The Gates – Season finale di Marco Villa
Ci avevamo creduto, siamo stati sbugiardati
Avete presente The Gates?
È una serie di cui abbiamo parlato in uno dei primi post di questo blog, all’inizio di luglio.
La sostanza era: se inseriamo l’elemento vampiro in un contesto stile Desperate Housewives, cosa otteniamo?
Dopo la visione dei primi due episodi il mio parere era: “qualcosa di interessante”.
Dopo la visione della prima stagione il mio parere è: “qualcosa di noioso”.
E dire che – come si usa – le premesse c’erano. L’idea di unire mondi del tutto distanti come quello fantasy vampiresco e quello vamp e basta poteva fornire spunti narrativi (l’incontro tra una cattiveria animalesca e una prettamente umana) e intrecci diversi dal solito.
Purtroppo queste aspettative sono state rispettate solo nelle prime e nelle ultime due puntate.
In mezzo, il nulla.
Il racconto interno alle puntate pressoché inesistente, le trame orizzontali portate avanti senza ritmo e senza un’apparente consapevolezza di quanto stesse accadendo.
L’ovvio risultato è stata la creazione di personaggi amorfi e senza forza, cui è stato impossibile affezionarsi. Ancora: la classica contrapposizione tra vampiri e lupi mannari (già evidente dai primi episodi) non viene mai fatta esplodere. Al contrario, la serie sembra sempre lavorare per sottrazione, o meglio, per frustrazione: porta gli eventi vicini allo scoppio e poi si tira improvvisamente indietro. Non si tratta di meccanismi di creazione di suspense o di una ricerca narrativa, ma di puro non-sense. L’unica spiegazione potrebbe risiedere nella volontà degli autori di non realizzare una serie incentrata sull’azione, ma – di nuovo – il fallimento è evidente, per l’incapacità di creare storie di atmosfera e personaggi degni di questo nome.
Si è così arrivati alla decima puntata con diverse storyline aperte, ma nessuna delle quali davvero interessante. Per dire, dopo aver mostrato la difficoltà dei due vampiri protagonisti di gestire il segreto della propria natura con la figlia non-vampira, l’intera questione (pesante e più volte evocata) viene risolta in dieci secondi netti con la bambina che dice “Ah, ma io avevo già capito tutto”. Fine. Logo del Mulino Bianco.
Ovviamente, vista la mancanza di progettualità, il dodicesimo episodio finisce in modo totalmente aperto.
Ad oggi, non ci sono notizie riguardo una seconda stagione e i bassi ascolti farebbero pensare a uno stop definitivo.
Manca però l’ufficialità.