The Hard Times of RJ Berger: American Pie con il beep di Marco Villa
The Hard Times of Rj Berger è una serie adolescenziale, ambientata in un liceo americano di provincia.
Niente spazio all’inventiva, stereotipi a manetta: gli sfigati, i giocatori di football, le cheerleader, i balli e lo studio in coppia imposto dal professore. RJ Berger è uno degli sfigati brufolosi, ma è anche superdotato. Questa miscela dovrebbe risultare vincente.
O almeno così la pensano a MTV, dove la serie è in onda da qualche settimana.
Il primo riferimento che viene in mente è American Pie. Ed è anche l’unico riferimento.
Come detto, infatti, si tratta di roba già vista in decine di filmetti teen, l’unica novità è forse un paradosso della censura.
Nella prima puntata si parla di masturbazione, lubrificazione, scambi di coppie tra genitori, organi umidi e bagnati, limoni con gente che vomita e ragazze giapponesi soffocate da pompini con ingoio (“La loro bocca è troppo piccola per la tua bestia”). Ma non appena qualcuno pronuncia la parola “fuck” o derivati interviene il beep di censura. A suo modo, quasi geniale.
Previsioni per il futuro: gli sfigati faranno figuracce a profusione, tra doppi sensi e ammiccamenti per nulla velati, ma alla fine le belle della classe si accorgeranno comunque di loro
Perché seguirlo: perché avete 15 anni o vorreste tornare ad averli (come se esistesse qualcuno che vorrebbe davvero tornare ad avere 15 anni)
Perché mollarlo: perché se siete in cerca di superdotati, meglio puntare su Hung. Ed è tutto dire…
2 commenti a The Hard Times of RJ Berger: American Pie con il beep
E la domanda è: ma ne avevamo davvero bisogno? Le MTV series sono fatte con lo stampino, preferivo quasi quella tamarrata di MTV Undressed che aveva quel tocco di serie televisiva di infima lega, ma che poteva essere giustificata dalla quasi amatorialità dei personaggi (vorrei ricordare la recitazione, per piacere). Un soft porno, ma che rimaneva decoroso nel suo essere.
Adesso arriviamo al paradosso del beep alla parola “fuck”, quando poi – a quanto leggo – la serie fa leva sull’esplicitazione di pratiche sessuali piuttosto chiare..e che in “American Pie” era consentito solo perchè conditi da gustosi ed esilaranti doppi sensi…e che noi tendiamo a giustificare, oggi, perchè ne abbiamo riso di gusto e hanno reso divertente un tabù per noi (ex) adolescenti.
Boh, ciò mi turba. Non in senso bacchettone del termine..e che davvero non ne vedo l’utilità.
No, non ne avevamo assolutamente bisogno.
E’ una serie del tutto inutile. Il fatto è che MTV non sa veramente più che pesci pigliare: la musica ormai la si ascolta/guarda altrove, sono costretti a inseguire pubblico e – a quanto pare – pubblico sempre più giovane.
Perché dopo i 13 anni difficilmente ci si diverte a vedere questa cosa.