria e una crudeltà maturate lentamente e sempre sotto traccia, ma in modo letale. Esaltante, poi, nel suo flash-back messicano.
-Clarence “Clay” Morrow (Interpretato da Ron Perlman in Sons of Anarchy)
Perché c’è stato un tempo in cui lo credevamo buono, in cui era figura paterna e guida spirituale. Scoprire la sua malvagità, e vedere quanto è profonda, è stato terrificante e meraviglioso. (dc)
Miglior colpo di scena:
–Fringe
Bisogna ammetterlo: il finale della terza stagione ci ha mollato un signor colpo di scena. Lasciamo perdere il fatto che la quarta finora sia totalmente insipida, ma vedere sparire Peter come se non fosse mai esistito, beh, chapeau. (mv)
–How I Met Your Mother
La verità è che sono d’accordo col Villa: quella sorpresa di Fringe non si batte. Giusto per differenziare punto a una comedy e cito lo scorso finale di stagione di How I Met Your Mother, quando abbiamo scoperto che il matrimonio che intravedevamo da settimane è quello di… Barney. Il fatto che poi, nella stagione corrente, stiano gestendo malissimo questo fatto, non toglie forza alla sorpresa del maggio scorso. (dc)
Peggior cane maledetto:
-Dylan McDermott (Dottor Ben Harmon in American Horror Story)
Amico mio, tu proprio non ce la fai. NON-CE-LA-FAI. (mv)
-Kevin Dillon (Bert in How to be a Gentleman)
Ok, la serie era scritta da cani e l’hanno cancellata quasi subito. Ma raramente mi è capitato di trovarmi in imbarazzo come di fronte alla performance di Dillon, che suggeriva solo una domanda: “perché?” (dc)
Peggior cagna maledetta:
-Raven-Symoné (Georgia in State of Georgia)
Lo so, non ha senso citare un’attrice di un pilot che, probabilmente, ho visto solo io. Ma Raven-Symoné merita davvero tanto, tanto astio. Credetemi così, sulla fiducia. (mv)
–Mi pare superfluo dirlo…
Se non conoscete già il mio voto significa che proprio non leggete Serial Minds… (dc)