New Girl – La comedy indie pucci tanto adorabile di Marco Villa
Finalmente una comedy che non fa incazzare
Ormai è un tormentone. I telefilm sui trentenni ci perseguitano da parecchio. Li metto in fila? Li metto in fila: Traffic Light, Happy Endings, Mad Love, Perfect Couples, Friends with Benefits. Tutte cose che si differenziano per il nome e poco più. In ognuno di questi casi, un solo problema: nessun guizzo, praticamente nessuna novità.
Ebbene, ladies and gentlemen, è arrivato il momento di dire che forse ci siamo. Forse è arrivato qualcosa in grado di rivitalizzare almeno un poco il genere, dopo il ciclone How I Met Your Mother. Ci hanno messo sette anni, ma alla fine è arrivato New Girl.
New Girl è una serie di Fox , visivamente e scenograficamente molto simile a Happy Endings, ma con una piccola differenza: fa ridere. Protagonista è Zooey Deschanel, sorella della detective di Bones e musa indie già vista in film come 500 giorni insieme (è lei che canticchia gli Smiths), moglie del cantante dei Death Cab for Cutie e co-intestataria di She & Him, il suo progetto di musica pucci. Insomma, una che si dà da fare. Lei è Jess, insegnante mollata dal ragazzo che va a vivere con tre coetanei in un loft che mollami.
Jess è tanto bellina e simpatica, ma è anche una totale cretina, che canticchia in continuazione canzoni inventate, che descrivono la situazione che sta vivendo: una nerd con problemi relazionali che si crea su due piedi le colonne sonore della propria vita. Questa dose di follia è presente anche nei coinquilini, a cominciare dal personal trainer incapace di reprimere la rabbia (peccato, se ne andrà al secondo episodio perché l’attore è anche in Happy Endings: aveva messo il piede in questa scarpa conscio della bruttezza dell’altra serie. Ma qualcuno ha sciaguratamente rinnovato Happy Endings e lui se ne è dovuto tornare di là), ma anche gli altri due (il mollato e il casanova sfigato) riescono a reggere nonostante rappresentino dei modelli di personaggio non certo rivoluzionari.
Cosa c’è di diverso, quindi? La differenza è nel tono. Fin da subito, New Girl dà l’impressione di essere qualcosa di fresco. C’è la ragazza nerd, come detto, ma è tutto l’insieme a dare un’atmosfera particolare e inedita. In sostanza, New Girl si presenta come serie adorabile, declinazione indie oriented del genere comedy. Niente di gigantesco, ma in grado comunque di strapparti sorrisi a profusione. Non ci si ribalta dalle risate, ma non si ha mai la sensazione di stare perdendo il proprio tempo guardando le sfighe e le inadeguatezze di Jess.
Certo, tutto è legato al personaggio di Zooey Deschanel: un personaggio che nel pilot è divertente per quanto è idiota, ma che corre il serio rischio di diventare troppo macchiettistico (vedi le foto promozionali con braccia alzate in modo isterico). Se gli autori si rivelassero in grado di bloccare questa deriva, tutto a posto. Altrimenti si paventerebbe la possibilità di una rapida discesa verso l’abisso. Il primo episodio è stato rilasciato in anteprima, la serie vera e propria inizierà il 20 settembre su Fox. Chi vivrà, vedrà.
Previsioni sul futuro: tanta inadeguatezza sociale e nerdismo pucci.
Perché seguirlo: perché i toni del telefilm sono inediti e la cosa non è da poco
Perché mollarlo: perché se quei toni non vi piacciono o vi infastidiscono (e non sarebbe certo strano), tutto si fermerebbe lì
UPDATE: L’esordio è andato alla grande, miglior debutto per una sitcom dal 2001. L’avevamo detto che era adorabile.